pompe di benzina

IN VACANZA CON LO “SCONTICINO” - APPROVATO IL DECRETO PER GLI SCONTI SU BENZINA, DIESEL, GPL E METANO FINO AL 2 AGOSTO – LA NORMATIVA CONFERMA L'ATTUALE RIDUZIONE DI 25 CENTESIMI DELLE ACCISE, CHE SI TRASFORMANO IN UN CALO DI 30 CENTESIMI – MA LA RIDUZIONE POTEVA ESSERE PIÙ MARCATA E NELLE MIGLIORE DELLE IPOTESI I PREZZI RIMARRANNO GLI STESSI (IN MEDIA 2,04 PER LA BENZINA E 2,075 PER IL GASOLIO)...

Luca Cifoni per “il Messaggero”

pompe di benzina 3

 

Sconti su benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione confermati ma solo fino al 2 agosto. Mentre la stagione delle vacanze sta per entrare nel vivo, il governo ha scelto un approccio minimalista al tema dei prezzi dei carburanti. Prolungando l'attuale riduzione di 25 centesimi delle accise, che si trasformano in un calo del costo effettivo di 30 centesimi perché vengono meno anche circa 5 di Iva applicata sulle accise stesse.

pompe di benzina 5

 

Il decreto interministeriale firmato dai ministri Franco e Cingolani attinge, in base alla normativa messa a punto originariamente nel 2007, proprio ai maggiori introiti Iva che lo stato realizza grazie all'incremento dei prezzi. E dunque in qualche modo li rigira ai consumatori, senza una reale perdita di gettito per lo Stato. Per questo non serve una nuova norma di legge, soluzione che invece era stata scelta all'inizio di maggio, quando si era deciso di prorogare lo sconto fino all'8 luglio.

 

pompe di benzina 4

L'OBIETTIVO

Con tutta probabilità alla fine del prossimo mese sarà adottato un altro decreto interministeriale che potrebbe prolungare l'effetto di riduzione del prezzo almeno fino agli inizi di settembre, quindi alla fase in cui grosso modo sarà stato completato il rientro dalle ferie. Ma non è solo la decisione di procedere per tappe che ha deluso i consumatori. 

 

In un contesto in cui i prezzi dei carburanti continuano ad aumentare, superando ormai quasi dovunque i 2 euro al litro sia per il diesel che per la benzina, si attendeva probabilmente una riduzione più marcata: di fatto l'effetto sarà nelle migliore delle ipotesi di mantenere l'attuale livello dei prezzi (in media 2,04 per la benzina e 2,075 per il gasolio) che si colloca non molto al di sotto si quello che a marzo aveva spinto l'esecutivo ad attuare il primo intervento sulle accise.

 

pompe di benzina 2

Naturalmente fare il pieno costerà ancora di più nel caso in cui l'automobilista scelga la formula del servito invece di quella del self service all'impianto: la differenza può valere un ulteriore margine anche di 20-30 centesimi. I prezzi dei carburanti sono strettamente legati a quelli del petrolio, che continuano a crescere sui mercati internazionali. E del resto in una fase di rialzo i fenomeni speculativi si inseriscono più facilmente: maggiori poteri sono stati dati alla Guardia di Finanza per intervenire ma con risultati ancora poco visibili.

 

pompe di benzina 1

D'altra parte il governo si trova in una situazione complicata, con la necessità di fare fronte ancora per molti mesi ad un rialzo dei prezzi energetici che colpisce cittadini e imprese, penalizzando però in maggiore misura le fasce sociali più deboli e le realtà produttive costrette per loro natura a forti consumi di gas o di elettricità: alcune di loro hanno ritenuto più conveniente in questa fase sospendere l'attività.

rincari benzina diesel 1

 

L'ABBATTIMENTO

Con il decreto legge approvato tre giorni fa è stato confermato l'abbattimento dei cosiddetti oneri di sistema: ha l'effetto di ridurre un po' il peso delle bollette, che resta comunque ben superiore a quello di un anno fa. Le risorse finanziarie impegnate si avvicinano ai tre miliardi. É chiaro che uno sforzo del genere non potrà continuare a tempo indeterminato. 

rincari benzina diesel 4

 

E a livello europeo sembrano lontane dal concretizzarsi le proposte sostenute dal governo italiano: quella di fissare un tetto al prezzo del gas a livello continentale, e quella di attingere a risorse comuni per aiutare i cittadini in difficoltà come avvenuto a seguito della pandemia con il Recovery Plan. In questa situazione Palazzo Chigi e ministero dell'Economia si troveranno a dover decidere se e in che misura confermare per il futuro l'attuale impianto degli interventi di aiuto, o piuttosto concentrare decisamente le risorse sulle fasce più deboli.

Ultimi Dagoreport

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

MILANO TREMA: L’INCHIESTA SU “PALAZZOPOLI” POTREBBE INGROSSARSI – NELLA CAPITALE A-MORALE DEL PAESE, IMPRENDITORI, POLITICI E BUSINESSMAN SONO AMMUTOLITI E TERRORIZZATI DALLE POSSIBILI INDAGINI – SE IL GIP, DOPO GLI INTERROGATORI DI OGGI, DOVESSE CONFERMARE LE MISURE CAUTELARI RICHIESTE DALLA PROCURA, L’INCHIESTA TROVEREBBE NUOVO VIGORE, E LO SCANDALO ESPLODEREBBE IN MODO ANCORA PIÙ DECISO. A QUEL PUNTO IN TANTI, DI FRONTE AL RISCHIO DI FINIRE INDAGATI E INGUAIATI, POTREBBERO INIZIARE A PARLARE…

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…