auto blu

AUTO BLU, MI PIACI TU – IN ITALIA C’È UNA SOLA CERTEZZA: PASSANO I GOVERNI, MA LE AUTO BLU RESTANO, ANZI AUMENTANO – ARCHIVIATA L’ERA DEI TAGLIA PAVENTATA DAGLI ANTI-CASTA, IN DUE ANNI C’È STATO UN INCREMENTO DEL 30%: DALLE 33.527 RILEVATE UN ANNO FA SI PREVEDE CHE L'ASTICELLA SALGA ANCORA, PER ATTESTARSI TRA LE 35 MILA E LE 40 MILA VETTURE – TRA I COMUNI PIÙ FORNITI C’È ROMA…

Francesco Bisozzi per "Il Messaggero"

 

auto blu

Auto blu, mi piaci tu. Sono oltre trentamila le auto di Stato ancora in circolazione, una su dieci è una supercar, ovvero 3.366. Ma il numero delle auto blu continua ad aumentare e presto potrebbe sfiorare la soglia delle 4 mila unità. È in arrivo il nuovo censimento delle autovetture di servizio delle pubbliche amministrazioni condotto dal dipartimento della Funzione Pubblica: dal ministero della pentastellata Fabiana Dadone fanno già sapere che, complice l'aumento degli enti rispondenti all'indagine, pure quest' anno la quota delle supercar non arretrerà, anzi.

 

auto blu in sosta vietata a piazza di pietra isola pedonale 7

Risultato? Ci si aspetta che le auto blu censite aumentino del 30 per cento rispetto al 2018, quando erano 3.068. Circa una su due si trova nei garage degli enti locali. La pubblicazione del report di quest' anno era attesa per aprile, ma a causa del lockdown viaggia con tre mesi di ritardo. A meno di sorprese il nuovo censimento sarà pronto entro la fine del mese di luglio.

 

L'ASTICELLA SALE Si parte dalle 33.527 auto blu e grigie rilevate un anno fa, ma si prevede che l'asticella salga ancora, per attestarsi questa volta tra le 35 mila e le 40 mila vetture. Nel 2017 erano 29 mila circa, molte meno quindi. Proprio il Movimento 5Stelle aveva promesso in passato di azzerare le auto blu, per poi cambiare idea. Un anno fa, ai tempi in cui era vicepremier, l'attuale ministro degli Esteri Luigi Di Maio era persino finito nel mirino per due bandi targati Consip, del valore complessivo di oltre 160 milioni, per il noleggio e l'acquisto di oltre 8 mila macchine, tra vetture protette, ovvero blindate, auto grigie e blu, motociclette e mini-van.

auto blu

 

Un'autentica abbuffata, insomma, che fece scalpore anche perché si stava consumando sotto il naso degli anti-casta. Nel 2019 i dati sulle auto blu sono stati forniti da 8.366 enti (si erano fatti avanti in 6.884 l'anno precedente) su un totale di 10.164 amministrazioni coinvolte dall'indagine.

 

Come detto sono soprattutto sindaci, governatori, assessori comunali e regionali a fare uso oggi delle auto blu. Sono circa 160 le vetture di Stato parcheggiate nei cortili dei ministeri e della presidenza del Consiglio, di cui 70 blu. Nei garage dei Comuni se ne contano invece più di 16 mila: il Comune di Roma, con oltre 100 mezzi, figura tra quelli più forniti. Le Regioni dispongono di almeno 1.500 autovetture, di cui un terzo sono blu.

auto blu lampeggiante

 

Proliferano in Campania (una cinquantina in tutto tra giunta e Consiglio regionale) e Calabria (sopra quota cinquanta), ma anche in Molise (dove sono circa venti). Come mai? La quasi totalità delle amministrazioni centrali ha un parco auto in uso esclusivo e non esclusivo con autista pari a o inferiore a 5 autovetture, tetto fissato nel 2014 ma che vale, appunto, solo per le amministrazioni centrali. Ecco perché nei Comuni di Milano, Napoli e Palermo la Funzione Pubblica nel 2019 ha contato 17 auto blu.

auto blu

 

Ma, limiti a parte, non si capisce nemmeno bene il motivo per cui vi sono 4 auto blu a uso esclusivo con autista in un Comune come quello di Giarratana, in Sicilia, che fa meno di 3 mila abitanti, tanto per fare un esempio. Le auto dello Stato, anziché diminuire, si moltiplicano. E se due anni fa erano nel complesso meno di trentamila, quelle a uso esclusivo e non esclusivo con autista censite risultavano essere circa 300 in meno rispetto ad adesso.

 

AUTO BLU OCCUPANO LA CORSIA PREFERENZIALE DIETRO BANKITALIA

Poco più di duemila le amministrazioni che al momento non sono in possesso di vetture di alcun tipo. I tagli, più volte annunciati, sono sempre stati rimandati. Adesso, complice il Covid-19, paiono essere stati definitivamente riposti in soffitta. In compenso cresce il numero dei garage monitorati: la quota degli enti che rispondono al censimento del dipartimento della Funzione pubblica aumenta ed è pari ormai al 90 per cento di quelli chiamati a fornire le informazioni richieste.

roberto fico con auto blu

 

Lo scorso anno tutte le amministrazioni dello Stato e oltre il 90 per cento delle Regioni hanno risposto presente, il 96 per cento dei Comuni capoluogo anche. Va ricordato che l'inadempimento all'obbligo di comunicazione costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale e può portare a una decurtazione della retribuzione di risultato dei dirigenti ritenuti colpevoli.

 

auto blu in sosta vietata a piazza di pietra isola pedonale 5

Anche il rinnovo in chiave green del parco auto, previsto dall'ultima legge di Bilancio, è stato messo in stand-by, sempre a causa dell'emergenza sanitaria. Da quest' anno infatti le pubbliche amministrazioni devono acquistare o noleggiare almeno il 50 per cento di nuovi veicoli di servizio elettrici o ibridi, nei limiti delle risorse di bilancio. La Consip si è già mossa per consentire alle amministrazioni pubbliche di rinnovare il parco auto nel rispetto della nuova normativa e si stima che nel prossimo biennio faranno il loro ingresso nei garage dello Stato circa 6 mila auto verdi. 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”