paolo bargiggia

BARGIGGIA, BAR SPORT - MEDIASET PRENDE LE DISTANZE DAL GIORNALISTA PER IL TWEET SU FRANCIA-CROAZIA IN CUI INNEGGIAVA A UNA “NAZIONALE AUTOCTONA, UN POPOLO IDENTITARIO, FIERO E SOVRANISTA” - “OGGI C'È LA DITTATURA DEL PENSIERO UNICO, A LIVELLO INFORMATIVO, TELEVISIVO, DI TALK. SE NON TI OMOLOGHI AL PENSIERO DOMINANTE, QUELLO DEL GLOBALISMO, FINISCI SULLA GRATICOLA - HO VOTATO ‘CASA POUND’”

Carlo Tarallo per “la Verità”

BARGIGGIA

 

«Una nazionale completamente autoctona, un popolo di 4 milioni di abitanti, identitario, fiero e sovranista: la #Croazia, contro un melting pop di razze e religioni, dove il concetto di nazione e Patria è piuttosto relativo: la Francia. #iostoconlacroazia». Non l'avesse mai scritto, questo tweet, Paolo Bargiggia. Il giornalista sportivo di Mediaset, volto notissimo agli appassionati di calcio, è stato travolto dalle accuse.

 

Razzista, fascista, bieco oscurantista: la sinistra italiana lo ha subito messo all'indice.

Bargiggia, abituato a esprimere le sue idee senza peli sulla lingua (nonostante il barbone), poco se ne cura. Solo una cosa lo ha fatto arrabbiare: la presa di distanze che è arrivata dall'interno dell' azienda per la quale lavora da quasi 25 anni.

IL TWEET DI PAOLO BARGIGGIA SU FRANCIA CROAZIA

 

«Tgcom24.it e Sportmediaset.it», recita una nota, «si dissociano fermamente dalle affermazioni dal tenore e dal contenuto razzista pubblicate da Paolo Bargiggia sul suo account personale di Twitter, in particolare quelle legate alla finale mondiale tra Francia e Croazia».

 

Bargiggia ha subito risposto: «Purtroppo per i signori del comunicato», ha twittato il giornalista, «segnalo che in Italia non è previsto il reato d'opinione, che la parola razza è contemplata dalla Costituzione e che il mio tweet non aveva contenuti razzisti. Mi riservo di tutelare la mia immagine nelle competenti sedi».

 

Paolo, che succede?

PAOLO BARGIGGIA

«Sono incazzato per quel comunicato. Tengo a precisare che ai più risulta come se tutta l'azienda avesse fatto una nota per dissociarsi. Invece si tratta del sito Sportmediaset.it e di Tgcom24.it. Due aree informative che vanno sotto la direzione di tale Pucci (Andrea Pucci, direttore di NewsMediaset, ndr) ma la cui delega è stata data a Paolo Liguori. Mi fermo qui».

 

Ma no, continua

«Approfitto per ringraziare il mio direttore, Alberto Brandi, che pur sollecitato non ha voluto aderire a questa follia».

 

Ti hanno dato del razzista, come l'hai presa?

«Male. Accusare una persona, un collega, di razzismo, oggi è peggio che dargli del pedofilo o del terrorista».

 

Hai avuto solidarietà dai colleghi?

«Poca e solo nei corridoi».

 

Differenza tra Francia e Croazia: ne fai un discorso di colore della pelle?

PAOLO BARGIGGIA

«Ma no! Ho scritto che la Francia è un paese multietnico, multireligioso e multirazziale! Era una contrapposizione tra una nazione piccola, identitaria, uscita da una guerra, e una che è quasi un impero.

 

Mi aspetto critiche e accuse dall'ignoranza che dilaga sui social, ma non certo da un'area informativa di un'azienda editoriale per la quale lavoro dal 1994, alla quale ho dato tutto. Forse oggi si parla di più di politica o di temi sociali, ma c'è una dittatura del pensiero unico, a livello informativo, televisivo, di talk. C' è un unico modo di pensare: se non ti omologhi al pensiero dominante, quello del globalismo e del mondialismo, finisci sulla graticola. Ti invito a fare un esperimento».

 

Quale esperimento?

«Prendi il mio tweet, alla fine invece di #iostoconlacroazia scrivi #iostoconlafrancia.

PAOLO BARGIGGIA

Diventi immediatamente un idolo dei progressisti di tutto il mondo, il paladino della maggioranza silenziosa. Ho letto decine di giudizi positivi sulla vittoria della Francia multietnica. In tanti hanno scritto in gloria del melting pot francese che ha sconfitto i nazionalisti croati. Sono stato definito razzista solo perché ho descritto due tipi di nazionali completamente diverse. Occupandomi di calcio, sentendo tanti addetti ai lavori, ho visto oltretutto che quello dei tanti giovani che vengono portati via oppure scelgono la nazionale della patria di adozione è un problema molto sentito dai dirigenti africani».

 

Lo ha detto anche Diego Armando Maradona, non esattamente un simbolo della destra mondiale

«Sì. Pochi giorni prima del mio tweet, Maradona ha lanciato un grido d'allarme. Ha detto testualmente: "C'è una mafia nel calcio che porta via i calciatori africani per naturalizzarli per le nazionali europee e molte volte il bisogno obbliga questi giovani giocatori a fare una scelta del genere. Il 70 per cento della Francia è composto da immigrati"».

 

Il tema è attualissimo

PAOLO BARGIGGIA

«L'esempio più paradossale di questo mondialismo è il Qatar, che da qualche anno compra le nazionalità dei migliori atleti giovani in giro per il mondo, e ora sta tentando di fare la nazionale forte per i mondiali. La verità è che oggi chi gioca contro la Francia è come una macchina di Formula Uno che affronta un'avversaria che ha il doppio dei cavalli. Questo clima da inquisizione è partito da una branca della mia azienda, mi amareggia».

francia croazia macron putin infantino

 

Quindi quereli?

«Sto raccogliendo del materiale, col mio legale vedremo se ci sono gli estremi. Mi hanno dato del razzista per avere scritto quello che hanno detto e scritto tutti: che la Francia è una nazione multietnica e multiculturale. Non penso che sia un'offesa! Io il razzismo, quello vero, quello dell' apartheid, che ho visto in Sudafrica, non lo tollero».

 

Per chi hai votato alle ultime elezioni?

«Casa Pound».

 

Prima?

«A volte non ho votato Andando indietro ai tempi della Milano da bere ho sostenuto anche i socialisti».

francia croazia maradona

 

Berlusconi mai?

«Lui l'ho votato».

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...