rifiuti elettronici 1

NEI CELLULARI CHE BUTTATE C'È UNA MINIERA D'ORO - DENTRO COMPUTER, SMARTPHONE E LAVATRICI CI SONO SCHEDE INTERNE RICCHE DI MATERIALI PREZIOSI, TRA CUI GRANDI QUANTITÀ DI ORO, ARGENTO E PALLADIODANILO FONTANA È IL RESPONSABILE DI UN PROGETTO PER IL RECUPERO E LA VALORIZZAZIONE DI RIFIUTI: "L'ITALIA NON LI VALORIZZA E LI TRATTA COME PROBLEMI INVECE CHE RISORSE. E MANDANDOLI ALL'ESTERO PERDIAMO ELEMENTI RITENUTI CRITICI DALL'UE PER APPROVIGIONAMENTO E VALORE…"

Paolo Travisi per "Il Messaggero"

 

rifiuti elettronici 9

Nel 2020 in Italia è aumentata la quantità di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, i cosiddetti Raee, oltrepassando le 78 mila tonnellate, quasi l'8% in più del 2019.

 

Computer, smartphone e lavatrici se non smaltiti correttamente possono rappresentare un rischio per l'ambiente e per l'uomo. Ciò che è meno noto, è che le schede interne ai dispositivi elettronici sono ricche di materiali preziosi, uno su tutti l'oro.

 

rifiuti elettronici 8

Ma l'Italia, come altri paesi europei, non è in grado di trarre valore da questi rifiuti, motivo per cui l'Enea sta sviluppando il progetto Portent, con l'obiettivo di ricavare risorse dagli scarti.

 

Danilo Fontana, lei è il responsabile del progetto Portent, sviluppato nel laboratorio Enea di Tecnologie per il riuso, il riciclo, il recupero e la valorizzazione di rifiuti. Di cosa si occupa il laboratorio?

«Ci occupiamo della valorizzazione delle matrici complesse di origine naturale e antropica, che al loro interno contengono elementi diversi. Nel primo caso può trattarsi di una roccia, da cui estrarre i minerali o le terre rare, chimicamente molto difficili da separare, nel secondo caso di un refluo dell'industria, per esempio tessile, che contiene elementi di colorazione, fibra sintetica, saldature. E ancora il computer, la matrice complessa per eccellenza che comprende gran parte della tavola periodica degli elementi».

 

rifiuti elettronici 7

Qual è la finalità del vostro laboratorio?

«Valorizzare la matrice giunta a fine vita, introdurla nel sistema di economia circolare, evitando che finisca in discarica; deve essere studiata per individuare la strategia migliore al fine di recuperare la maggior parte del contenuto, con un'attenzione particolare ai reflui che possono essere prodotti durante i processi di trattamento. Se eseguo una procedura per recuperare l'oro di una scheda, produco nello stesso tempo un refluo, per il quale si cerca di minimizzarne l'impatto cercandone un utilizzo alternativo».

 

rifiuti elettronici 6

Dal 2019 al 2020 la raccolta pro-capite è salita a 6,12 kg, ma spesso i consumatori non sanno dove buttare uno smartphone che non funziona più.

«A causa della pandemia c'è stato un rallentamento degli acquisti ed una tendenza al riuso, si cerca di riparare l'oggetto tecnologico o magari acquistarne uno rigenerato, un fatto molto positivo nell'ottica di economia circolare.

 

Per quanto riguarda i piccoli device, come il cellulare, può essere buttato nelle isole ecologiche oppure riconsegnato al venditore, mentre nei casi di prodotti più grandi, come la lavatrice, alla consegna del nuovo si ritira il vecchio. Alcuni comuni, invece, con il contributo di Enea hanno realizzato lo smart bin, un contenitore dove si introduce il Raee, che fornisce informazioni ambientali e consegna buoni sconto».

 

rifiuti elettronici 5

Cosa accade se uno smartphone non è smaltito correttamente?

«Un telefonino abbandonato nell'ambiente, con gli agenti atmosferici si degrada e rilascia gli elementi contenuti, ad esempio nella batteria, metalli pesanti, come cobalto, manganese, litio, molto nocivi per l'ambiente».

 

In Italia qual è il ciclo di trattamento per un rifiuto tech?

«Il rifiuto Raee viene smantellato e selezionati i vari materiali che lo compongono. Nel caso della lavatrice, l'oblò finisce nel recupero del vetro, la struttura in quella di plastica e metallo, dal motore è recuperato il rame, dopodiché i materiali separati e triturati vengono commercializzati nelle filiere consolidate nel nostro paese. Per device più complessi, come i computer, vale la stessa procedura, ma la scheda elettronica, cioè la parte più ricca, è lavorata all'estero».

 

rifiuti elettronici 4

In Europa?

«In Svezia, Belgio, Francia, Paesi dove ci sono grandi impianti che attraverso tecnologie miste, come la pirometallurgia ed idrometallurgia sono in grado di recuperare i materiali preziosi che compongono le schede. In questi Paesi c'è una tradizione di industria pesante, eredità del periodo bellico, quando si costruivano cannoni e carro armati che dopo la guerra hanno riconvertito i loro grandi impianti. Queste industrie comprano i pezzi in tutta Europa riuscendo a valorizzarli».

 

Cosa manca all'Italia?

rifiuti elettronici 3

«Il boom di questi device tech è avvenuto negli ultimi 20 anni e quei Paesi sono stati più veloci dell'Italia a trasformare e rifiuti in risorsa anziché in un problema».

 

Cosa perdiamo mandando all'estero questi rifiuti?

«Grandi quantità di oro, argento, palladio, i tre elementi presenti in maggior quantità in smartphone, computer, server. Poi c'è il rame ed elementi ritenuti critici dall'Ue, in totale sono 27, sia per difficoltà di approvvigionamento che per il valore economico».

 

rifiuti elettronici 2

Con il progetto Portent, cosa farete?

«Il primo passaggio è l'individuazione delle varie componenti. Nel primo anno di Portent, co-finanziato dalla Regione Lazio tramite fondi europei, ci occuperemo della caratterizzazione merceologica del telefono; abbiamo acquisito un numero importante di cellulari a fine vita, li abbiamo smontati in ogni loro parte, il case, la scheda elettronica, il display, la tastiera, l'antenna e per ognuno stiamo caratterizzando il tipo di materiale.

 

rifiuti elettronici 13

Dopodiché passeremo alla composizione chimica dei vari telefoni per avere una stima della composizione media della scheda e nel secondo anno svilupperemo un processo di recupero dei materiali».

 

rifiuti elettronici 12

E dopo ci sarà uno sviluppo industriale?

«In un secondo progetto, è probabile, che le conoscenze acquisite serviranno per le verifiche in scala pilota, cioè per la fase di industrializzazione, in cui sarà testato sul campo il lavoro di Portent, un progetto unico nel suo genere in Italia, con un grande valore a livello ecologico ed ambientale.

rifiuti elettronici 11

 

Tra i benefici c'è quello di diminuire il ricorso all'estrazione di nuovi minerali e di valorizzare sul territorio quel tipo di rifiuto. Enea, tra l'altro, ha già avviato un impianto pilota, Romeo, che si occupa del recupero di oro nelle schede dei computer».

 

rifiuti elettronici 1

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO