putin e la minaccia nucleare 5

CHIMICO, BIOLOGICO, NUCLEARE: FINO A DOVE PUÒ SPINGERSI PUTIN? - LO ZAR HA MINACCIATO PIÙ VOLTE L'OCCIDENTE, TANTO DA FAR TEMERE LO SCENARIO ESTREMO, TRAUMATICO: LA PRIMA ESPLOSIONE ATOMICA NEL CUORE DELL'EUROPA, 76 ANNI DOPO HIROSHIMA E NAGASAKI - LE ARMI DELL'ESCALATION PREVEDONO MUNIZIONI DEVASTANTI PER LA LORO COMPONENTE DI ESPLOSIVO ASSOCIATA AI GAS O TOSSINE IN GRADO DI DIFFONDERE IL CONTAGIO, E POI BOMBE ATOMICHE CON UN RAGGIO D'AZIONE RELATIVAMENTE LIMITATO, ANCHE SE...

Andrea Marinelli e Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera

 

vladimir putin

Il governo americano è stato il primo a formulare la più terrificante delle ipotesi: Vladimir Putin potrebbe far ricorso ad armi chimiche, biologiche e nucleari.

 

È lo scenario estremo, traumatico: la prima esplosione atomica nel cuore dell'Europa, 76 anni dopo Hiroshima e Nagasaki. Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha detto alla Cnn che «nel caso di minaccia alla sicurezza nazionale», la Russia potrebbe usare «le forze di deterrenza nucleare». Peskov ha deliberatamente mandato un messaggio ambiguo.

 

armi chimiche

Che cosa sono le armi chimiche e biologiche?

Sono munizioni devastanti per la loro componente di esplosivo associata ai gas o tossine in grado di diffondere il contagio. Negli ultimi anni sono state impiegate da Assad in Siria, con l'avallo del Cremlino. I servizi segreti americani e britannici temono che Putin possa farvi ricorso per piegare la resistenza ucraina.

 

VITTIME DELLE ARMI CHIMICHE IN SIRIA

Perché si parla di minaccia nucleare?

Putin aveva comunicato al mondo di aver messo in stato di allerta l'arsenale il 27 febbraio 2022, tre giorni dopo aver ordinato l'attacco all'Ucraina. Molti analisti politici occidentali avevano scrollato le spalle: sta bluffando. I generali, invece, avevano iniziato a preoccuparsi.

 

Fin dove può arrivare Putin?

Keith Kellogg, già consigliere a interim per la Sicurezza nazionale di Donald Trump e poi, dal 2018 al 2021, advisor del vice presidente Mike Pence, dice al Corriere: «Non dobbiamo pensare alle armi nucleari con in mente la fine del mondo. I russi in particolare hanno sviluppato bombe tattiche con un raggio d'azione relativamente limitato, diciamo più o meno di un chilometro e mezzo. Il punto è che nessuno sa fino a che punto si possa spingere Putin. In questi giorni abbiamo avuto la conferma della sua assoluta mancanza di scrupoli».

 

putin e la minaccia nucleare 9

Osservazioni come quelle del generale Kellogg fanno breccia soprattutto tra i Paesi del fianco Est della Nato, a cominciare dalla Polonia e dai Baltici. «Anche per questo - ci dice l'ambasciatore polacco presso la Nato Tomasz Szatkowski - l'Alleanza atlantica dovrebbe rivedere la sua strategia. Purtroppo con Putin non possiamo escludere nulla».

 

Cosa sono le armi nucleari tattiche?

I russi ne hanno circa 2.000 nei depositi, non pronte all'uso; gli europei un centinaio, stoccate in diverse basi, comprese quelle italiane di Ghedi e di Aviano. Si tratta di ordigni più piccoli rispetto a quelli classici, da usare in battaglia se l'Armata non dovesse riuscire a vincere con le armi convenzionali.

 

putin e la minaccia nucleare 8

Questa opzione, molto meno distruttiva rispetto a Hiroshima, potrebbe essere un modo per convincere l'avversario a desistere, per provocare una «de-escalation» attraverso una «escalation», un'opzione tipica della dottrina militare russa.

 

Quale gittata e quale potenza hanno?

A differenza dalle armi nucleari «strategiche» della Guerra fredda, con cui Stati Uniti e Russia potevano colpirsi a vicenda sparando direttamente dal proprio territorio e che erano usate come deterrente, quelle tattiche hanno una gittata minore e colpiscono su distanze più brevi.

 

BOMBA ATOMICA A HIROSHIMA

L'esercito russo può usare due sistemi per lanciarle: i missili Kalibr, lunghi 6,2 metri e sparati da terra o dal mare, che hanno una gittata di 1.500/2.500 chilometri; il sistema Iskander-M che parte da terra e ha una gittata di 400-500 chilometri.

 

Esistono numerosi esemplari di armi tattiche nucleari, variano molto per grandezza e potenza: la carica della più piccola può arrivare a un chilotone, ovvero l'equivalente di mille tonnellate di Tnt, la più grande anche a 100 chilotoni. Gli effetti cambiano a seconda della taglia e del luogo della detonazione: quella che uccise 146 mila persone a Hiroshima aveva una carica di 15 chilotoni.

 

Come potrebbero essere usate?

putin e la minaccia nucleare 7

Non lo sappiamo, «le possibilità che vengano effettivamente impiegate sono poche, ma comunque aumentano», ha detto al New York Times Ulrich Kühn, esperto di nucleare dell'Università di Amburgo. Anche a Washington, gli esperti si aspettano nuove mosse su questo fronte.

 

Putin potrebbe lanciarne in un'area disabitata, ad esempio, invece che contro l'esercito ucraino. La loro natura meno distruttiva, però, potrebbe essere un'illusione. Il loro utilizzo potrebbe portare a un conflitto nucleare aperto.

 

putin e la minaccia nucleare 6

Una simulazione degli esperti di Princeton mostra quale potrebbe essere la dinamica: Mosca lancia un'arma nucleare tattica di avvertimento, la Nato risponde, e nel giro di poche ore si conterebbero 90 milioni di morti.

 

putin e la minaccia nucleare 5

Cosa farà la Nato?

La «prospettiva atomica» passa ora dai rapporti dei servizi segreti al tavolo del confronto politico tra 30 capi di Stato e di governo della Nato.

 

putin e la minaccia nucleare 3

È possibile che ci sarà una traccia della discussione nel comunicato finale del vertice di Bruxelles, come chiedono, oltre alla stessa Polonia, un folto gruppo di Stati: Regno Unito, Lettonia, Lituania, Estonia, Danimarca, Repubblica Ceca, Slovenia, Norvegia e forse altri ancora.

 

Prima che scoppiasse il conflitto, Biden aveva proposto a Putin di inserire le «armi tattiche nucleari» in un negoziato complessivo. Finora il dispiegamento di queste bombe non è disciplinato da alcun trattato.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...