yavuz erdogan serraj

CI TRIVELLANO E STIAMO GUARDARE – L’ULTIMA PROVOCAZIONE TURCA NEL MEDITERRANEO: LA NAVE PER PERFORAZIONI PETROLIFERE "YAVUZ" È ARRIVATA NELLE ACQUE A SUD DI CIPRO E STA INIZIANDO A ESPLORARE IL “BLOCCO 8" DI COMPETENZA DI ENI E TOTAL – DA DIECI GIORNI STAZIONA IN UNA ZONA DOVE NON DOVREBBE TROVARSI E SOPRATTUTTO NON DOVREBBE OPERARE, MA ERDOGAN SE NE FREGA - L’INTRECCIO LIBICO E L’ITALIA CHE NON CONTA PIÙ NIENTE...

 

 

Stefano Agnoli per il “Corriere della Sera”

 

L' ultima provocazione turca nel Mediterraneo è del 18 gennaio scorso, ed è passata quasi sotto silenzio: dopo aver spento il transponder il giorno di Santo Stefano, la nave per perforazioni petrolifere Yavuz ha lasciato il porto di Mersin per recarsi nelle acque a sud di Cipro e iniziare a esplorare nel «blocco 8» di competenza di Eni e Total.

 

nave turca per perforazioni petrolifere yavuz 2

Sono ormai dieci giorni che staziona in una zona dove non dovrebbe trovarsi e soprattutto non dovrebbe operare, visto che si tratta della concessione rilasciata da un governo membro dell' Unione europea. Già altre volte la Yavuz è comparsa in acque cipriote contese con la Turchia e il governo turco-cipriota, ma ora per la prima volta si tratta di un' attività palesemente illegale.

 

Un po' come se una nave turca iniziasse a perforare senza permesso nelle acque di fronte a Ravenna o alla Sicilia, o nel mare del Nord olandese. Ma finora nulla si è mosso, non si sono registrate risposte diplomatiche o politiche degne di nota. Niente da Roma o da Parigi, una timida diffida dall' Ue e solo la protesta delle autorità di Nicosia, che peraltro hanno con grande leggerezza lasciato a lungo sul sito web del loro ministero dell' Ambiente tutti i dati sulle ubicazioni delle precedenti trivellazioni, poi frettolosamente rimosse tra accuse di spionaggio e soffiate dolose.

AL SERRAJ ERDOGAN

 

«Ma se la Yavuz avesse provato la stessa mossa nella concessione dell' americana Exxon, si sarebbe mossa la Sesta Flotta» è uno dei commenti che si registra tra gli addetti ai lavori. La Turchia è l' attore che più di recente ha concorso ad animare il Grande Gioco in corso nell' area mediterranea dal 2010-2011, ovvero dalla fine del regime libico di Muhammar Gheddafi e da quando sono stati scoperti ingenti giacimenti di gas di fronte alle coste israeliane e egiziane.

nave turca per perforazioni petrolifere yavuz 5

 

Scenari che si sono sempre più intrecciati con la situazione mediorientale e del Golfo Persico e che hanno come filo conduttore il controllo delle fonti di energia e la geopolitica. Anche gli schieramenti non spiegano tutto: in Libia il governo di Al Sarraj, che resta paradossalmente l' unico riconosciuto da Onu e Ue, ormai è ristretto all' area metropolitana di Tripoli e poco più.

berlusconi e il rais muammar gheddafi

 

Ma gode dell' appoggio della Turchia, del Qatar e delle milizie di Misurata, i fratelli musulmani tanto invisi a Egitto, Arabia Saudita e Emirati, che temono il contagio e infatti appoggiano il generale cirenaico Haftar insieme a Russia e Francia.

 

nave turca per perforazioni petrolifere yavuz

Ankara, in questa partita, ha un duplice interesse di fondo. La sicurezza energetica innanzitutto, di cui ha estremo bisogno e per la quale dipende quasi interamente dalla Russia, alla quale è legata con i gasdotti TurkishStream e BlueStream. La Libia è bloccata da anni, ma resta il Paese con le maggiori riserve di petrolio e gas di tutta l' Africa, il nono a livello mondiale. Logico che faccia gola. E poi c' è il sogno neo-ottomano di Erdogan, al quale la creazione di un «hub» in Libia, aperto alla fratellanza musulmana, potrebbe essere funzionale.

 

PUTIN ERDOGANHAFTAR E GIUSEPPE CONTE

Così si spiegano anche le manovre della Yavuz nelle acque del Levante e l' interesse per quei giacimenti di gas, da cui la Turchia finora è esclusa. Ma così si comprende anche la connessione «de facto» con la Russia di Vladimir Putin. Gli schieramenti, appunto, non spiegano tutto. A Tripoli russi e turchi sono contrapposti: truppe turche e miliziani siriani di fronte a contractor russi mescolati con i soldati di Haftar. Ma molti interessi coincidono: quello strategico di Mosca è di bloccare l' afflusso di nuovo gas verso l' Europa, cioè di gas diverso da quello che proviene oggi dai giacimenti siberiani attraverso il NordStream che arriva in Germania e, appunto, il TurkishStream che sbucherà dal Mar Nero nei Balcani.

nave turca per perforazioni petrolifere yavuz 4

 

E le ambizioni turche, con le rivendicazioni sul gas dal Levante e la possibilità di bloccare le rotte verso l' Europa, sono assolutamente funzionali a questo disegno di mantenere l' Ue in una tenaglia di forniture russe, da nord e da sud. Funzionale agli interessi del Cremlino è stato anche il progetto di «cessate il fuoco» in Libia prospettato ad Haftar nel suo viaggio di metà gennaio a Mosca.

 

nave turca per perforazioni petrolifere yavuz 3

Dopo aver annusato la trappola di una possibile «spartizione» della Libia sotto egida turca e russa, e dopo consultazioni con egiziani e emiratini, Haftar ha infatti abbandonato in tutta fretta la capitale russa.

 

nave turca per perforazioni petrolifere yavuz 1

Ci si potrebbe domandare che cosa c' entri Mosca con la coalizione che spalleggia il generale della Cirenaica. Ma il suo ingresso è il risultato della partita svoltasi un paio d' anni fa sullo scacchiere mediorientale, quella della produzione mondiale di greggio e del suo prezzo sui mercati, da cui dipendono i destini di Petro-Stati come l' Arabia Saudita.

L' intesa Opec-non Opec sui tagli alla produzione non ha evitato solo un crollo dei prezzi del barile, ma ha avuto anche l' effetto di far convergere parti - come Russia e Arabia Saudita - fino ad allora diffidenti e divise dalla guerra di Siria. E ha consentito così alla Russia di posizionarsi anche sullo scacchiere nordafricano, in difesa dei suoi interessi nel gas.

AL SERRAJ ERDOGAN

 

Certo, in questa trama mancano degli attori. Come gli Stati Uniti, divenuti autosufficienti sul piano energetico e spariti dallo scenario libico. Ma anche e soprattutto l' Europa e l' Italia. La prima bloccata dalle divergenti strategie dei suoi principali Paesi, con la Francia decisa a conquistare più terreno anche in vista del «phase out» delle sue centrali nucleari, e la Germania terminale privilegiato del gas di Mosca. La seconda sostanzialmente ininfluente e ancora formalmente legata alla parte tripolina che oggi ha la Turchia in pole position.

 

Eppure la prospettiva di vedere gli uomini di Erdogan in controllo del gasdotto che trasporta il gas libico in Italia non dovrebbe essere rassicurante per Roma. Mentre la Yavuz staziona sempre nella concessione Eni e Total.

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT