jonathan julio hurtado colombia violentatore stupro violenza sessuale roma

DALLA COLOMBIA CON ORRORE – JONATHAN JULIO HURTADO CONTINUA A NEGARE DI ESSERE IL VIOLENTATORE SERIALE INCAPPUCCIATO CHE DA MARZO A NOVEMBRE 2019 HA STUPRATO SEI VITTIME (MA SECONDO IL GIP POTREBBERO ESSERE MOLTE DI PIÙ) – MA LA POLIZIA E LA PROCURA HANNO MOLTE PROVE E POCHI DUBBI: A INCASTRARLO CI SONO LE IMMAGINI DI VIDEOSORVEGLIANZA E…

 

 

 

Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”

 

Jonathan Julio Hurtado - il presunto violentatore seriale di roma

Ha negato fino all' ultimo. Lo ha fatto mentre lo interrogavano in commissariato, mettendolo di fronte a fatti inequivocabili, come le immagini delle telecamere di sorveglianza e l' individuazione gps del suo telefonino nei luoghi e negli orari delle violenze, e ha continuato a tenere la stessa linea, nonostante mille contraddizioni, anche mentre lo portavano a Regina Coeli.

 

Ma polizia e Procura hanno pochi dubbi che Jonathan Julio Hurtado, 30 anni, colombiano da tempo residente nella Capitale, non sia il responsabile di almeno sei aggressioni a sfondo sessuale commesse fra marzo e novembre 2019 a San Giovanni, nei pressi di piazza Re di Roma, alcune delle quali mentre andava al lavoro al mercato rionale dietro largo dei Colli Albani, dove è impiegato in un banco.

abusi sessuali violenza

 

Il giovane, che vive a casa di amici, è stato rintracciato dopo due aggressioni avvenute il 9 novembre scorso ai danni di altrettante donne prese di mira all' alba mentre andavano anche loro al lavoro. Il 30enne è stato dapprima identificato pochi giorni più tardi, poi pedinato per capire quali fossero i suoi spostamenti mattutini dopo essere sceso dalla metropolitana e infine invitato negli uffici del commissariato San Giovanni dove sono stati trovati i riscontri necessari affinché il pm Stefania Stefanìa chiedesse al gip Bernadette Nicotra un' ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale aggravata e continuata. Adesso però il sospetto di chi indaga è che il colombiano possa essere responsabile anche di altre aggressioni avvenute nello stesso periodo, forse pure in altre zone della città, compresa Roma Nord.

sesso violenza chat di classe

 

Decisive per il suo arresto anche le testimonianze delle sei vittime, fra i 20 e i 30 anni, alcune delle quali - che erano state minacciate di morte - solo alla vista della fotografia del maniaco incappucciato hanno avuto un crollo emotivo causato dal trauma psicologico.

Nonostante questo (e il fatto che fosse in parte a volto coperto) non hanno avuto dubbi nel riconoscerlo. Per il gip l' indagato «sebbene incensurato, dimostra una spiccata inclinazione alla commissione di reati gravemente lesivi della libertà sessuale di giovani donne».

 

Jonathan Julio Hurtado - il presunto violentatore seriale di roma

E le aggressioni sono state commesse «con azione improvvisa e repentina che ha sopraffatto le vittime dopo averle pedinate». Un soggetto che per la polizia ha agito all' improvviso, senza premeditazione, perché - scrive ancora il gip - dando una spiegazione, «non riuscendo a controllare i propri impulsi sessuali, cerca di soddisfarli abusando con violenza di giovani donne che incontra per strada». Così è successo il 9 novembre in via Etruria, poi il 16 dello stesso mese, ma prima ancora il primo febbraio, il 2 maggio nei pressi di via Ardea e il giorno successivo in via Acqui.

violenza sessuale

 

A preoccupare maggiormente gli investigatori è stata la violenza usata dall' uomo, quasi sempre a volto coperto, vestito di scuro e con uno zainetto sulle spalle, per aggredire le vittime, spinte contro muri e cofani delle auto, oltre che molestate pesantemente dal 30enne che se non fosse stato fermato dalla reazione delle donne sarebbe andato anche oltre. Qualcuna si è messa in salvo chiudendogli in faccia il portone del palazzo, altre gridando disperatamente in mezzo alla via. Ma ci potrebbe essere stata qualcuna che per paura e vergogna ancora non ha detto nulla.

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”