EXPO BLINDATA – 2.500 TELECAMERE E 100 METAL DETECTOR TRASFORMERANNO L’AREA IN UN GIGANTESCO AEROPORTO – UN UNICO CERVELLO OPERATIVO GESTIRÀ PULIZIE, RIFORNIMENTI, EMERGENZE -

I quattro accessi saranno controllati da 108 varchi con altrettanti metal detector per ispezionare zaini e borse e 450 archetti per radiografare le persone. Una rete alta più di 3 metri racchiuderà un perimetro di 6 chilometri, sovrastati da 270 telecamere. Altri 230 “occhi” saranno nelle aree all’aperto interne al sito. Poi ci saranno oltre duemila telecamere negli spazi chiusi…

Condividi questo articolo


Paolo Foschini e Elisabetta Soglio per il “Corriere della Sera”

IL GRANDE FRATELLO DI EXPO iL PIANO IL GRANDE FRATELLO DI EXPO iL PIANO

 

Duemilacinquecento telecamere e più di cento metal detector per vigilare su venti milioni di persone, un cervello operativo per dirigere un traffico da quasi mille tra tir e furgoni ogni notte, un unico centro di controllo per risolvere qualsiasi problema: dalla lampadina rotta in su. Eccolo il Grande Fratello di Expo.

 

Tecnicamente in realtà si chiama Expo Command & Control Centre. È chiuso in una palazzina che in linea d’aria dista meno di un chilometro dal sito espositivo. Da queste stanze che oggi sono sede della Protezione Civile milanese, circondata dai palazzoni popolari di Quarto Oggiaro tra via Drago e via Cittadini, si garantirà la sicurezza dei visitatori, si interverrà nel caso di piccole o grandi emergenze e si guideranno le operazioni notturne: quelle che ogni notte porteranno fra i padiglioni 930 camion e settemila uomini per ritirare i rifiuti, pulire le strade e le aree di servizio, fare manutenzione ordinaria e straordinaria, rifornire gli oltre cento ristoranti.

EXPO GATE MILANO EXPO GATE MILANO

 

I lavori per l’allestimento della struttura sono praticamente finiti. In aggiunta alle sale già esistenti e all’auditorium ci sono ora due grandi stanze, una sopra l’altra, ricavate da quella che prima era una palestra.

 

MATTEO RENZI A MILANO PER L EXPO FOTO LAPRESSE MATTEO RENZI A MILANO PER L EXPO FOTO LAPRESSE

Grazie alle tecnologie che alcuni partner (da Selex a Cisco, da Accenture a Telecom, da Samsung a Came) hanno studiato per Expo il collegamento col sito espositivo sarà capillare e continuo. I quattro accessi, tre per il pubblico e uno di servizio, saranno controllati da 108 varchi con altrettanti metal detector per ispezionare zaini e borse (per intenderci più di quelli di Fiumicino, Malpensa e Linate messi insieme) e 450 archetti per radiografare le persone. Una rete alta 3 metri e 15 centimetri racchiuderà un perimetro di 6 chilometri sovrastati da 270 telecamere. Altri 230 occhi saranno nelle aree all’aperto interne al sito. Poi ci saranno oltre duemila telecamere negli spazi chiusi e i sistemi di sicurezza che ogni padiglione vorrà installare.

 

foody mascotte expo foody mascotte expo

La vigilanza reclutata dalla società Expo garantirà un presidio anche notturno, mentre è stata bandita la gara per le guardie giurate che nei giorni di picco di pubblico saranno mille. All’interno del sito, che naturalmente sarà presidiato anche dalle forze dell’ordine, ci saranno tre postazioni per il 118, una caserma e un eliporto.

 

Sono già in corso da tempo esercitazioni e simulazioni per far fronte alle eventualità più estreme, dall’attentato al terremoto. I piani di evacuazione sono pronti, le esercitazioni sono partite. L’unità di crisi in questi casi sarà ovviamente guidata in e dalla prefettura. La gestione del quotidiano invece sarà coordinata dai rappresentanti della società Expo, che in via Drago sarà sempre presente con duecento persone agli ordini del responsabile del settore Operations, Ottorino Passariello, rotanti su più turni a copertura delle 24 ore insieme con polizia, carabinieri, Vigili del fuoco, Guardia di finanza, polizia stradale e municipale, guardia forestale.

city life milano expo city life milano expo

 

Per praticità l’area dell’esposizione è stata divisa in 84 quartieri, a loro volta suddivisi in 200 unità. Ognuno di questi verrà affidato a un «capo quartiere» dotato di un tablet i cui dati verranno gestiti attraverso un sistema di telecomunicazioni criptato. Ogni mattina, prima dell’apertura al pubblico, i capi quartiere dovranno compilare una check-list per verificare che tutto sia in ordine: dalla lampadina fulminata alla serratura rotta. Le informazioni arriveranno alla centrale che muoverà di conseguenza elettricisti o carpentieri.

 

CANTIERE EXPO MILANO CANTIERE EXPO MILANO

I capi quartiere saranno anche figura unica di riferimento dei Paesi partecipanti per qualsiasi esigenza, dall’organizzazione di un evento a una fornitura aggiuntiva. A loro dovranno fare riferimento anche gli abitanti di quella ulteriore città nella citta: i 15mila volontari.

CANTIERE EXPO MILANO CANTIERE EXPO MILANO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

CRACK, ALLA FINE TUTTO CROLLERÀ (GIORGIA COMPRESA) - “MONTE DI PIETÀ”, LABIRINTICA E IMPIETOSA MOSTRA DELLO SVIZZERO CHRISTOPH BUCHEL ALLA FONDAZIONE PRADA DI VENEZIA, È UN PRECIPIZIO NELL’ABISSO DEL DENARO. LÀ DOVE COLLASSA LA NOSTRA PATOLOGICA COMPULSIONE DI ACCUMULARE TUTTO E DI PIÙ, TRA CELEBRITÀ DIVORATE DALLA POLVERE DELL OBLIO E STILISTI RIDOTTI A BARZELLETTA, LÀ, IN UN MONDO-PALUDE CHE HA SUCCHIATO TUTTO, TIZIANO E CANALETTO, “MERDA D’ARTISTA” DI MANZONI E LE TELE-VENDITE DI WANNA MARCHI, CARRI ARMATI E BORSETTE TAROCCATE PRADA, L’IMMAGINE CHIAMATA AD ACCOMPAGNARCI ALL’ULTIMA MINZIONE DELL’UMANITÀ, APPOGGIATA DAVANTI AL BAGNO, SOPRA UNA SCATOLA PRONTA PER ESSERE SPEDITA VIA, È LEI, GIORGIA DEI MIRACOLI CHE SORRIDE INCORNICIATA…

DAGOREPORT - FEDEZ E FABIO MARIA DAMATO OUT: MISSIONE COMPIUTA PER MARINA DI GUARDO! LA MAMMA DI CHIARA FERRAGNI IN QUESTI MESI HA RIPETUTO A CHIUNQUE CHE IL PANDORO-GATE E LE SUE CONSEGUENZE ERANO TUTTA COLPA DI FABIO MARIA DAMATO E DI FEDEZ. LA SIGNORA AGGIUNGEVA SOVENTE, CON IMBARAZZO DEGLI ASTANTI, CHE CHIARA AVREBBE DOVUTO SUBITO DIVORZIARE. E COSÌ SARÀ – D’ALTRONDE, CHIARA HA DATO DA VIVERE A TUTTA LA FAMIGLIA MATRIARCALE: DALL’IMPROVVISATA SCRITTRICE MARINA ALLE SORELLE INFLUENCER DI SECONDA FASCIA. DI COSA VIVREBBERO SE LA STELLA DI FAMIGLIA SMETTESSE DI BRILLARE?

DOVE ABBIAMO GIÀ VISTO LA VERSIONE SPECIALE DELLA FIAT 500 CON CUI GIORGIA MELONI È ARRIVATA SUL PRATO DI BORGO EGNAZIA? È UN MODELLO SPECIALE REALIZZATO DA LAPO ELKANN E BRANDIZZATO “GARAGE ITALIA”. LA PREMIER L’HA USATA MA HA RIMOSSO IL MARCHIO FIAT – A BORDO, INSIEME ALLA DUCETTA, L’INSEPARABILE PATRIZIA SCURTI E IL DI LEI MARITO, NONCHÉ CAPOSCORTA DELLA PREMIER – IL POST DI LAPO: “È UN PIACERE VEDERE IL NOSTRO PRIMO MINISTRO SULLA FIAT 500 SPIAGGINA GARAGE ITALIA DA ME CREATA...”

SCURTI, LA SCORTA DI GIORGIA - SEMPRE "A PROTEZIONE" DELLA MELONI, PATRIZIA SCURTI GIGANTEGGIA PERSINO AL G7 DOVE È...ADDETTA AL PENNARELLO - LA SEGRETARIA PERSONALE DELLA DUCETTA (LE DUE SI ASSOMIGLIANO SEMPRE DI PIU' NEI LINEAMENTI E NEL LOOK) ERA L’UNICA VICINA AL PALCO: AVEVA L'INGRATO COMPITO DI FAR FIRMARE A BIDEN & FRIENDS IL LOGO DEL SUMMIT - IL SOLO CHE LE HA RIVOLTO UN SALUTO, E NON L'HA SCAMBIATA PER UNA HOSTESS, È STATO QUEL GAGA'-COCCODE' DI EMMANUEL MACRON, E LEI HA RICAMBIATO GONGOLANDO – IL SELFIE DELLA DUCETTA CON I FOTOGRAFI: “VI TAGGO TUTTI E FAMO IL POST PIU'…” - VIDEO