Si chiamava Giacomo Nicolai, lo studente universitario di Fermo di 24 anni, trovato senza vita nel suo appartamento a Valencia, in Spagna, dove svolgeva il programma Erasmus.
A trovare il corpo sono stati i due coinquilini. Tornati a casa, che si trova a via Calle Josè Maria de Haro, in un quartiere vicino al porto della città e attraversato da una delle strade principali, hanno visto Giacomo Nicolai ancora nel suo letto: aveva un coltello piantato nel cuore. Subito hanno chiamato i soccorsi e sul posto sono intervenuti la polizia e i sanitari dell’emergenza medica valenziana. Per il 24enne non c'è stato niente da fare. Per le autorità si è trattato di suicidio.
"Fin da subito è sembrato trattarsi di un caso di morte violenta e l'autopsia ha effettivamente confermato quest'ipotesi: una morte violenta di natura suicida senza intervento di terze persone", ha fatto sapere un portavoce della polizia di Valencia. Sempre secondo l'autopsia, Giacomo Nicolai si sarebbe inflitto "tre colpi con un coltello, l'ultimo dei quali sarebbe stato quello letale. Nessuna persona sospettata, dunque: si tratta di un suicidio".
La polizia ieri, ha ascoltato a lungo i due coinquilini: entrambi hanno dichiarato che il 24enne, la notte precedente alla tragedia, era nella sua stanza da solo e che in casa non era entrato nessuno. Nell'appartamento non c'erano segni di effrazione. Il magistrato inquirente dopo l'ispezione cadaverica effettuata a ridosso del decesso, ha disposto l'esame autoptico.
Il ragazzo era molto conosciuto a Fermo così come la sua famiglia. Il padre, Stefano, lavora presso la Cassa di Risparmio di Fermo, la madre, Erminia Fidanza, è avvocato. Lo studente aveva anche due sorelle più piccole. Era impegnato politicamente con Forza Italia giovani e aveva partecipato a lungo all'attività del partito. Parenti e amici lo descrivono come una persona solare. I genitori sono in Spagna da ieri per seguire le indagini con le forze dell'ordine locali e la procura spagnola aveva aperto un'inchiesta.
Nicolai frequentava la magistrale di ingegneria a Torino, dopo essersi laureato ad Ancona. La notizia della morte è arrivata a un anno esatto dalla Pubblicità strage del bus in cui morirono tredici studentesse: il 20 marzo del 2016 le ragazze, anch'esse partecipanti al programma Erasmus e dirette a Valencia, rimasero vittime di un tragico schianto in Catalogna, sull'autostrada Valencia-Barcellona