esperimenti sui malati di alzheimer - henry joyeux

IO SPERIAMO CHE ME LA CAVIA - SCANDALO IN FRANCIA DOVE SU ALMENO 350 MALATI DI ALZHEIMER, DENTRO L’ABBAZIA DI SAINT CROIX, VENIVANO SPERIMENTATE MOLECOLE DAGLI EFFETTI SCONOSCIUTI - AL CENTRO DELLO SCANDALO C’E’ IL MEDICO HENRI JOYEUX, A CAPO DEL “FONDO JOSEFA” E GIA’ NOTO PER LE SUE BATTAGLIE CONTRO ABORTO, PILLOLA ANTICONCENZIONALE E ADOZIONI DA PARTE DELLE COPPIE GAY…

Leonardo Martinelli per “la Stampa”

 

ESPERIMENTI SUI MALATI DI ALZHEIMER - ABBAZIA DI SAINTE CROIX

Venivano «ricoverati» nell' abbazia di Saint-Croix, vicino a Poitiers, e accuditi dalle monache benedettine, all' ombra di conifere secolari. Erano 350 malati di Alzheimer, Parkinson o vittime croniche d' insonnia. La sera veniva loro applicato un cerotto, con alcune molecole che dovevano diffondere il proprio effetto benefico, derivati della melatonina, e guarire malattie neurologiche. Trascorrevano la notte sul posto e la mattina dopo si sottoponevano a un'analisi del sangue. Dopo rientravano a casa, per poi ritornare qualche giorno più tardi per i controlli del caso.

 

«Sperimentazioni cliniche selvagge e illegali», le ha definite l' Agenzia nazionale della sicurezza dei medicinali (Ansm), la stessa che dà il via libera (ma la regolamentazione in Francia è molto severa) ai test clinici veri. Ma non a questo.

 

alzheimer

Il coperchio sulla brutta storia è stato appena sollevato e sta venendo fuori di tutto, una vicenda che mescola «ciarlataneria» (la parola utilizzata da Agnès Buzyn, ministro della Sanità) al solito tentativo di approfittare della vulnerabilità di chi è malato davvero, fino a misteriosi risvolti di misticismo religioso. In ogni caso, l' esperimento è stato bloccato dall' Ansm, che ne ha subito denunciato i responsabili.

 

Controlli sono ora in atto sui pazienti, che venivano convinti a non parlare di queste cure «all' avanguardia» ai propri medici di famiglia. Si sospetta che abbiano abbandonato i trattamenti tradizionali («e soprattutto per il Parkinson, è molto grave», ha sottolineato la ministra). Avrebbero anche pagato, mediante donazioni al Fondo Josefa, l' associazione all' origine dei test. La Buzyn si è detta «affranta e inorridita».

 

ESPERIMENTI SUI MALATI DI ALZHEIMER - HENRY JOYEUX

«Se è affranta, chiamiamo la rianimazione», ha commentato, beffardo come sempre, Henri Joyeux, 74 anni, cancerologo e chirurgo dello stomaco in pensione, già docente all' università di Montpellier. È il vicepresidente del Fondo Josefa. Ed è una vecchia conoscenza dei francesi. Dal 2001 al 2013 fu alla guida di «Famiglie di Francia», organizzazione tradizionalista.

 

Sottolineava gli effetti negativi della pillola. Lanciò una battaglia contro l' aborto e l' adozione da parte di coppie gay. Poi, fautore dei medicinali naturali (ha scritto su questo e altri argomenti libri di grande successo), è diventato uno dei maggiori esponenti del movimento «no vax» francese, lanciando una petizione su internet contro gli undici vaccini imposti dalla legge: fu sottoscritta da un milione e 142mila persone.

 

alzheimer

Ieri Joyeux ha assicurato che nell' abbazia non si facevano test clinici. E ha difeso il presidente del Fondo Josefa, l' inventore del nuovo metodo curativo, il biologo Jean-Bernard Fourtillan. La scoperta di quanto succedeva dentro l' abbazia è avvenuta all' inizio di settembre, grazie a un' ispezione nel laboratorio di analisi, dove venivano portate quelle del sangue dei 350 malati.

 

Ma da mesi l' associazione France Parkinson denunciava il «cerotto magico». D' altra parte, sul sito del Fondo Josefa le spiegazioni di Fourtillan avrebbero già dovuto insospettire. Lì spiega di avere avuto la «rivelazione» della valentonina (è una delle sue molecole, che lui dice derivare dalla melatonina) «in pochi secondi, mentre mi trovavo in condizioni eccezionali nella mia piccolezza di uomo di fede, che ama e ascolta Dio».

Era il 1994. Il biologo cita Maria Josefa Menendez, spagnola di umili origini, che si fece suora e trascorse gli ultimi della sua vita a Poitiers (morì nel 1923).

 

Henri Joyeux

Lei diceva di aver ricevuto messaggi da Gesù, che trascriveva (in uno si legge che gli uomini «devono saper unire le scienze umane a quella divina»). L' Opera del Sacro-Cuore, creata dagli adepti della mistica, sostiene le attivitàdi Fourtillan e Joyeux.

Quanto alle monache dell' abbazia di Saint-Croix, altrimenti famose nelle diocesi intorno per la loro fabbricazione di ostie, sarebbero state coinvolte nell' esperimento a loro insaputa. Apparivano incredule e imbarazzate ieri, prese d' assalto dai giornalisti.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…