luca palamara clementina forleo

“ALTRI VERTICI DELLA MAGISTRATURA TENTANO DI OCCULTARE GLI STRETTI RAPPORTI INTESSUTI CON PALAMARA” - IL J’ACCUSE DI CLEMENTINA FORLEO: “È SOLO LA PUNTA DI UN ICEBERG RIMASTA PER LUNGO TEMPO SOMMERSA E CASUALMENTE VENUTA ALLA LUCE” - “IL SI STEMA SI È ALIMENTATO CON LA SPARTIZIONE CLIENTELARE DI OGNI INCARICO E CON LA PUNIZIONE DI MAGISTRATI RITENUTI SCOMODI. PENSO, TRA TUTTI, A UN CONTATTO CON CUI UN NOTO PROCURATORE DELLA REPUBBLICA, DI SINISTRA, CHIEDEVA AL DOTTOR PALAMARA DI…”

 

 

Felice Manti per “Il Giornale”

 

CLEMENTINA FORLEO 1

«Con altri colleghi abbiamo pensato di fare un appello al capo dello Stato, in qualità di garante della Costituzione, coinvolgendo anche la società civile». Clementina Forleo è gip al Tribunale di Roma ed è tra le firmatarie dell' appello a Sergio Mattarella perché intervenga sulla riforma del Csm dopo le storture denunciate dall' ex leader Anm Luca Palamara nel libro-intervista Il Sistema scritto da Alessandro Sallusti.

 

Tra i magistrati c' è chi vuole riformare la giustizia e chi fa spallucce. «Altri vertici della magistratura associata tentano di occultare maldestramente gli stretti rapporti per anni intessuti con lo stesso Palamara e grazie ai quali il sistema si è alimentato con la spartizione clientelare di ogni incarico, con la punizione esemplare di magistrati ritenuti scomodi», dice la Forleo, cacciata da Milano nel 2007 mentre da gip voleva indagare sul Pd nell' inchiesta sulle scalate bancarie Unipol-Bnl, come ebbe a dire pochi giorni fa davanti alle telecamere di Quarta Repubblica, con «un' operazione che, qualora dovesse essere corroborata da altre prove, non esiterei a definire criminale, dovuta a una sorta di compromesso tra un certo potere politico toccato da delicate indagini e certi vertici del potere giudiziario».

luca palamara

 

Ecco perché la Forleo, insieme ad altri colleghi, da tempo auspica una riforma «che preveda l' estromissione dall' organo di autogoverno delle toghe, ossia dal Csm, delle cosiddette correnti» perché così «si eliminerebbe ogni consorteria interna al Potere giudiziario con maggiore garanzia di indipendenza del singolo magistrato e, a cascata, con maggiore tutela dei diritti del cittadino che ha l' esigenza primaria di avere non solo giudici indipendenti ma anche giudici che appaiano indipendenti».

 

Brutto leggere negli sms di Palamara di colleghi che tramano alle spalle di altri... Quando parla di chi vuole insabbiare tutto a chi pensa?

ALESSANDRO SALLUSTI INTERVISTA LUCA PALAMARA - IL SISTEMA

«Penso, tra tutti, a un contatto con cui un noto Procuratore della Repubblica, di sinistra, chiedeva al dottor Palamara di vedersi al solito posto: da paralleli contatti del dottor Palamara con altri esponenti della magistratura associata anche intranei al Csm, si comprendeva a chiare lettere come l' incontro fosse stato voluto per caldeggiare la nomina, poi effettivamente avvenuta, di un Procuratore Aggiunto particolarmente gradito a quel Procuratore.

 

Ancora penso a quel contatto con cui un ex esponente del Csm interloquiva con il dottor Palamara dicendogli: Ricordati che ti ho sistemato P. a patto che mi sistemassi O.!. Infine, e con tanta amarezza, penso a un colloquio intercorso tra il dottor Palamara ed altro esponente del Csm, con il quale si concordava di emettere un provvedimento disciplinare nei confronti di un collega come segnale da mandargli, come scelta politica in quel momento ritenuta necessaria al sistema.

luca palamara

 

Trattasi di comunicazioni già pubblicate da organi di stampa e dunque a conoscenza del comune cittadino, con conseguente immane discredito dell' intera categoria e dei tantissimi magistrati che ogni giorno indossano la toga con onore».

 

CLEMENTINA FORLEO 2

C' è fermento tra i suoi colleghi dopo la vostra iniziativa. Secondo lei può scoppiare un nuovo caso Palamara o è stato un caso isolato?

«Non credo, anzi è solo la punta di un iceberg rimasta per lungo tempo sommersa e casualmente, grazie ad un trojan e al successivo sequestro di un telefono cellulare, venuta alla luce».

 

luigi de magistris

Da quel che emerge c' è un sottobosco pericoloso di relazioni tra pm inquirenti e magistratura giudicante. È favorevole alla separazione delle carriere?

«Sulla separazione delle carriere mi espressi favorevolmente nel gennaio del 2007 nel corso di un convegno organizzato a Milano dalle Camere Penali. Ci fu una standing ovation della classe forense presente, come da titolo apparso sul Corriere della Sera, ma molti miei colleghi non la presero bene. Ritengo anche oggi, senza timori, che solo attraverso un' effettiva parità tra accusa e difesa il nostro sistema giudiziario potrebbe essere all' altezza di un vero e proprio Stato di diritto».

 

CLEMENTINA FORLEO

Che ne pensa di De Magistris e di quel che gli è successo? Nel libro Il caso Genchi di Edoardo Montolli si legge: «Le due inchieste, quella sulle scalate bancarie e quella su Why Not, avevano individuato un medesimo bacino di persone su cui cercare di far luce». Lo ha letto? È così?

«Sul parallelismo della mia vicenda con quella di Luigi De Magistris, ritengo che l' elemento chiave sia da riconnettersi ad una strana coincidenza: nello stesso giorno e nella stessa fascia oraria giunsero nei nostri rispettivi uffici di Milano e di Catanzaro, due lettere minatorie vergate da una stessa mano e con allegato un proiettile, e ciò parallelamente ad attacchi di certa stampa e all' assoluto isolamento anche interno alla categoria. Il resto è Storia».

luca palamara a passeggio con cosimo ferriluigi de magistris vs clemente mastella a non e' l'arena 2LUCA PALAMARA ADELE ATTISANIluca palamaraluca palamaraLUCA PALAMARAGIOVANNI LEGNINI LUCA PALAMARA

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?