giorgio armani

“FINO A DIECI ANNI FA SOGNAVO ANCHE DELLE COSE STRANE. UN PO' DI SESSO, OGNI TANTO” – GIORGIO ARMANI SI CONFESSA ALLA VIGILIA DEL SUO 90ESIMO COMPLEANNO: “IL FUTURO DELL’AZIENDA? È NELLE MANI DELLE PERSONE DI CUI MI FIDO. RAMMARICHI? PENSO A QUELLO CHE NON HO FATTO NELLA MIA VITA PRIVATA. COSA SPERO PER IL NOSTRO PAESE? POLITICI VESTITI BENE. E POI NON ACCETTO I LORO SCAZZI IN TV” - LA STOCCATA AI COLLEGHI: “PERCHÉ DOVREMMO PENSARE DI EMOZIONARE DISEGNANDO DELLE SPALLE SPROPORZIONATE? L'ESASPERAZIONE: IO NON FACCIO PARTE DI QUESTO MONDO…”

Estratto dell’articolo di Emanuele Farneti, Maurizio Molinari per “la Repubblica”

 

giorgio armani.

«Il mio primo ricordo? È di me bambino che vado a rubare i panini all'olio in casa di un mio amico di scuola. Ed erano molto buoni, io non me li potevo permettere, e neanche i miei». Giorgio Armani sorride ripensando a quel ragazzino.

Alla vigilia del suo novantesimo compleanno, l'11 luglio, lo stilista ha accettato di ripercorrere con U la Repubblica incontri, eventi e scelte che lo hanno portato a diventare il volto simbolo del Made in Italy — il prossimo anno si festeggeranno i 50 anni dell'azienda, che oggi conta 9.257 dipendenti e un fatturato di 2,35 miliardi di euro (dati 2023). […]

 

Quando ha scoperto la moda?

«Per la verità è la moda che ha scoperto me. Ero a Milano e dovevo trovare un'occupazione. E tramite l'impiego che avevo alla Rinascente (si occupava delle vetrine, ndr) mi sono sentito messo in discussione. Nel senso che non amavo quello che vedevo. Così mi sono detto: voglio fare delle cose che piacciono a me. E che la gente è giusto che porti. In modo presuntuoso, forse, ma è quello che ho pensato».

giorgio armani a pantelleria 4

 

Cosa vede oggi attorno a lei che le piace e non le piace?

«Tante cose non mi piacciono. Cose che vengono imposte al pubblico di qualsiasi livello: alto, basso. Non mi piace che chiamino moda quello che in realtà secondo me è solo un divertimento: un divertimento di chi ha disegnato, di chi ha prodotto, e che cerca disperatamente una strada nuova, dimenticando che poi la strada nuova è sempre quella vecchia».

giorgio armani 3

 

Invece cosa vede che le piace?

«Amo le cose sottili, la discrezione, l'eleganza che nasce dall'intelligenza. Potrebbe sembrare un atteggiamento moralistico, ma sono certo che la sobrietà sia sempre una qualità vincente […] alla fine la gente si veste in maniera logica. Intendiamoci: mi piace anche la fantasia, mi piace vedere che c'è una ricerca, un dettaglio speciale. Ma perché dovremmo pensare di emozionare disegnando delle spalle sproporzionate? L'esasperazione: io non faccio parte di questo mondo».

 

giorgio armani 1

[…]

Quindi il suo lavoro trasmette identità. In che modo?

«Perché non travisa il corpo umano. Perché lo rispetta e ne esalta i lati migliori».

 

Le capita spesso di provare nostalgia?

«Più si invecchia più il rapporto con il passato diventa complesso. Cerco di guardare al passato come a un serbatoio di memorie e belle sensazioni, ma a volte mi capita di avere rimpianti o rammarichi per cose che non ho fatto, che avrei potuto fare. Mi riferisco soprattutto alla vita privata, perché nel lavoro sono riuscito veramente a realizzare la mia visione in maniera totale».

 

Si è scritto di recente che in futuro la sua azienda potrebbe essere ceduta.

giorgio armani - sfilata a venezia

«So di avere messo l'azienda per il futuro nelle mani di persone di cui mi fido e, quindi, immagino che il mio stile possa continuare a essere espresso in maniera altrettanto chiara da chi verrà dopo. Il mio sogno più grande è che lo stile Armani rimanga un'espressione di stile italiano e che anche tra 50 o 100 anni lo si identifichi come qualcosa di speciale, autentico e originale. […]».

 

Di notte sogna?

«Fino a dieci anni fa sognavo anche delle cose strane. Un po' di sesso, ogni tanto. Adesso che ho novant'anni, sognando recupero momenti del passato. Naturalmente è un passato rivisto e corretto, filtrato da un aggiornamento psicologico e dal vissuto della giornata. La notte è il seguito di questa storia.

lucio dalla giorgio armani guido lembo anema e core

Quindi sogno anche delle cose orrende. Delle cose orrende che magari non avrei mai fatto e che nel sogno invece ho fatto. Sono un po', come si può dire, alternativo nel sogno (ride, ndr)».

 

Che cosa vede per il nostro Paese, che cosa spera?

«Spero innanzitutto di vedere i politici vestiti bene. Che evitino di fare gli sportivi a tutti i costi. In una riunione uno deve essere in giacca e cravatta. Fine della discussione. E poi, soprattutto, trovo debilitante il fatto che accendendo la televisione vediamo tutti questi scazzi fra di loro. Questo non l'accetto, occupano delle poltrone importanti sia per la povera gente sia per chi è diventato ricco lavorando, perché i soldi non piovono dal cielo».

giorgio armani a venezia

[…]

laurea honoris causa giorgio armani 5giorgio armani a pantelleria 2giorgio armani a pantelleria 3laurea honoris causa giorgio armani 4giorgio armani giorgio armani a parigi 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…