“IL 2 GIUGNO POTREBBE ESSERE IL GIORNO DEI NUOVI CASI ZERO” – IL MODELLO DELLA FONDAZIONE “GIMBE” DI CARTABELLOTTA CHE PREVEDE L’ANDAMENTO DELL’EPIDEMIA IN ITALIA: “CON UNA CERTA DOSE DI SPAVALDERIA LA FASE 2 POTREBBE ESSERE AVVIATA TRA FINE APRILE E INIZIO MAGGIO, ACCETTANDO IL RISCHIO DI UNA NUOVA IMPENNATA DEI CONTAGI. ALTRIMENTI…” – LE DIFFERENZE CON LA REGIONE DELLO HUBEI

-

Condividi questo articolo


 

Francesca Bernasconi per www.ilgiornale.it

 

nino cartabellotta nino cartabellotta

Passare alla fase 2 prima di maggio potrebbe essere rischioso. A sostenerlo è la Fondazione Gimbe, che nel modello che prevede l'andamento dell'epidemia mostra a giugno il momento dei "nuovi casi zero".

 

La Fondazione ha deciso di rendere pubblici "i risultati delle proprie analisi indipendenti per offrire alcune risposte, utili ad informare le decisioni politiche ed aumentare la consapevolezza della popolazione in un momento estremamente delicato della gestione dell'epidemia nel nostro Paese".

 

coronavirus Italia coronavirus Italia

Il modello pubblicato è stato elaborato con l'analisi della regressione, usando due variabili: l'incremento percentuale dei nuovi casi e il tempo espresso in giorni. Secondo i risultati della Fondazione, il 16 aprile l'aumento dei casi dovrebbe scendere al 2%, il 27 aprile all'1%, il 7 maggio allo 0,5%, mentre il 2 giugno allo 0,1%. È questa la soglia usata a Hubei per allentare le misure: il 2 giugno, quindi potrebbe essere il giorno dei "nuovi casi zero".

coronavirus Italia coronavirus Italia

 

CORONAVIRUS - PAZIENTE IN TERAPIA INTENSIVA CON IL RESPIRATORE CORONAVIRUS - PAZIENTE IN TERAPIA INTENSIVA CON IL RESPIRATORE

"Il modello - spiega ad Agi Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione -viene aggiornato quotidianamente e deve sempre essere maneggiato con cautela perchè l'andamento dei contagi potrebbe essere influenzato da variabili non considerate, spesso differenti nelle varie Regioni: insorgenza di nuovi focolai, numero di tamponi effettuati, aderenza alle misure di distanziamento sociale, sovraccarico degli ospedali".

 

coronavirus wuhan 2 coronavirus wuhan 2

Secondo quanto emerge dai dati, i risultati italiani sono simili a quelli della provincia di Hubei: la modalità di espansione è stata simile, ma le misure attuate in Italia non sembrano aver dato gli stessi risultati di quelle cinesi, come dimostra la crescita dei contagi. "Questa differenza - spiega Cartabellotta - è dovuta almeno a tre motivazioni: da noi misure non tempestive, meno rigorose e più frammentate e minore aderenza della popolazione". Le decisioni che prenderà il Governo circa l'inizio della fase 2 dovrebbero tener conto che, "a differenza della Cina, non siamo in condizioni di applicare una sistematica tracciatura dei contatti tramite tecnologie avanzate e che i test sierologici non permettono ancora di fornire alcun 'patentino di immunità'".

Italia, seriate - coronavirus Italia, seriate - coronavirus

 

nino cartabellotta nino cartabellotta

I dati della Fondazione dimostrano che "la curva del contagio è rallentata, ma l'aumento dei nuovi casi è ancora rilevante". Per questo, l'allentamento delle misure di contenimento "dovrà essere graduale e differenziato per tipologia di intervento e, ove possibile, 'personalizzato' nelle varie Regioni monitorando strettamente l'insorgenza di nuovi focolai". Infine, avverte la Fondazione, "se nelle prossime settimane sarà confermato il rallentamento dei nuovi casi, con una certa dose di spavalderia la fase 2 potrebbe essere avviata tra fine aprile e inizio maggio, accettando il rischio di una nuova impennata dei contagi. Se al contrario la linea vuole essere quella della gradualità e della prudenza, qualsiasi riapertura prima di fine maggio non si basa sulle dinamiche del contagio in Italia".

coronavirus terapia intensiva bergamo coronavirus terapia intensiva bergamo reparto di terapia intensiva brescia 17 reparto di terapia intensiva brescia 17 reparto di terapia intensiva brescia 9 reparto di terapia intensiva brescia 9 reparto di terapia intensiva brescia 23 reparto di terapia intensiva brescia 23 reparto di terapia intensiva brescia 3 reparto di terapia intensiva brescia 3 reparto di terapia intensiva brescia 22 reparto di terapia intensiva brescia 22

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."