roberto vannacci si tuffa il primo gennaio a viareggio

“IO SONO TESTOSTERONICO DA QUANDO SONO NATO” – VANNACCI APRE DI NUOVO LE VALVOLE, CON CLAUDIO SABELLI FIORETTI: “A DUE ANNI GIOCAVO CON LE PISTOLE. DA BAMBINO ERO MOLTO ‘MASCHIO’. COME LE MIE FIGLIE SONO MOLTO ‘FEMMINE’. HO CERCATO DI ORIENTARLE VERSO L’ETEROSESSUALITÀ” – LA FRECCIATA A CROSETTO, CHE PARLO’ DI “FARNETICAZIONI PERSONALI” A PROPROSITO DI “IL MONDO AL CONTRARIO”: “MAGARI HA CONTRIBUITO A FAR VENDERE QUELLE 100 MILA COPIE IN 7 GIORNI” – ALTRI GUAI IN VISTA PER IL GENERALE: NEL NUOVO LIBRO HA RIVELATO DETTAGLI SULLE SUE MISSIONI MILITARI SENZA CHIEDERE IL PERMESSO ALL'ESERCITO…

1 - ROBERTO VANNACCI: “ DA BAMBINO ERO MOLTO “MASCHIO”. COME LE MIE FIGLIE SONO MOLTO “FEMMINE”

Estratto dell’articolo di Claudio Sabelli Fioretti per “D- la Repubblica”

 

VANNACCI

Il generale Roberto Vannacci vive a Viareggio dove aspetta due cose: che l’esercito decida che cosa fare di lui e che il secondo libro Il coraggio vince diventi un best seller come il primo, Il mondo al contrario (Piemme).

 

Da quando in qua i generali scrivono best seller?

«Era la grande crisi energetica. Guardavo la tv e mi incazzavo. Tutti scienziati. C’era perfino chi diceva di scaldare la pasta con le candele. E allora ho deciso di scrivere contro quelli che buttavano il buonsenso nella pattumiera».

 

E ha fatto arrabbiare gli ambientalisti.

«Io sono un ambientalista».

 

roberto vannacci si tuffa a viareggio 5

Ma va?

«Ambientalista pragmatico. Quelli ideologici ci mettono di fronte lo spauracchio della fine del mondo, l’Armageddon globale».

 

[…]

 

Quando è uscito il suo libro?

«Il 10 agosto del 2023. Autoprodotto».

 

Difficoltà?

«Una sola. Non riuscivo a scrivere, al contrario, le parole “al contrario” del titolo».

 

Fu subito boom.

ROBERTO VANNACCI

«No. Vendeva 20 copie al giorno».

 

Poi che successe?

«Uscirono gli articoli di Matteo Pucciarelli su Repubblica e di Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera. Scandalo. Polemiche. Insulti. Omofobo, sessista, razzista, istigatore dell’odio».

 

Nella disgrazia, partirono le vendite.

«17.800 copie in un giorno».

 

Mica male per un istigatore dell’odio.

«Centomila copie in sette giorni».

 

Il ministro Crosetto parlò di «farneticazioni personali».

«E magari ha contribuito a far vendere quelle 100 mila copie».

 

roberto vannacci si tuffa a viareggio 3

E poi i talk show…

«Spiegai che i giornalisti avevano scritto menzogne e travisato».

 

Vediamo i travisamenti.

«Frasi decontestualizzate».

 

Tipo «Cari omosessuali normali non lo siete, fatevene una ragione….». Ricontestualizziamola.

«Sostituisca la parola “omosessuali”. Carabinieri non siete normali, fatevene una ragione. Si offendono i carabinieri?».

 

Magari sì. Avrebbe detto: «Cari ebrei non siete normali, fatevene una ragione»?

«Neanche gli ebrei si sarebbero incazzati. Io non ho mai usato parole offensive. Nei dizionari la normalità è definita in senso esclusivamente statistico. Ciò che non è eccezionale è normale».

 

«Omosessuali, fatevene una ragione, siete eccezionali». Sente come suona meglio?

«La statistica più recente dice che non si riconosce nell’eterosessualità il 3,4 per cento della popolazione. Gli altri sono i normali».

 

E con questo?

ROBERTO VANNACCI SI TUFFA IL PRIMO GENNAIO A VIAREGGIO

«Quello che urta è l’ostentazione».

 

Se un uomo e una donna si baciano al parco ostentano?

«Due, di sessi diversi, che si sbaciucchiano con ostentato esibizionismo mi danno ugualmente fastidio. Ma rientrano nella consuetudine».

 

I gay sono dovunque.

«Ecco appunto. Alla tv o al cinema la percentuale di gay è di molto superiore al 3,4 per cento».

 

C’è una lobby che impone la loro presenza?

«Per far passare un film su Netflix bisogna metterci i gay. E i presentatori? Malgioglio, Signorini, Platinette… Su venti presentatori almeno dieci sono gay. Credo che qualcuno faccia perfino finta di esserlo per apparire sullo schermo».

roberto vannacci a quarta repubblica 6

 

Lei conosce gay?

«Pochi. Ma conosco tanta gente che per curiosità o per sfizio una volta, due volte, tre volte ci ha provato».

 

Lei, per sfizio, mai?

«Io sono testosteronico da quando sono nato. Giocavo con le pistole a due anni. Ero molto “maschio”. Come le mie figlie sono molto “femmine”».

 

E se venissero da lei e le presentassero una loro fidanzata?

«Ho cercato di orientarle verso l’eterosessualità. Ma le supporterei sempre. Il ruolo dei genitori è supportare i figli».

 

roberto vannacci si lancia con il paracadute

Lei lo sa che cosa vuol dire Lgbtqia+?

«No, ogni giorno ne aggiungono una. Ormai è un codice fiscale».

 

Quanti libri ha venduto?

«Oltre 250 mila».

 

Quanto ha guadagnato?

«Ma lasci stare…».

 

Glielo dico io. Un milioncino di euro.

«Secondo me il milioncino è un po’ troppo. Lei, d’altra parte, non fa il contabile di mestiere. Vero?».

 

il coraggio vince - roberto vannacci

Il primo talk show?

«Mario Giordano. Paolo Del Debbio. Giuseppe Brindisi».

 

Tutta destra?

«Sono stato anche da Bianca Berlinguer. Ma non mi piace, tende a prevaricare».

 

E Lilli Gruber?

«Mi ha invitato. Non ci sono andato. Non vado nemmeno da Formigli. Non mi piace la gazzarra».

 

Le piace Fiorello?

«È molto simpatico. Come Crozza mi prende per il culo dalla mattina alla sera. Ma mi diverte».

 

Fabio Fazio?

«Ci andrei anche se mi è antipatico. Ma non mi invita».

 

E poi è di sinistra.

«Mi hanno classificato come di destra. Non so perché».

 

Forse perché hanno letto il libro?

«Io sono tradizionalista e conservatore».

MATTEO SALVINI - VLADIMIR PUTIN - ROBERTO VANNACCI - MEME BY EDOARDO BARALDI

 

Cioè di destra.

«No. Io sono rivoluzionario. E innovativo. Ma inquadrato nella tradizione, nelle radici, nell’identità. Mi hanno detto che potrei essere il nuovo Chávez».

 

[…]

 

I giovani girano il mondo e sono molto più aperti di lei.

«Io ho vissuto all’estero. Tutta la mia fanciullezza l’ho passata a Parigi».

 

Non ha imparato niente.

«Condividevo la cultura dei francesi ma mi sentivo diverso».

 

Sylvie Lubamba - ROBERTO VANNACCI

Lei è stato nella Folgore, considerata la frangia più fascista del nostro esercito.

«È un luogo comune. Lei conosce la Folgore? Per quanti anni ci ha militato? E poi il fascismo è finito tanti anni fa. È come se io dicessi di qualcuno che è antinapoleonico: roba da ridere».

 

Parliamo di destra.

«Marx e Stalin sostenevano cose che oggi sono definite di destra. Sulla famiglia, l’immigrazione, le droghe, il rispetto delle regole, l’esercito, le forze dell’ordine. Questo è il comunismo, prendere o lasciare».

 

Quindi lei è comunista.

«“Roberto Vannacci, pur non sapendolo, incarna l’anima del vero comunista”».

 

Ma chi dice queste cose?

«Me lo hanno scritto su Facebook».

 

roberto vannacci si tuffa a viareggio 4

Lei vorrebbe che le famiglie fossero pagate per educare i figli.

«Spendiamo miliardi per i servizi all’infanzia. Come Mao e Pol Pot che volevano che fosse lo Stato a educare i bambini».

 

Invece?

«L’educazione dei figli costerebbe di meno se se ne occupassero i genitori. Paghiamoli. Reddito di maternità e di paternità».

 

Lei lo farebbe?

«Certo. Prima facevo il guerriero. Oggi mi piacerebbe stare con le mie figlie tutta la giornata».

 

Poverette.

«Ha ragione. Sarei ossessivo».

 

MEME - ROBERTO VANNACCI E ROSA CHEMICAL

Lei che cosa fa in casa?

«Cucino, riparo, stucco, imbianco, sturo le fogne, pulisco. Io mi vergogno solo di ciò che non so fare».

 

Lei ha un certo odio per le femministe.

«Lucetta Scaraffia, femminista, ha detto che non sono né razzista né omofobo».

 

Ha detto anche: Vannacci non sa nulla di femminismo.

«Ha ragione. Però so che il femminismo ha distrutto la famiglia».

 

Per questo ha chiamato le femministe «le moderne fattucchiere»?

«Sono loro che dicono “tremate tremate le streghe son tornate”. Bisogna stare attenti a decontestualizzare le frasi».

 

Bisogna stare attenti a quello che si scrive.

«Mica ho offeso le femministe, ho semplicemente usato un’altra espressione che raffigurasse la “strega”».

roberto vannacci foto di Massimo Sestini PER CHI

 

Lei ha mai fatto cose che non avrebbe dovuto fare?

«Tutti gli uomini fanno cose che non dovrebbero fare».

 

Per esempio?

«Io ho combattuto, caro dottore».

 

Di che cosa stiamo parlando?

«Di quando si lotta per la propria vita e per quella dei propri uomini».

 

Ha ammazzato qualcuno?

«A questa domanda non rispondo».

 

Che vuol dire sì.

«Non ho detto sì».

 

Allora vuol dire no.

«Ho detto che non le rispondo».

 

È giusto armare l’Ucraina?

«Io sono totalmente pacifista».

 

È proprio sicuro?

roberto vannacci nel 2018

«Tutti i militari che hanno fatto la guerra sono pacifisti».

 

Se distribuisci armi finanzi la guerra. Nessuno fa la guerra se non ha le armi.

«La guerra esiste da quando c’è l’uomo. Non ci sono i fucili? La faremo con le clave».

 

Se nessuno avesse fornito armi all’Ucraina, la guerra sarebbe finita subito?

«È la maledizione delle guerre non vinte. Quando non c’è un chiaro vincitore che domina su un chiaro perdente la guerra continua per secoli. Gli antichi romani quando vincevano una guerra passavano per le armi tutti. E la guerra finiva».

 

Per far finire una guerra bisogna massacrare la gente?

«Questo dice la storia. Se lo è mai chiesto perché per crimini di guerra i vincitori non vengono mai condannati?».

 

Lei sta trattando con Salvini per candidarsi alle Europee…

«Non sto trattando. Non ho deciso niente».

 

Salvini lo dice a tutti.

«Io lo ringrazio».

 

roberto vannacci con la moglie

Più che salviniano lei mi sembra antico.

«Antico? Io vorrei essere definito futurista. Ha presente Marinetti? La velocità, il divenire, il progresso. Mi piacciono i lanci in caduta libera, gli sport estremi».

 

Anche la tuta alare?

«La tuta alare no. Io sono drogato di adrenalina. Ma quella è adrenalina quasi suicida».

 

Nell’esercito ci sono gay?

«L’esercito è una fetta della società. Ci sono gay come nel resto del mondo civile. Il 3,4 per cento».

 

[…]

roberto vannacci foto di Massimo Sestini PER CHI

 

Quale follia ha fatto per amore?

«Una volta mi sono lanciato col paracadute sopra la casa della mia bella».

 

Peggio un gay o una lesbica?

«Non mi dà fastidio che un uomo ami un altro uomo. O che una donna ami un’altra donna. Quello che non sopporto è l’ostentazione».

 

Ostenta più un gay o una lesbica?

«Le donne non ostentano. Gli uomini invece a volte fanno la vocetta femminile, ancheggiano, si vestono da donne».

 

Vedere Mengoni con la gonna…

«Mengoni con la gonna fa ridere. Come se io andassi in giro col reggiseno. O mostrando le mie gambe pelose».

 

Paola Egonu, la pallavolista nera, secondo lei, «non ha caratteristiche somatiche di italianità».

roberto vannacci foto di Massimo Sestini PER CHI

«Secondo lei?».

 

Ha visto i mondiali di atletica? Gli italiani erano quasi tutti neri…

«Gli americani neri si fanno chiamare con orgoglio afroamericani. Se lei dice afroitaliano a un italiano dalla pelle scura si offende e la denuncia».

 

Ha mai avuto una ragazza afroitaliana?

«Ho avuto una ragazza mulatta».

 

[…]

 

Ho lasciato per ultimo il problema dei problemi. I gabinetti per i trans.

«Nessun problema. Basta seguire i genitali. Nel bagno degli uomini ci vanno quelli che in mezzo alle gambe hanno il batacchio».

 

E nel bagno delle donne tutte quelle senza batacchio…

«Esatto, è la funzione quella che conta».

 

E fare un bagno per i trans?

«Bisognerebbe farne due, uno per gli uomini che credono di essere donne e uno per le donne che credono di essere uomini. Come la mettiamo se un uomo che crede di essere donna incontra una donna che crede di essere uomo?». 

 

2 – NEL LIBRO DETTAGLI SULLE SUE MISSIONI, PER VANNACCI ALTRI GUAI IN VISTA

Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”

 

roberto vannacci cover

Secondo libro per Roberto Vannacci, nuovi problemi all’orizzonte. Per il generale-scrittore, forse futuro politico, si sta aprendo un nuovo fascicolo, che si aggiungerà al procedimento che l’ha visto sospeso per sei mesi dall’esercito.

 

Qual è il problema? Che il suo Il coraggio vince, uscito in libreria lo scorso 12 marzo, è pieno zeppo di episodi che raccontano missioni, esercitazioni, irruzioni, rapporti con altri contingenti in luoghi di guerra, relazioni con diplomatici e così via.

 

[…] ma, per come funzionano le regole interne all’esercito, ciò che si fa in servizio non può essere raccontato a chiunque, perlomeno finché si resta nell’esercito. A meno che non si richiedano autorizzazioni specifiche ai superiori, citando ogni singolo episodio che si vorrebbe rendere pubblico.

 

Qui si arriva al secondo problema: il generale stavolta ha chiesto le autorizzazioni necessarie (cosa che non era stata fatta per Il mondo al contrario)? Da ambienti della Difesa assicurano che no, non c’è stata nessuna richiesta, né parziale né specifica. A domanda diretta del giornalista, Vannacci risponde: «Cosa cambierebbe? Le interessa il libro? Lo legga». […]

 

ROBERTO VANNACCI

Il nuovo libro di Vannacci è un’autobiografia, il generale racconta la sua carriera passo dopo passo, le varie missioni a cui ha partecipato: da Mogadiscio alla ex Jugoslavia, da Baghdad a Mosca. Alcuni episodi sono francamente inquietanti, come la «recita finale» — la definisce così l’autore — al termine dei due anni di corso allievi incursori. Soldati legati, incappucciati, colpiti ripetutamente, la cui faccia viene immersa nell’acqua gelida.

 

«Nudi, legati, imbavagliati» per ore, «nudi, affamati, stanchi», «tutto è dannatamente realistico», e «alla fine, dopo una settimana di vita randagia nell’Appenino toscano, veniamo catturati». Poi c’è l’interrogatorio finale con «acqua gelida, luci abbaglianti, suoni assordanti, percosse (...) abbiamo le allucinazioni e non sappiamo nemmeno come siamo finiti lì».

 

roberto vannacci foto di bacco (7)

La super esercitazione interna all’esercito mette a dura prova il corpo e la mente degli allievi e anche Vannacci patisce: «Ho sempre le allucinazioni: frammenti di terra e fango mi entrano nella bocca, il naso si riempie d’acqua gelida, nelle orecchie esplodono i colpi dei fucili, le pale dell’elicottero mentre precipita. Abbiamo sconvolto l’organismo. Superato il limite». Tale racconto di simulazione della guerra fatto patire a ragazzi di 20 anni potrebbe non rivelarsi alla fine un grandissimo spot per i metodi educativi dell’esercito.

 

Se ora Vannacci dovesse candidarsi (forse con la Lega) potrebbe usufruire dell’aspettativa. In caso di elezione al Parlamento europeo, i procedimenti militari a suo carico andranno comunque avanti.

 

roberto vannacci con il salutatore foto di bacco

Lo scorso febbraio il generale è stato sospeso per 11 mesi, questo perché il primo libro e la sua successiva promozione, con prese di posizione molto nette su argomenti di dibattito pubblico, avrebbero compromesso «il prestigio e la reputazione dell’amministrazione di appartenenza».

roberto vannacci a marina di pietrasanta roberto vannacci foto di bacco

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO