coronavirus lombardia

“IN LOMBARDIA ERA MEGLIO ASPETTARE, IL VIRUS È TRA NOI” - WALTER RICCIARDI TIENE ALTA LA TENSIONE: “DOVE LA CIRCOLAZIONE DEL VIRUS È ANCORA INTENSA BISOGNA ESSERE PRUDENTI - DATI TRUCCATI? NO, MA C'È ETEROGENEITÀ NEI SISTEMI REGIONALI DI RILEVAMENTO - IL PATENTINO DI IMMUNITÀ? INATTUABILE - LE VACANZE? NO A VIAGGI LUNGHI E IN ITALIA PRENOTEREI. SECONDA ONDATA? SOLITAMENTE ACCADE PER TUTTI I VIRUS CHE COLPISCONO LE VIE RESPIRATORIE. PER QUESTO NON DOBBIAMO…”

Paolo Russo per “la Stampa”

 

walter ricciardi

«Il trend generale è sicuramente positivo, e stanno andando nella giusta direzione anche regioni come Liguria e Piemonte, che hanno avuto nei giorni passati un' incidenza di casi sopra la media. I numeri della Lombardia inducono però ancora alla prudenza». Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene alla Cattolica, aspetterebbe ancora un altro po' prima di aprire i confini lombardi. Anche se poi aggiunge: «La sfida ora è quella di rintracciare e isolare precocemente tutti i nuovi positivi e devo dire che lo si sta facendo bene un po' in tutta Italia. Ogni settimana vediamo riaccendersi qua a là qualche nuovo focolaio che viene però subito rintracciato e spento».

 

coronavirus lombardia

I dati lombardi, però, non la rassicurano

«Dove la circolazione del virus è ancora intensa bisogna essere prudenti, quindi per la Lombardia un po' di attendismo non guasterebbe. Ma le mie sono considerazioni scientifiche, poi spetta alla politica decidere in base ad altre considerazioni sociali ed economiche».

 

Le riaperture si stanno decidendo su un monitoraggio che fotografa la situazione di tre settimane fa. Cosa ne è stato di quegli indicatori che dovevano darci un quadro del presente?

«Gli indicatori del monitoraggio sono quelli giusti, ma i dati devono essere riforniti costantemente dalle regioni ed essere affidabili».

 

Sostiene anche lei che qualcuno li manipola?

«Assolutamente no, ma da sempre c' è una certa eterogeneità nei sistemi regionali di rilevamento dei dati. Magari in alcune aree vanno resi più efficienti di quanto oggi non siano».

coronavirus lombardia

 

I nostri 21 sistemi sanitari regionali sono pronti alla sfida delle tre T: tracciare, testare e trattare?

«Diciamo che la situazione è molto eterogenea. Sulla prima T un po' di ritardo c' è stato, perché il tracciamento deve essere sia tecnologico, e la app deve ancora partire, sia manuale. E qui grazie al decreto rilancio si stanno potenziando i dipartimenti di prevenzione che se ne fanno carico.

 

Sulla seconda T si è potenziato il fuoco dei test diagnostici, che viaggiano da tempo al ritmo di circa 70 mila al giorno. Siamo il Paese che in Europa ne fa di più. Sui trattamenti abbiamo fatto grandi passi avanti con le cure precoci. E poi sappiamo che dobbiamo riporre più attenzione a diabetici, ipertesi, persone sovrappeso. In base alle nuove conoscenze stiamo imparando a convivere con il virus. Ma non dobbiamo abbassare la guardia».

 

Cosa ne pensa del patentino di immunità richiesto dalla Sardegna?

conferenza stampa inaugurazione ospedale fiera milano 3

«Che di per sé è un' idea affascinante, ma non è attuabile. Se parliamo dei test diagnostici rapidi non hanno ancora dimostrato di poter rilevare con sicurezza la presenza del virus nell' organismo. Riguardo i test sierologici invece non sappiamo se gli anticorpi siano effettivamente neutralizzanti e quanto eventualmente possa durare la loro azione protettiva».

 

Il virus potrebbe prendersi una vacanza questa estate?

«Lo speriamo tutti e i dati depongono a favore. Sicuramente l' estate aiuta perché si fa più vita all' aperto, i locali chiusi sono arieggiati e il caldo fa evaporare più rapidamente le goccioline. Ma il virus non è mutato in modo sostanziale, per cui dobbiamo rispettare le regole igieniche e di distanziamento».

coronavirus lombardia

 

Teme una seconda ondata in autunno?

«Solitamente accade per tutti i virus che colpiscono le vie respiratorie. Per questo non dobbiamo farci cogliere impreparati».

 

Che consiglio dà a chi deve prenotare ora le vacanze?

«Di evitare i viaggi lunghi, che possono comportare difficoltà al rientro se ci si ammala. E poi siamo dentro una pandemia, ci si può ritrovare in un Paese dove di virus ne circola molto. Ma per l' Italia prenoterei già».

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."