eutanasia

“NON VOGLIO ANDARE IN SVIZZERA A MORIRE” – LA DISPERAZIONE DEI MALATI CHE SPERAVANO NEL SÌ DELLA CONSULTA AL REFERENDUM SULL’EUTANASIA E ADESSO SI SENTONO COSTRETTI A VIVERE UN’ESISTENZA CHE NON VOGLIONO: “LA COSA CHE FA PIÙ MALE È CHE LA CONSULTA HA SPIEGATO L'INAMMISSIBILITÀ CON LA DIFESA DEI PIÙ DEBOLI, MA È L'ESATTO CONTRARIO. CHI NON È IMMOBILIZZATO PUÒ SUICIDARSI DA SOLO, È PROPRIO AI PIÙ FRAGILI CHE SERVE AIUTO…”

Claudia Guasco per "il Messaggero"

MARCO CAPPATO PROMUOVE IL REFERENDUM EUTANASIA

 

Alcuni lasciano soltanto il nome, molti nemmeno quello. Le loro richieste di aiuto sono dense di disperazione e solitudine: «Vado avanti con trasfusioni ogni quindici giorni - è l'appello di Sara - Ho fatto molti tentativi con i medici affinché mi aiutassero a morire, inutilmente. Mi sono rivolta a Exit, ma non voglio andare in Svizzera a morire, non voglio essere cremata. Ho già comprato la cassa per la sepoltura».

 

suicidio assistito 7

RICHIESTE DI AIUTO Di messaggi così ne arrivano in media tre al giorno all'Associazione Luca Coscioni, alla Exit di Emilio Coveri circa 90 ogni settimana. «Nel 2021 sono ben 50 gli italiani che, con la nostra assistenza, sono andati oltreconfine per il loro ultimo viaggio, spendendo circa 10 mila euro. Chi non ha i soldi deve morire qua, tra atroci sofferenze. La cosa più grave - riflette il presidente - è che i giudici hanno considerato imbecilli un milione e 200 mila italiani che hanno firmato per il referendum». Per qualcuno è molto più della delusione per una battaglia persa, è la preoccupazione per il futuro. Sabrina Bassi è la mamma di Carlo, 38 anni, e Marco, 34, entrambi sulla sedia a rotelle fin da bambini per una sclerosi laterale amiotrofica.

 

suicidio assistito 6

I fratelli hanno già messo in chiaro che, quando sarà il momento, non vogliono tracheotomia né essere attaccati a una macchina e la mamma, insieme a loro, si batte per una morte dignitosa. «Siamo molto delusi, speravamo almeno passasse il referendum, che i giudici avessero aperto un po' gli occhi - dice Sabrina Bassi - La cosa che fa più male è che la Consulta ha spiegato l'inammissibilità con la difesa dei più deboli, ma è l'esatto contrario. Chi non è immobilizzato può suicidarsi da solo, è proprio ai più fragili che serve aiuto».

 

EUTANASIA LEGALE REFERENDUM

Marco è anche copresidente dell'Associazione Luca Coscioni e promette: «Continueremo nella nostra missione. Anche se la madre ha ben chiare le difficoltà: «Quest' anno certo la legge non arriverà in fondo, l'anno prossimo ci saranno le elezioni e quindi nuovo stop. Intanto il tempo passa e anche chi, come Mario, intravvede uno spiraglio non è detto che ce la farà. La Regione Marche ha impiegato tre mesi per decidere quale farmaco somministrare, ma non sarà un medico a occuparsi della flebo, a sciogliere la sostanza dovrà essere Mario. Che adesso muove solo un dito. E se nel frattempo si paralizzerà anche questo?». Chi ha bocciato il referendum «non sa quello che si prova a restare attaccati a un letto o immobilizzati in carrozzina: venite a casa mia e poi giudicate».

 

suicidio assistito 5

Anche per Laura Santi, 47 anni e malata di sclerosi multipla, la decisione di inammissibilità del referendum è stato un colpo al cuore. «Piango da martedì sera - racconta - Mi hanno calmato solo le telefonate affettuose di Marco Cappato». L'ha chiamata mentre era davanti al palazzo della Consulta: «Laura, non ci perdiamo d'amino, ora ci riorganizziamo. Ci hanno fermato ai blocchi di partenza ma la gente è tutta con noi».

suicidio assistito 2

 

NUMERO BIANCO La grande amarezza di Laura Santi è per i motivi sottesi alla decisione. «La corte sostiene di tutelare i fragili e invece afferma che il tuo corpo non ti appartiene. La vita dei disabili è un percorso a ostacoli, i servizi sono carenti, prima ti negano i diritti e poi se la tua situazione si aggrava di obbligano a restare qui. È un atteggiamento ipocrita, vigliacco e paternalistico. Io devo sentirmi protetta dalle istituzioni, non ignorata, derisa e sbeffeggiata come avviene con il no al referendum». Nella legge in discussione Laura Santi non nutre grandi fiducia.

suicidio assistito 4

 

«Stanno fingendo di portare avanti un ddl che è peggiorativo rispetto alla sentenza Cappato del 2018: tutti i paramenti erano tarati sul caso clinico di Fabiano Antoniani, qualsiasi legge dovrebbe puntare a migliorarlo e invece il disegno di legge è peggiorativo. Nemmeno Dj Fabo, a queste condizioni, avrebbe avuto accesso al suicidio assistito». La compagna Valeria Imbrogno oggi è una delle anime del Numero Bianco, che dà informazioni ai malati terminali. Lo aveva chiesto anche Fabiano: «Valeria, aiutami - l'ha pregata - Questa per me non è più vita».

suicidio assistito 1suicidio assistito 3

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...