Estratto dell’articolo di Valentina Ariete per “la Stampa”
Quando pensiamo agli Anni 80, in un angolo della nostra mente prende forma l'immagine di Michael J. Fox a bordo della DeLorean in Ritorno al Futuro. […] Fox è diventato un simbolo, un'icona. Incarna perfettamente quel periodo: a 17 anni voleva avere successo, scalare Hollywood. A 21 anni è diventato una star. Poi è arrivata la malattia. A 61 anni l'attore – che grazie alla Michael J. Fox Foundation ha devoluto 450 milioni di dollari per la ricerca – racconta la sua storia in Still: La storia di Michael J. Fox, documentario diretto da Davis Guggenheim, da oggi su Apple Tv+. Si potrebbe pensare a un film strappalacrime, invece si ride di gusto. Fox ha sempre dei tempi comici perfetti. E teneva a una cosa in particolare: non farsi compatire. […]
MICHAEL J FOX CON LA MOGLIE TRACY POLLAN
In che senso uno scarafaggio?
«Non faccio pena. Sono uno stronzo tosto! Sono come uno scarafaggio: non puoi uccidere uno scarafaggio».
Ma le difficoltà sono enormi: come le affronta?
«Il Parkinson non mi ha messo in difficoltà. Mi ha devastato. All'inizio l'ho affrontato ignorandolo. Negli ultimi tre anni però mi sono rotto entrambi i femori, la faccia e la mano. Mi hanno sostituito una spalla. Mi sono reso conto che potrei morire. E questo mi spaventa. Ma posso affrontarlo. La mia paura più grande è perdere la curiosità».
Michael J Fox SULL hoverboard IN RITORNO AL FUTURO
Come ci convive?
«È incurabile. […] Me l'hanno diagnosticato a 29 anni. Quando il dottore me l'ha detto la prima volta ho pensato che non stesse succedendo a me. Mi erano capitate soltanto cose belle. E invece era arrivata questa mazzata. Per 10 anni ho nascosto la verità».
Perché raccontare la sua storia adesso?
«Dico sempre che il Parkinson è un dono che continua a consumarmi. Mi ha insegnato molto. E ha fatto in modo che la comunità del Parkinson entrasse a far parte della mia famiglia. Se non l'avessi non avrei aiutato così tante persone come ho fatto. E voglio continuare».
michael j fox e christopher lloyd 5
Oltre che con i fondi, lo fa anche con i libri.
«I pazienti col Parkinson sono spesso stati ignorati, perché in genere sono persone anziane. La verità è che molto probabilmente non l'hanno detto a nessuno fino a quando non è stato inevitabile. Lo so perché l'ho fatto anch'io. Ho capito quindi che avrei potuto unire le persone. Ed è l'unico merito che voglio prendermi: sono contento di aver creato un gruppo. È bello sapere che oggi una persona può scoprire di avere il Parkinson e non nasconderlo, ma dire: ho il Parkinson, come Michael J. Fox».
[…] «Mi chiedono spesso come faccio a essere ottimista. Cerco sempre di trovare qualcosa per cui essere grato. Se ci si riesce la vita diventa migliore. I fan mi hanno regalato la vita che ho. Non rinuncerei alla mia malattia: dico spesso anche che è un dono che continuo ad accettare. Aiutare gli altri ha dato alla mia esistenza un significato completamente diverso. Quando lo dico la gente mi prende per pazzo! […]». […]
Michael J. Fox and Robin Williams MICHAEL J FOX michael j fox e christopher lloyd 1