“SPOGLIATI E BACIAMI, O TI LICENZIO” – UN RISTORATORE A MILANO ABUSAVA DI UNA CAMERIERA MINACCIANDO DI CACCIARLA – L’UOMO L’AVEVA “ASSUNTA” AL NERO: PRIMA SI LIMITAVA AI BACI, POI LE RICHIESTE SI SONO FATTE PIÙ “AUDACI”: UNA SERA, “APPROFITTANDO DELL’ASSENZA DI ALTRI DIPENDENTI E DELLA PROPRIA FORZA FISICA”, L’AVREBBE…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Simona Lorenzetti per www.corriere.it

 

abusi sessuali abusi sessuali

Quel lavoro le sembrava l’unica soluzione per iniziare a riscattare la propria vita. Si era diplomata in estate e avrebbe voluto proseguire gli studi all’università, ma in famiglia l’unico stipendio era quello del padre operaio e i soldi non bastavano mai. Per questo accettò un impiego come cameriera: 30 euro «in nero» a serata e, se si fosse dimostrata all’altezza, nel giro di qualche mese avrebbe ottenuto il suo primo vero contratto.

 

Invece, quel ristorante in Barriera di Milano si è trasformato in una sorta di prigione: costretta a cedere alle avances sessuali del titolare per non per perdere il posto di lavoro. L’uomo, 58 anni, è ora a processo: il pm Antonella Barbera lo accusa di violenza sessuale.

 

PACCA SUL SEDERE PACCA SUL SEDERE

Sette gli episodi descritti nel capo d’imputazione e avvenuti tra il settembre 2019 e il gennaio 2020, molti di più quelli raccontati dalla 18enne al giudice. Tutti seguono un unico filo conduttore: il titolare l’avrebbe minacciata di licenziamento per obbligarla ad assecondare i propri desideri morbosi. «Dovresti ringraziarmi che ti sto insegnando un mestiere», le ripeteva quando lei cercava di sottrarsi alle violenze.

 

La prima volta le chiese un «bacio», lei si rifiutò. Lui l’attirò a sé afferrandola per il maglione e la baciò con forza. Poi le richieste si sono fatte più audaci, intime, brutali. Come il giorno in cui la costrinse a spogliarsi, minacciandola di imporle un giorno di riposo e quindi di non pagarla. Abusi che sarebbero avvenuti all’interno del ristorante, nei locali cucina. Ma anche a casa dell’uomo, dove la giovane sarebbe stata attirata con l’inganno. Una sera, «approfittando dell’assenza di altri dipendenti e della propria forza fisica», l’avrebbe pesantemente molestata, indugiando con le mani su diverse parti del corpo. Altre volte l’avrebbe apostrofata con frasi a sfondo sessuale, incurante della presenza dei colleghi di lavoro.

 

abusi sessuali violenza abusi sessuali violenza

[...] Nel dicembre 2019 la 18enne si è infine rivolta alla polizia. E in lacrime ha raccontato quello che accadeva dietro le quinte del ristorante e gli abusi che doveva sopportare per poter continuare a lavorare.

 

Due volte si è presentata in commissariato e nonostante la paura e la vergogna ha dettagliato circostanze e luoghi descrivendo le umiliazioni sessuali che il titolare le riservava. «All’inizio la storia ci apparve paradossale – ha spiegato un investigatore –, poi ci ha mostrato i messaggi e descritto con dovizia di particolari il ristorante e anche la casa dell’uomo. Quando abbiamo eseguito la perquisizione, tutto corrispondeva». Dopo l’intervento della polizia, la ragazza ha lasciato il lavoro. [...] Il ristoratore [...] nega le accuse. Il dibattimento è nelle fasi finali e il prossimo 30 maggio è fissata l’ultima udienza.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PERCHE' LE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE SARANNO LE PIU' IMPORTANTI DEGLI ULTIMI TRENT'ANNI? PERCHE' DIVENTERANNO UN REFERENDUM DEI 27 PAESI PRO O CONTRO LA RUSSIA - CON L'INCOGNITA DEL VOTO USA (SE VINCE TRUMP, L'EUROPA RESTA ABBANDONATA A SE STESSA), PER I LEADER DI BRUXELLES LA GEOPOLITICA SCALZERA' IL DUELLO DESTRA-SINISTRA - NON SOLO GRANDEUR FRANCESE, LE PAROLE DI MACRON SULL’INVIO DI SOLDATI IN UCRAINA SONO ANCHE UN TENTATIVO DI RISALIRE NEI SONDAGGI (15%) CONTRO MARINE LE PEN AL 30% 

- L'IMPRUDENZA DELLA MELONA ("MAI CON I SOCIALISTI'') COSTA CARA: SCHOLZ E COMPAGNI FIRMANO UN DOCUMENTO CHE IMPEGNA URSULA A NON ALLEARSI COI CONSERVATORI DI GIORGIA - MA PER LA DUCETTA C’È ANCORA UNA SPERANZA: PUÒ RIENTRARE IN PARTITA SE DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO CI SARÀ LA CHIAMATA “ALLE ARMI” DI TUTTI I PARTITI ATLANTISTI DELL'UNIONE EUROPEA

ARCHEO-POMPINO - ANITA EKBERG IN AUTO CON FELLINI - VALENTINA CORTESE: “FEDERICO SI PORTÒ IN MACCHINA UNA DI QUELLE ATTRICIONE, CHE PIACEVANO A LUI: PROSPEROSE, ABBONDANTI, VISTOSE. INSOMMA, MENTRE ANDAVANO A OSTIA, LEI PARLAVA DELLA SUA VOCAZIONE ARTISTICA, NEANCHE FOSSE LA BERGMAN. A UN CERTO PUNTO FEDERICO COMINCIÒ AD ACCAREZZARLE I CAPELLI E POI CON LA MANO SULLA NUCA A SPINGERLA VERSO IL BASSO. FINALMENTE LA POVERETTA CAPÌ COSA STAVA ACCADENDO E, CON TUTTO IL FIATO IN GOLA, DISSE: "FEDDERICCO, IO ARTISTA, IO NO POMPETTO"

DAGOREPORT - BIDEN È MESSO MALISSIMO: IL 48% DEGLI ELETTORI DEMOCRATICI SI RICONOSCE NELLE RAGIONI DEI PALESTINESI DI GAZA (TRA I REPUBBLICANI SOLO IL 25%), E ACCUSA LA CASA BIANCA DI ECCESSIVA DEBOLEZZA NEI CONFRONTI DI NETANYAHU IN MODALITÀ “DOTTOR STRANAMORE” – HAMAS SI SPACCA: A DOHA, IL CAPO POLITICO HANIYEH VUOLE TROVARE UN ACCORDO; A GAZA, IL CAPO MILITARE YAYA SINWAR E’ CONTRARIO - NETANYAHU SI DICE FAVOREVOLE A UNA TRATTATIVA PER IL RILASCIO DEGLI OSTAGGI, MA ALLO STESSO TEMPO VUOLE SPIANARE RAFAH, L’ULTIMO FORTINO DI HAMAS, DOVE SI SONO RIFUGIATI 1 MILIONE E MEZZO DI SFOLLATI DAL NORD