ita airways aereo

LICENZIATO IL COMANDANTE DEL VOLO ITA, PARTITO DA NEW YORK E DIRETTO A ROMA, CHE NELLA NOTTE TRA IL 30 APRILE E IL 1° MAGGIO, MENTRE ERA IN VOLO SULLA FRANCIA, NON HA RISPOSTO AL CENTRO RADAR TRANSALPINO: DIECI MINUTI DI SILENZIO CHE HANNO FATTO SCATTARE LE PROCEDURE D’ALLARME CHE PREVEDONO PURE LA MESSA IN ALLERTA DEI CACCIA MILITARI. I JET, ALLA FINE, NON SONO STATI UTILIZZATI E IL VELIVOLO È ATTERRATO REGOLARMENTE – MA LA COMPAGNIA SOSTIENE DI AVER INDIVIDUATO “UN COMPORTAMENTO NON CONFORME ALLE PROCEDURE IN VIGORE SIA DURANTE IL VOLO CHE UNA VOLTA ATTERRATO” E SOTTOLINEA “FORTI INCONGRUENZE TRA LE DICHIARAZIONI RESE DEL COMANDANTE E L’ESITO DELLE INVESTIGAZIONI INTERNE”

Leonard Berberi per www.corriere.it

 

Cosa sia accaduto in quei dieci minuti di silenzio radar nel cuore della notte tra il 30 aprile e il 1° maggio sopra la Francia lo sa, forse, soltanto il comandante del volo Ita Airways AZ609. Quel che è certo è che l’aereo, un Airbus A330-200 decollato da New York sette ore e mezza prima, non ha risposto ai controllori di terra transalpini, facendo temere il peggio e scattare le procedure d’allarme che prevedono pure la messa in allerta dei caccia militari. I jet, alla fine, non sono stati utilizzati. E il velivolo civile è atterrato regolarmente nella capitale italiana.

ITA AIRWAYS

 

Il viaggio

L’aeromobile diretto in Italia, un Airbus immatricolato Ei-Ejp con 256 sedili, è partito l’ultimo giorno di aprile alle 16.36 e 47 secondi locali (le 22.36 in Italia, ndr) dalla pista 13 destra dello scalo «JFK» di New York, come si evince dai registri di bordo. Alle 4.13 (ora italiana), ancora sopra l’Atlantico, l’aereo è entrato nella Regione di informazioni di volo di Brest, in Francia, dove i piloti hanno contattato l’addetto del centro di controllo d’area che segue quel viaggio — e altri nelle vicinanze — e che ha fornito le frequenze radio per comunicare con il controllore dello spicchio d’area successivo, quello di Bordeaux.

 

Il mancato contatto

Alle 5.21 del mattino del 1° maggio (ora italiana) l’A330 — che in quel momento si muove con il pilota automatico — è entrato nello spazio aereo del centro di controllo di Marsiglia. Ma qui, per ragioni ancora non chiare, dalla cabina non hanno risposto all’addetto di terra per una decina di minuti, come conferma una fonte al Corriere. In un primo momento il controllore pensa si tratti di un problema di segnale, cosa che succede ogni giorno nel mondo tra una struttura a terra e un velivolo in quota. Anche perché l’Airbus sta seguendo la rotta prestabilita a una velocità solita (931 chilometri orari) e all’altitudine prevista (38 mila piedi, 11.582 metri).

 

L’allarme

LA ROTTA DEL VOLO AZ609 DA NEW YORK A ROMA

A terra dopo diversi tentativi — e come prevedono i protocolli di sicurezza — l’addetto ha fatto scattare un primo livello di allarme interno, ha contattato i colleghi italiani, poi ha avvisato il centro di controllo delle operazioni di Ita — che funziona 24 ore su 24 — su quel silenzio prolungato. A quel punto è toccato al quartier generale della compagnia mettersi in contatto con la cabina attraverso i sistemi di comunicazione satellitare e uno dei monitor tra comandante e primo ufficiale (Acars). Poco dopo — quando intanto sono passati una decina di minuti dal primo contatto senza risposta — dall’aereo hanno comunicato che era tutto ok. Il volo è regolarmente atterrato a Fiumicino alle 6.30.

 

Il riposo

C’era un altro aspetto e rendere la situazione più delicata: in quella parte della rotta di solito uno dei due piloti, nel caso specifico il primo ufficiale, dorme. È una procedura standard che consente di riposare per non più di 40-45 minuti durante le fasi di volo a bassa intensità lavorativa e con l’obbligo di svegliarsi «almeno» mezz’ora prima della discesa. In alcune compagnie si limita il sonno a una ventina di minuti. Due comandanti spiegano al Corriere che per i voli lunghi la procedura prevede che il capocabina in servizio nella classe Business chiami i piloti ogni 30 minuti. Se questi non rispondono c’è un sistema automatico che sblocca la porta attraverso un codice: se i piloti sono svegli possono rifiutare l’ingresso, altrimenti dopo alcuni secondi di non risposta la porta si sblocca.

 

L’indagine

LE REGIONI DI INFORMAZIONI PER CHI VOLA SULL EUROPA

Ita «ha avviato e portato a conclusione una procedura di investigazione interna», chiarisce attraverso una nota al Corriere un portavoce della compagnia. «Questa indagine aveva lo scopo di appurare gli accadimenti relativi alla momentanea perdita di comunicazione radio fra la cabina di pilotaggio e gli uffici predisposti al controllo del traffico aereo, in particolare durante il sorvolo dello spazio aereo francese». Il comandante ha sempre detto di aver avuto problemi ai sistemi di comunicazione. Ma una perizia tecnica ha stabilito che il dispositivo funzionava bene.

 

Le ipotesi

Da quanto si apprende la vicenda non ha mai costituito un pericolo tant’è vero che né l’ente investigativo francese Bea, né quello italiano (Ansv) hanno aperto un’indagine per capire di più sull’accaduto. Ma cos’è successo a bordo? Secondo Repubblica, che per primo ha dato conto di una notizia che girava da qualche giorno negli ambienti sindacali, il comandante si sarebbe addormentato. Fonti al Corriere spiegano che in realtà nessuno — nemmeno il pilota stesso — hanno mai parlato di questa ipotesi. È escluso che il comandante abbia lasciato la cabina di pilotaggio mentre il collega si stava riposando.

AEREO - CABINA DI PILOTAGGIO

 

La decisione

Tre settimane dopo la vicenda il comandante è stato licenziato perché — spiega ancora Ita — l’«indagine ha portato all’individuazione di un comportamento non conforme alle procedure in vigore sia durante il volo che una volta atterrato». La compagnia parla di «condotta professionale non coerente alle norme comportamentali e lavorative» e sottolinea le «forti incongruenze tra le dichiarazioni rese del comandante e l’esito delle investigazioni interne» che hanno portato al venire meno del «rapporto fiduciario in ambito lavorativo». Ita, poi «conferma in modo chiaro e rigoroso che la sicurezza del volo è sempre stata garantita secondo i più alti standard di sicurezza previsti dalla regolamentazione aeronautica».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?