MANNAGGIA LI SORDI – SE NE VA AURELIA, L’ULTIMA SORELLA DI ALBERTO SORDI, E 50 PARENTI IMPUGNANO IL TESTAMENTO – ALBERTONE AVEVA LASCIATO TUTTO A UNA FONDAZIONE PER AIUTARE GLI ANZIANI

Aurelia aveva 97 anni e viveva nel villone di Porta Metronia dove ha sempre vissuto anche Alberto. La procura di Roma ipotizza che tre persone, tra cui lo storico autista peruviano, abbiano raggirato Aurelia per disporre dei conti correnti di famiglia. Dieci persone sono accusate di essersi fatte donare dalla donna un totale di 2,3 milioni di euro…

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Andrea Garibaldi per il "Corriere della Sera"

 

alberto sordi vigile alberto sordi vigile

Nella scia del destino, un po’ fortunato, spesso disperato, dei parenti senza talento delle persone di talento, nella notte fra sabato e domenica, se n’è andata a 97 anni Aurelia Sordi, la sorella piccola di Alberto, che non fu mai sposato, mai padre. «Io una famiglia ce l’ho — disse una volta —. Vivo con persone che mi vogliono bene, che conoscono le mie abitudini». Esempi: «La mattina voglio svegliami al buio con il caffè bollente portato in silenzio, e solo dopo un’ora permetto che si alzino le tapparelle. Le mie sorelle sono bravissime a muoversi senza urtare niente... E la sera? Mi piace stare davanti al televisore in pantofole, con una compagnia che rida se c’è da ridere, che pianga se c’è da piangere, altrimenti stia zitta e non disturbi. Le mie sorelle sono ideali anche per questo». Sordi e le donne? Carlo Verdone, con affetto, ha risposto: «Sordi ha sposato le sorelle, la famiglia e il culto della sua persona».

 

Alberto Sordi Alberto Sordi

Savina, la sorella più grande, insegnante di religione, se n’è andata nell’agosto del 1972. Da allora, accanto a Sordi nella villa hollywoodiana di Porta Metronia c’è sempre stata Aurelia. Dal febbraio 2003, morte di Alberto, Aurelia è rimasta sola, con i collaboratori di Sordi. In primo luogo l’autista peruviano Arturo Artadi Gardella che ha raccontato gli ultimi momenti di Sordi così: «Mi guardò come si fa con un figlio, poi mi disse: “So’ stato bambino, uomo e ora anziano. Fra un po’ me ne vado su, pensa tu a mia sorella. È quello che ho fatto».

aurelia sordi aurelia sordi

 

In realtà, l’addio alla vita di Aurelia arriva appena un mese dopo la richiesta di rinvio a giudizio per Artadi, per il notaio Gabriele Sciumbata e per l’avvocato Francesca Piccolella. Circonvenzione d’incapace: avrebbero fatto firmare ad Aurelia una procura per operare sui conti correnti di famiglia. Il pm romano Albamonte ha inoltre chiesto il giudizio per sette fra badanti, cuoche, giardinieri, camerieri e governanti di villa Sordi.

 

I dieci sotto accusa si sarebbero fatti donare da Aurelia un totale di 2,3 milioni di euro, circa il 15 per cento del patrimonio di Sordi. Una perizia ordinata dalla Procura ha dichiarato Aurelia incapace di intendere e di volere.

 

La magistratura ha sequestrato 400 mila euro ad Artadi e ha disposto che lasciasse la villa dal 1° ottobre. Ieri, l’autista ha dichiarato: «Alberto e Aurelia mi hanno fatto venire dal Perù che avevo 18 anni e mi hanno insegnato tutto. La mia coscienza è a posto. L’avvocato della signorina Aurelia ha depositato un certificato nel quale si segnalava che la salute della signorina, ottima fino alla fine di settembre, è improvvisamente decaduta dopo il mio allontanamento».

 

ALBERTO SORDI NE I VITELLONI ALBERTO SORDI NE I VITELLONI

Con la fine di Aurelia non cessano le trame sull’eredità di Sordi. La donna nel testamento ha destinato ogni cosa alla Fondazione Sordi, creata dall’attore per sostenere le ricerche sugli anziani: il clou fu la donazione di terreni per il Campus Biomedico di Trigoria, sostenuto dall’Opus dei. Ora un gruppo di cinquanta parenti chiede l’annullamento del testamento. Ieri due di loro hanno affermato che Arturo si trovava ancora nella villa.

 

Nella dimora di Porta Metronia Sordi viveva al piano terra, Aurelia al primo. C’erano sale e saloni con il cellophane sui mobili, le tapparelle abbassate. Ha raccontato Carlo Verdone: «Dal 1972, quando morì la sorella Savina, sulla villa calò come un’oscurità». Lui e Aurelia, come in Senilità di Svevo. «E che mi metto in casa un’estranea?» era la risposta di Sordi a chi gli chiedeva come mai non si fosse sposato. Si è invece messo in casa estranei che si sono approfittati dell’adorata Aurelia? Aspettiamo le sentenze.

ALBERTO SORDI ALBERTO SORDI

 

 

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