omicidio nada cella

UN MISTERO DURATO 25 ANNI - CHIESTI NUOVI ESAMI SULLA MORTE DI NADA CELLA, UCCISA NEL 1996 A CHIAVARI NELLO STUDIO DI UN COMMERCIALISTA PER CUI LAVORAVA - LE INDAGINI FURONO FATTE MALISSIMO, TUTTI GLI ERRORI COMMESSI DAGLI INVESTIGATORI - IL CASO, ANALOGO A QUELLO DI SIMONETTA CESARONI, FU ARCHIVIATO SENZA NEANCHE UNO STRACCIO DI IPOTESI - OGGI, CON LE NUOVE TECNOLOGIE, LE INDAGINI SI RIAPRONO E ALCUNI REFERTI SONO STATI INVIATI ALL’FBI...

Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

nada cella 1

Nada Cella è molto più di un caso freddo. Nada Cella è un rimorso. Per tutti quelli che c' erano all' epoca, per quelli che sono venuti dopo di loro. Sono passati venticinque anni e ancora qualcuno ci prova.

 

Non solo perché fino a quando la salute gliel' ha concesso Silvana Smaniotto, la madre, bussava alla porta di ogni nuovo magistrato della Procura di Genova per chiedere giustizia. Quella morte senza colpevoli, avvenuta in una città piccola, dove tutti si conoscono, grida ancora vendetta a Dio e agli uomini, non c' è altro modo di dirlo. 

 

delitto nada cella

Soprattutto per l' imperizia e la negligenza degli inquirenti dell' epoca, autori di una indagine che nei seminari di criminologia viene ricordata come un compendio di tutto quello che non bisogna fare sulla scena del delitto e nei giorni seguenti.

 

La mattina del 6 maggio 1996, Nada Cella va al lavoro in bicicletta. Ha 25 anni, da pochi mesi è stata assunta come segretaria nello studio del commercialista Marco Soracco, in un palazzo della Chiavari vecchia. È figlia unica di Bruno e Silvana, lui impiegato del Comune, lei bidella. «Segni particolari: brava ragazza» titolerà il settimanale Oggi .

 

delitto nada cella 1

Quel lunedì, Nada apre lo studio e accende le luci, come sempre. Alle 9 apre anche a una persona che suona al citofono. L' assassino percorre un lungo corridoio, ed entra nell' ultima stanza a destra, come se sapesse dove andare.

 

A chiamare il 113 è il principale, sceso dall' appartamento al piano di sopra dove abita con la madre. C' è stato un incidente, dice. Quando arrivano i primi soccorsi, Nada ha il viso e il torace coperti di sangue. È stata colpita alla testa e al pube almeno 15 volte, con un oggetto pesante e aguzzo, mai più ritrovato. Muore in ospedale dopo una breve agonia.

 

nada cella 2

I giornali se ne occupano quasi solo per sottolineare le analogie con il delitto di Simonetta Cesaroni, uccisa a Roma nel 1990, anche lei in ufficio. Forse è anche la somiglianza con quel famoso precedente, a confinare quella vicenda nell' ambito dei delitti di provincia. 

 

Oppure la ragione di una rimozione che dura ancora oggi è il fallimento totale delle indagini, che aleggia ancora nell' aria di questure e tribunali liguri. Non è un caso che nel disporre l' ennesimo tentativo di riapertura delle indagini il procuratore capo Francesco Cozzi dica che darebbe un anno o anche più di vita per risolvere quel caso.

 

Prima di arrivare a Genova, ha diretto il piccolo ufficio giudiziario di Chiavari. Sa cosa rappresenta quella vicenda, ne conosce la portata simbolica.

delitto nada cella 2

 

La scena del delitto viene subito stravolta. I primi investigatori giunti sul posto concedono alla madre e alla zia di Soracco, preoccupate per il decoro dell' immobile, il permesso di pulire le macchie di sangue lasciate dalla ragazza sul ballatoio e in alcune parti dello studio. Non c' è accordo sull' eventualità di intercettare subito le conversazioni telefoniche degli inquilini e non se ne farà nulla per settimane.

 

nada cella 3

Alcuni prelievi del Dna non vengono concessi per cavilli giuridici. «La soluzione è vicina, pochi giorni e saprete tutto», aveva detto il magistrato incaricato delle indagini subito dopo il delitto. Alla fine del 1998 il caso viene archiviato, con il silenzio dovuto alle vicende gestite malissimo. Il commercialista e sua madre, unici indagati, vengono scagionati. 

 

Agli atti non resta neppure uno straccio di ipotesi sul movente. Bruno Cella muore di crepacuore nel luglio del 1999. Come ogni giorno, stava guidando verso il cimitero dove è sepolta la figlia.

Da allora, ad anni alterni nasce una sterile illusione.

 

nada cella 4

Nel novembre 1999 vengono disposti accertamenti su un muratore della zona, reo confesso dell' omicidio di una prostituta serba. Nel 2005 si riapre il fascicolo partendo dai diari della ragazza. Nel 2006 la Procura di Genova indaga per il delitto altri due muratori coinvolti in un' inchiesta su un racket della prostituzione. Nel 2011 ennesimo tentativo con gli scarsi reperti di indagine, questa volta sono tre capelli che non appartengono alla vittima. Niente, niente e ancora niente. 

 

nada cella 5

Proprio l' ultimo tentativo dovrebbe indurre oggi alla cautela. Anche Cozzi e il gruppo che si occupa dei cold case confidano nel supporto di tecnologie che ancora non c' erano nel lontano 1996. Per questo hanno mandato ad analizzare frammenti di Dna a Milano, Roma e negli Stati Uniti, presso l' Fbi. «A me nessuno mi ha informato» dice al telefono la signora Silvana. «E non vorrei che queste novità fossero dovute solo al fatto che sono venticinque anni tondi dalla morte di Nada. Ma anche se fosse, fino a quando non salterà fuori il colpevole sarà sempre giusto provarci».

nada cella 6

 

Almeno come risarcimento postumo da parte dello Stato.

Almeno come un modo implicito di chiedere scusa a una povera ragazza e alla sua famiglia.

nada cella 7

 

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE...