messina denaro

NARCO-MADONNINA – LA RETE DI MATTEO MESSINA DENARO È ARRIVATA A MILANO – L’INCHIESTA “EDEN 3” E QUELL’INTERCETTAZIONE DI GIUSEPPE FIDANZATI, FIGLIO DI GAETANO, REGGENTE DELLA FAMIGLIA MAFIOSA DELL’ACQUASANTA, DOVE PARLA DI UNA PERSONA CHIAMATA “IDDU”, INCONTRATA ALLA STAZIONE DI TRAPANI. PER GLI INVESTIGATORI POTREBBE ESSERE IL SUPER LATITANTE

Davide Milosa per "il Fatto quotidiano”

 

messina denaro

Manager in Ferrari, plenipotenziari di Cosa Nostra, uomini legati alla 'ndrangheta, trafficanti di armi e droga, sequestratori. Sono tante oggi a Milano le figure che ruotano attorno ad alcuni narcos vicini a Matteo Messina Denaro.

 

Eccola, dunque, la narcorete della primula rossa di Cosa Nostra sotto la Madonnina.

MATTEO MESSINA DENARO

Raccontata nell' inchiesta Eden 3 della Procura di Palermo che nel novembre scorso ha portato a tre arresti e a 19 indagati per un traffico di droga tra Campobello di Mazara, territorio del boss latitante da 27 anni, e il capoluogo lombardo.

 

Reati contestati: traffico di droga e spaccio non aggravati dal metodo mafioso, anche se diversi indagati, secondo i pm, agivano per sostenere i detenuti della famiglia mafiosa vicina a Messina Denaro. Sei posizioni indagate sono state trasferite alla Procura di Milano che ha chiuso le indagini e dovrà chiedere il rinvio a giudizio o l' archiviazione.

MATTEO MESSINA DENARO

 

In questa storia ciò che conta non è tanto il reato quanto i nomi che ruotano attorno ai trafficanti siciliani. Di Campobello di Mazara sono Giacomo Tamburello, Nicolò Mistretta e l' ex avvocato Antonio Messina. I tre sono considerati i "vertici del sodalizio" vicino a Messina Denaro. Tutti hanno legami stretti con Milano e il suo hinterland. Ad esempio Peschiera Borromeo. Qui, ai tavolini del bar Black and White, l' ex avvocato Messina incontra il narcos Giuseppe Fidanzati, figlio di Gaetano già reggente della famiglia mafiosa dell' Acquasanta a Palermo.

 

cosimo vernengo

Fidanzati, anche lui indagato, parla di una persona chiamata "Iddu" incontrata alla stazione di Trapani. Per gli investigatori "Iddu" si "ritiene essere uno tra Matteo Messina Denaro o il nipote Francesco Guttadauro". Ripartiamo allora dall' autosalone Pegaso di viale Espinasse, già raccontato dal Fatto, e da Luigi Mendolicchio che qui, secondo la Procura di Catanzaro, faceva riunioni per affari di droga. Mendolicchio è indagato anche nel fascicolo siciliano. A lui è contestato un episodio di acquisto.

 

Dalle carte emergono i suoi i legami con i vertici attraverso Massimo De Nuzzo, milanese, e, per come emerge dall' indagine Belgio 2 dei primi anni Novanta, già trafficante vicino alla cosca calabrese dei Di Giovine. Dirà Mistretta a De Nuzzo riferito a Mendolicchio: "Se lo vuoi chiamare ti do il numero che ha lui? Lo devi chiamare da una cabina". I due si incontreranno. Con loro c' è un' altra persona che con il telefono di De Nuzzo parla a Mistretta.

MESSINA DENARO FIANCHEGGIATORI

 

antonio lauricella

Si tratta di Giuseppe Calabrò, detto "u Dutturicchiu", legato alle cosche di San Luca e in rapporti con Mendolicchio. Mistretta e Calabrò (non indagato in Eden 3) pianificano per vedersi. Dirà il calabrese: "Io ora sono a posto, sono libero, e sto qua a Milano". Mendolicchio, secondo i pm di Palermo, rappresenta "l' anello di congiunzione" tra i trafficanti vicini a Messina Denaro e il calabrese Vincenzo Stefanelli (oggi indagato), già coinvolto nel sequestro di Tullia Kauten (1981), legato alle 'ndrine liguri e a Calabrò. Tra gli acquirenti del gruppo siciliano ci sono anche Giovanni Brigante e Andrea De Curtis (indagati dalla Dda di Palermo). Entrambi sono figure note nel milieu malavitoso di Milano. Anche Brigante fu coinvolto nell' indagine Belgio 2.

 

MESSINA DENARO FIANCHEGGIATORI

Secondo la Procura acquistava droga direttamente dal clan Di Giovine. Dirà Tamburello a Brigante: "Sappi che ne abbiamo, finito questo c' è pronto l' altro, io devo prendere un po' di soldi () cerchiamo anche contatti grossi". De Curtis, invece, sarà coinvolto nell' inchiesta Terra Bruciata e, secondo i collaboratori Vittorio Foschini e Giustino Fiorino, entrerà nel gruppo del siciliano Biagio Crisafulli detto Dentino, per anni il re di Quarto Oggiaro e in contatto con il gotha della 'ndrangheta lombarda. De Curtis e Tamburello saranno intercettati a discutere di partite di droga "perse".

 

salvatore raccuglia

Tra gli acquirenti anche il rapinatore Andrea Sardina arrestato nel 2014 per un colpo da 163 mila euro alla società Valtrans. Durante la rapina Sardina indossava una pettorina della Guardia di finanza. Altro nome è il calabrese Giovanni Morabito. Con lui Tamburello pianifica una partita di 300 chili di hashish. Morabito, per i pm siciliani, è legato "all' articolazione milanese della 'ndrina Morabito" di Africo.

matteo messina denaro

 

Negli anni Novanta frequentava il ristorante Vico Equense ritenuto luogo di ritrovo degli uomini del boss Mimmo Branca legato alla cosca Libri di Reggio Calabria. Davanti al locale nel 1992 fu parcheggiata l' auto usata per l' omicidio di Carmine Carratù. Morabito risulta poi parente del narcotrafficante Leo Talia. In quegli anni Morabito acquistò una casa a Peschiera Borromeo, dove la Dda di Palermo ha fotografato gli incontri tra i trafficanti di Campobello di Mazara e il narcos siciliano Giuseppe Fidanzati. Insomma, nomi, contatti e luoghi di Milano sulle tracce di Matteo Messina Denaro.

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...