Chiara Gabrielli per “il Giorno”

 

pamela mastropietro

Foto di ragazzi torturati, organi di animale tagliati con guanti in lattice, un passato trascorso in un' organizzazione criminale nigeriana chiamata Rogged: sono alcuni dei nuovi, inquietanti dettagli che emergono dalle indagini sull' omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne di Roma trovata a pezzi in due trolley.

pamela mastropietro

 

Dalle conversazioni intercettate in carcere tra Desmond Lucky e Awelima Lucky, indagati (con Innocent Oseghale) per omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere, emerge che «i tre risultano coinvolti in questa attività di spaccio molto articolata e pericolosa - spiega il procuratore di Macerata Giovanni Giorgio -. Awelima e Desmond ricordano un caso in cui a una persona è stata data dell'eroina sporca e questa ragazza subito si è sentita male e ha rinfacciato a uno dei due che l' avesse ammazzata. Il ragazzo che aveva spacciato diceva di essere rimasto sorpreso per la qualità negativa della droga».

pamela mastropietro

 

Dall'esame dei telefonini di Awelima, l'esperto informatico ha tirato fuori della documentazione che era in posizione «cache», cioè era stata cancellata. C'erano fotografie allarmanti, «scattate da Awelima, come ci dice il nostro esperto - sottolinea Giorgio -. In una si nota in primo piano un giovane nero sottoposto a tortura, con la lingua tagliata, in un'altra un giovane steso a terra che viene, anche lui, torturato. In un' altra foto su un bilancino c'è una busta con palline di eroina». Personalità che Giorgio non esita a definire «inquietanti».

 

la morte di pamela mastropietro desmond lucky e awelima lucky

L'omicidio di Pamela? Una roba di poco conto, «una cosa da bambini, abbiamo fatto ben di peggio», commentano i due in cella. Mentre Desmond parla della sua appartenza in Nigeria al gruppo Rogged, organizzazione criminale locale. E intanto dalla perizia del Ris emergono tracce di Oseghale sul corpo di Pamela e sotto le unghie della ragazza. Oseghale aveva un ruolo primario, nella distribuzione dello stupefacente.

innocent oseghale

 

«Da quando è venuto in Italia non ha mai svolto un'attività lavorativa, e pagava il canone in un appartamento che non è certo una catapecchia - sottolinea Giorgio -. Ha inviato sui 20.000 euro nel corso degli anni in Nigeria, l'attività di spaccio era apparentemente redditizia. Awelima e Desmond svolgevano un ruolo gregario, su loro le indagini hanno palesato due personalità non lineari e che destano preoccupazione».

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E ci sono anche altre difficoltà, come quelle relative agli interpreti: non solo non sono facili da trovare persone che parlino dialetti specifici, ma sono spaventati, e temono ritorsioni contro i loro parenti nel Paese d'origine. «La ragazza che faticosamente abbiamo trovato per effettuare la traduzione, dopo è letteralmente scomparsa - fa notare il procuratore -, ha lasciato il testo sul tavolo e poi non si è più vista». Volatilizzata.

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