roberto speranza italia rossa arancione gialla zona

OGGI È VENERDÌ E SI CAMBIA COLORE! – IN BILICO TRA GIALLO E ARANCIONE SEI REGIONI: LOMBARDIA, LAZIO, PIEMONTE, FRIULI VENEZIA GIULIA, MARCHE E EMILIA-ROMAGNA - L’ABRUZZO, CHE È ARANCIONE MA HA GIÀ MESSO IN LOCKDOWN PESCARA E CHIETI, PROBABILMENTE DIVENTA ROSSA – SPERANZA (E LA GELMINI) VOGLIONO CONVINCERE LE REGIONI AD ACCETTARE L’ARANCIONE CON UN RT SOTTO L’1

Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

roberto speranza meme

Come ogni venerdì oggi l' Italia cambia colore e la corsa del Covid e delle varianti che allarmano gli scienziati farà scattare l' arancione in altre regioni, chiudendo i bar e i ristoranti e limitando ancora la mobilità dei cittadini. I passaggi di fascia avvengono come sempre sulla base dei dati del monitoraggio, ma dietro i numeri e le tabelle va in scena il confronto tra il governo e i presidenti delle Regioni.

 

Il ministro della Salute Roberto Speranza si attiene a «regole e algoritmi», eppure ai tavoli dove si decidono le scelte che impattano sulle vite delle persone la trattativa è aperta.

Il tentativo dell' esecutivo di Mario Draghi - che potrebbe convocare oggi stesso un vertice sul Covid - è convincere i governatori delle regioni in bilico a passare in arancione, anche se il loro territorio si trova appena sotto la soglia dell' Rt 1, che fa scattare il cambio di fascia.

maria stella gelmini

 

La moral suasion sui governatori punta a evitare che le regioni in fascia gialla, ma con un livello di rischio alto, possano passare tra una settimana direttamente al rosso: questo perché l' apertura di bar e ristoranti influisce sull' andamento della curva epidemiologica.

 

L' espansione delle varianti, che hanno già provocato un allargamento delle zone in lockdown, non si ferma, tanto che l' Istituto superiore di sanità ha avviato una nuova indagine per individuare i luoghi maggiormente a rischio.

maria stella gelmini renato brunetta

 

Di fronte alla mutazione del virus è infatti indispensabile capire quali effetti possono avere i vaccini e soprattutto rimettere a punto il sistema del tracciamento.

 

I contatti con i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari Regionali Mariastella Gelmini sono costanti, per convincere le regioni che hanno un Rt appena sotto l' 1 ad accettare la fascia arancione. Centrare l' obiettivo però non sarà facile perché la maggior parte dei governatori fa sapere che la situazione è sotto controllo.

 

ROBERTO SPERANZA DARIO FRANCESCHINI

Rimangono in bilico tra giallo e arancione la Lombardia, il Lazio, il Piemonte, il Friuli-Venezia Giulia, le Marche e l' Emilia-Romagna. Mentre l' Abruzzo, che è arancione ma ha già messo in lockdown le province di Pescara e Chieti, sembra destinata a diventare rossa. Il presidente Marco Marsilio è contrario, assicura che l' Rt è sceso da 1,22 a 1,17 e spera che nulla cambi.

luca zaia

 

I dati comunicati ieri dimostrano che sono numerose le aree sul filo. Nonostante questo i presidenti cercano di resistere, consapevoli che il cambio di colore determina chiusure pesanti per le attività commerciali e i locali pubblici. Attilio Fontana lo dice chiaro, pur nella consapevolezza che il pericolo rimane alto: «Spero proprio di non andare in arancione, lo spero e mi auguro che non si verifichi questa situazione. Come ogni venerdì ci confronteremo con il Cts».

 

coronavirus terapia intensiva icc casal palocco roma 1

Il governatore leghista della Lombardia chiede agli scienziati di anticipare la decisione «perché i dati li hanno martedì». Poi ammette che la fascia gialla accelera la salita della curva: «Purtroppo è un dato di fatto acquisito che con le chiusure i dati migliorano, con le aperture più larghe peggiorano».

 

coronavirus Italia

In Veneto, spiega Luca Zaia «l' Rt è 0,78, non è preoccupante, ma dobbiamo fare attenzione perché è in leggera crescita. Abbiamo un' incidenza al 3,13%, bassa, ma siamo passati in pochi giorni dall' 1 al 3%: lo dico a chi pensa che sia il momento di fare festa con il "liberi tutti"». Il Lazio ha comunicato un Rt a 0,95 e per questo l' assessore alla Sanità Alessio D' Amato pensa «di poter rimanere gialli». Ma il presidente Nicola Zingaretti è preoccupato e non lo nasconde: «Anche se rimanessimo in zona gialla, io dico comunque attenzione».

 

E in zona gialla spera di restare anche il presidente del Piemonte Alberto Cirio: «La situazione non è peggiorata, è stabile. L' Rt, seppur in lieve crescita, rimane comunque sotto l' 1, quindi i numeri sono da Piemonte in zona gialla. Il verdetto spetta al Cts, spetta a Roma».

ROBERTO SPERANZA

 

Secondo il vicepresidente del Friuli-Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, «a meno che non si cambi qualche parametro di definizione nella classificazione» non ci sono motivazioni per cui con «questi numeri» la regione dovrebbe «andare in una zona diversa da quella gialla». «I dati arrivati ieri sera sono tutti in riduzione - ha detto -, l' Rt ha una punta più bassa di 0,74 avendo una media di 0,8 contro lo 0,94 della scorsa settimana».

 

Le buone notizie arrivano dalla Valle d' Aosta, che potrebbe essere la prima regione a entrare in zona bianca. È l' isola felice, il luogo dove la vita potrebbe tornare davvero normale, sia pur con mascherine e distanziamento.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…