controlli

ORMAI LA SITUAZIONE E' SFUGGITA DI MANO: A PALAZZO CHIGI COSA DICONO? - MULTATI PER AVER PORTATO LA FIGLIA AD UN CONTROLLO POST TRAPIANTO - UNA FAMIGLIA TOSCANA CHE ACCOMPAGNAVA LA FIGLIA DI 8 ANNI DA GROSSETO A PISA A UNA VISITA DOPO UN TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO È STATA FERMATA DALLA POLIZIA STRADALE. "LONTANI DA CASA E TROPPI IN AUTO", VERBALE DA 533 EURO. ECCO COME E’ FINITA

Alessandro Ferro per ilgiornale.it

 

Stavano portando in auto la loro figlia di 8 anni da Grosseto a Pisa per una visita di controllo della piccola dopo un trapianto di midollo osseo, quando una pattuglia della polizia stradale li ha fermati e multati di 533 euro per aver contravvenuto alle misure di contenimento per l'emergenza sanitaria del Coronavirus.

 

 

"Ricorreremo in giudizio"

controlli

La famiglia toscana, che si stava recando all'ospedale Santa Chiara di Pisa, ha interpellato il proprio legale per far ricorso. L'estate scorsa, la bambina aveva subìto un trapianto di midollo osseo dovuto ad una leucenia mieloide acuta. "Ricorreremo in giudizio - ha dichiarato l'avvocato Simone Falconi, legale della famiglia che ha portato alla luce la vicenda - non c'erano i requisiti per elevare questo verbale e perciò presenterò ricorso nelle sedi giudiziarie competenti. Parlerò anche coi questori di Grosseto e Livorno e col prefetto di Grosseto per metterli al corrente della situazione".

 

"Lontani da casa e troppi in auto..."

controlli

Non ci sarebbe neanche bisogno di specificarlo, ma una visita medica di controllo dopo un trapianto di midollo osseo non ha bisogno di giustificazioni perché, ovviamente, rientra tra i "comprovati motivi" per uscire da casa. Per gli agenti, però, il motivo del viaggio, evidentmente, non è stato sufficiente a giustificare lo spostamento.

 

Secondo quanto riferito e come si legge su Repubblica, l'auto era guidata dal padre ed è stata fermata nei pressi di Romito, sull'Aurelia a pochi chilometri da Livorno: a bordo c'erano la mamma, la piccola e il fratellino. Al controllo, una pattuglia ha contestato il viaggio e li ha multati: lontani da casa e troppi in auto.

 

"La madre non se la sentiva di guidare perché è neopatentata - racconta il padre in un filmato su Facebook che ha avuto già migliaia di visualizzazioni - e la bimba vuole la mamma quando entra nel reparto di ospedale. Ecco perché eravamo tutti insieme. Ho spiegato questo alle forze di polizia che mi hanno fermato ma non c'è stato nulla da fare, hanno multato lo stesso".

 

esercito controlli

Il padre ha voluto precisare che "siamo tutti negativi al Coronavirus, viviamo insieme e tutti siamo stati sottoposti a tampone proprio per la patologia di mia figlia".

 

Oltre alla beffa, il danno

Non deve essere stato facile ricevere una sanzione di quella somma specialmente per un padre che, a causa del Covid, si trova senza lavoro e deve mantenere una famiglia con due figli. "Sono in cassa integrazione - racconta ancora il padre - e questo mese ho riscosso 590 euro, quasi quanto la multa. Quello che ci è accaduto ha dell'incredibile. Siamo stati trattati peggio dei ladri".

 

La vicenda della bambina è già nota in Maremma dall'estate 2019, quando si era attivata una catena di solidarietà per sostenere la famiglia nelle cure. La piccola, curata al reparto di ematologia oncologica di Pisa dove ha avuto un trapianto di midollo osseo, sta svolgendo la convalescenza per guarire definitivamente e le visite di controllo fanno parte del percorso che deve seguire.

 

Sanzione annullata in deroga

controlli al tempo del coronavirus

Ogni tanto, però, la giustizia trionfa: questa mattina, con un lungo post su Facebook in cui ha ringraziato tutta la gente che è stata vicina alla famiglia, il padre ha comunicato di aver ricevuto "le scuse sentite di tutto il corpo di polizia di stato" e che "LA SANZIONE È STATA ANNULLATA IN DEROGA", ha scritto in stampatello (immaginando la felicità) ed ha ringraziato le forze dell'ordine che "come tutti, possono sbagliare", riponendo "piena fiducia nella Polizia di Stato".

 

Le scuse della polizia stradale

Ecco che, quindi, alla fine arrivarano le scuse: il padre della bambina, comunicandolo su Facebook, ha riferito che di essere stato contattato da Cinzia Ricciardi, capo del dipartimento toscano della polizia stradale, che ha portato alla famiglia le scuse sentite da parte di tutta la polizia e dal capo del commissariato di Piombino Walter Delfino. Gli agenti avevano aumentato la sanzione fino a 533 euro ravvisando l'eccessivo numero di persone a bordo dell'auto (padre, madre e i due figli) contestando il fatto che un solo genitore, e non entrambi, avrebbe dovuto accompagnare la piccola alla visita all'ospedale Cisanello di Pisa.

controlli al tempo del coronavirus

 

Nel post, l'uomo spiega anche che i rappresentanti della polizia che lo hanno contattato per scusarsi hanno anche annunciato interventi per ritirare la sanzione. "C'è stato solo un errore di valutazione degli agenti che ci hanno fermato: sono uomini e donne, come tutti possono sbagliare, con questo ripongo piena fiducia nella Polizia si Stato - si legge nel post -Grazie a Dio, stiamo aspettando conferma scritta dell'annullamento". Tecnicamente, non si dovrebbe trattare di annullamento ma di revoca della multa a fronte di una istanza che il padre della bambina dovrà comunque presentare.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…