ORRORE A PALERMO: DUE BANDE FRATTURAVANO GAMBE E BRACCIA PER TRUFFARE LE ASSICURAZIONI, 42 ARRESTI - RECLUTAVANO LE VITTIME FRA I POVERI E INSCENAVANO FALSI INCIDENTI. OFFRIVANO 300 EURO PER UNA GAMBA DA ROMPERE, 400 PER UN BRACCIO - UN TUNISINO È MORTO DOPO LE FRATTURE: GLI AVEVANO SOMMINISTRATO DEL CRACK PER NON SENTIRE DOLORE… – VIDEO

-

Condividi questo articolo


PALERMO - OSSA ROTTE E ARTI MUTILATI

Salvo Palazzolo per repubblica.it

 

truffa assicurazioni palermo truffa assicurazioni palermo

Cercavano soprattutto giovani e donne per inscenare falsi incidenti. "Così i risarcimenti sono più alti", spiegavano. Offrivano 300 euro per una gamba da fratturare, quattrocento per un braccio. "Non sentirai niente". Invece, utilizzavano spranghe, dischi di ghisa, blocchi di cemento e anestetici di scarsa qualità. C'erano due bande a Palermo che reclutavano disperati disposti pure a farsi mutilare pur di racimolare qualcosa per vivere. La procura ha disposto due provvedimenti di fermo urgente. Le squadre mobili di Palermo e Trapani hanno arrestato 34 persone, altre 8 sono state bloccate dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza e dalla polizia penitenziaria. Nella lista dei fermati, ci sono un avvocato, Graziano D'Agostino, una praticante e alcuni periti assicurativi.

 

 

truffa assicurazioni palermo truffa assicurazioni palermo

Un maxi operazione, coordinata dai procuratori aggiunti Sergio Demontis ed Ennio Petrigni, per bloccare una lunga catena di orrori: sono circa sessanta le mutilazioni emerse nel corso delle intercettazioni. E i due gruppi erano parecchio agguerriti. Obiettivo, arraffare quanti più risarcimenti dalle compagnie assicurative, cifre che non andavano mai ai disperati che si facevano fratturare braccia e gambe, nonostante le promesse; tutto veniva incassato dai vertici delle due organizzazioni. La Finanza ha scoperto che uno dei capi andava in giro in Porsche e aveva acquistato pure un fuoribordo. Mentre la rete dei complici si allargava sempre più: sono 250 gli indagati di questa inchiesta sulla maxitruffa alle assicurazioni.

 

 

"Sono dettagli agghiaccianti quelli emersi dall'indagine", dice il questore di Palermo Renato Cortese. "Segno di un grande degrado morale. Ora, speriamo che questa indagine possa essere il punto di partenza per verifiche in tutta Italia, perchè il sistema delle truffe pesava in maniera pesante sulle assicurazioni".

truffa assicurazioni palermo truffa assicurazioni palermo

 

L'indagine

Nell'agosto dell'anno scorso, la polizia aveva già arrestato 11 persone, i componenti di altre due bande di "spaccaossa" specializzate nelle truffe alle assicurazioni, un complesso lavoro di ricostruzione curato da due giovani funzionari della Mobile di Palermo, Sara Sapienza e Luca Scittarelli: tre degli arrestati hanno poi deciso di collaborare. "Interrogati dai magistrati della procura della Repubblica è subito emerso che il fenomeno era ancora più esteso", racconta il capo dellla Mobile, Rodolfo Ruperti.

 

"Le indagini sono subito proseguite, e con grande sensibilità gli operatori della polizia sono riusciti anche a convincere le cosiddette vittime dei falsi incidenti a parlare. Così, sono arrivate altre preziose indicazioni". Insieme ad altri orrori. "C'è stata l'esigenza di intervenire al più presto, per evitare gravi conseguenze", dice il colonnello Cosmo Virgilio, il comandante del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo.

 

 

Un altro spunto importante è arrivato da Trapani: il 24 gennaio dell'anno scorso, fu inscenato un incidente a Custonaci. La squadra mobile diretta da Fabrizio Mustaro ha avviato altri accertamenti e sono emerse nuove complicità.

 

L'organizzazione

truffa assicurazioni palermo truffa assicurazioni palermo

L'inchiesta - coordinata dai sostituti procuratori Francesca Mazzocco, Andrea Zoppi, Alfredo Gagliardi e Daniele Sansone - racconta che nella prima fase i due gruppi fermati oggi si occupavano di reclutare le vittime. Poi, procedevano alle fratture. Subito dopo, le false vittime degli incidenti venivano accompagnate nelle strade prescelte per la messinscena, dove già si trovavano i testimoni compiacenti, quindi veniva chiamato il 118. In ospedale, entravano in azione altri componenti della banda, che si spacciavano per parenti dei malcapitati, un modo per controllare che tutto andasse per il verso giusto, soprattutto al momento del racconto della dinamica dell'incidente. Dopo le dimissioni dall'ospedale, le vittime venivano assistite con una piccola paga giornaliera.

 

Le vittime

L'ultima indagine è il racconto della Palermo dei disperati: disoccupati, indigenti, tossicodipendenti, ragazze madri. A qualcuno era stato promesso anche un alloggio popolare, come anticipo del risarcimento. Un giovane tunisino, invece, morì dopo tre fratture: dal ritrovamento di quel cadavere, in strada, era nata la prima inchiesta. Oggi, quell'episodio è stato ricostruito in tutti i suoi drammatici passaggi: gli avevano somministrato del crack per non sentire dolore.

truffa assicurazioni palermo truffa assicurazioni palermo

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...