aggressione verangela marino

IL PUSHER E' COME IL CAVALIERE NERO - VERANGELA MARINO DI FRATELLI D’ITALIA FA LA FINE DI BRUMOTTI: E’ STATA AGGREDITA DA UN GRUPPO DI 30 SPACCIATORI AFRICANI - L’ESPONENTE DI FDI, ATTIVA NEL DENUNCIARE SPACCIO E DEGRADO NEL QUARTIERE "BARRIERA MILANO" A TORINO, È STATA ACCERCHIATA E MALMENATA MENTRE SI TROVAVA IN MACCHINA - PORTATA IN PRONTO SOCCORSO CON TRAUMI E GRAFFI PROFONDI, LA PROGNOSI E’ DI 30 GIORNI...

Giorgio Gandola per “la Verità”

 

VERANGELA MARINO

Volevano estrarla dall' auto per picchiarla meglio. Erano in 30 ieri pomeriggio a circondare la vettura di Verangela Marino, esponente di Fratelli d' Italia, referente del quartiere Barriera Milano a Torino.

 

Tutti immigrati africani, molti presumibilmente spacciatori, destinatari della campagna della donna che da tempo denunciava fenomeni di degrado e di spaccio intensivo nella zona. L' hanno riconosciuta, l' hanno accerchiata e l' hanno aggredita in pieno giorno, quasi a voler dimostrare chi comanda. Gerarchie surreali di un Paese che fatica a cogliere le priorità dell' agenda politica e sociale all' uscita dalla pandemia.

AGGRESSIONE VERANGELA MARINO

 

Le foto confermano un' aggressione in piena regola: spintoni, pugni, calci, escoriazioni alle spalle e alle braccia, graffi profondi, lividi al volto.

 

E tanta paura perché la Marino e il suo compagno hanno rischiato che l' agguato virasse in qualcosa di molto più drammatico. Solo l' arrivo della polizia ha evitato la possibile tragedia. Restano un inventario da pronto soccorso (dove la donna è stata medicata ed è uscita con il collare) e una prognosi di 30 giorni; l' unica colpa della Marino è quella di avere denunciato la gang degli spacciatori e di essere diventata, ai loro occhi, un nemico da mettere a tacere. 

 

BARRIERA DI MILANO TORINO

«Il gruppo ha prima tentato di estrarla dall' auto in cui era seduta», si legge in un comunicato di Fdi, «poi l' ha malmenata, colpendo anche l' uomo che era accanto a lei». Due degli aggressori sarebbero stati già fermati e identificati dalle forze dell' ordine, che stanno ricostruendo l' accaduto per risalire all' intera banda.

 

BARRIERA DI MILANO TORINO

Trenta contro una. Ce ne sarebbe a sufficienza per imbastire un' indignata campagna contro il sessismo e la violenza sulle donne, ma difficilmente si udiranno voci nel vasto campo progressista dei difensori dei diritti perché significherebbe stigmatizzare il comportamento di immigrati per i quali l' accoglienza diffusa e il grande abbraccio costituiscono l' unica nota possibile. 

AGGRESSIONE VERANGELA MARINO

 

«A Verangela Marino esprimiamo tutta la nostra solidarietà e ci auguriamo che altrettanto facciano le altre forze politiche», sottolineano invece la parlamentare Augusta Montaruli, l' assessore Maurizio Marrone, tutti di Fdi con gli esponenti locali Enzo Liardo e Valerio Lomanto.

 

«Episodi di questo genere sono gravissimi e inaccettabili. In Barriera di Milano la situazione è ormai fuori controllo, con una presenza costante e radicata di una criminalità pericolosa e che vorrebbe gestire il territorio come una zona franca».

 

Alle bande di spacciatori, soprattutto nigeriani, hanno dato molto fastidio le iniziative per la sicurezza che da sempre il centrodestra porta avanti nel quartiere, e che negli ultimi mesi hanno visto Fratelli d' Italia organizzare decine di gazebo «No Spaccio» nelle zone più critiche. Con un' interpretazione criminale del business is business, i signori dello spaccio hanno ritenuto di dover affrontare il problema alla radice, aggredendo picchiando chi invoca e legalità per le famiglie e i loro figli.

 

BARRIERA DI MILANO TORINO

«Siamo e saremo al fianco della Marino», proseguono gli esponenti di Fdi. «E ovviamente di tutti i cittadini onesti che non vogliono arrendersi nel vedere i loro quartieri diventare dei cassonetti sociali. In Barriera di Milano, come in tutta Torino, non faremo un passo indietro davanti alle violenze di criminali e spacciatori. L' episodio è avvenuto alla luce del sole e invitiamo chiunque a supportare le indagini». Trenta contro una. Nell' Italia dell' anno domini 2021 non può essere solo cronaca locale.

 

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."