turisti vandalizzano colosseo

QUELLO CHE NON FECERO I BARBARI, LO FANNO I TURISTI! – LA PRIMA COPPIETTA DI PISCHELLI CHE HA INCISO I NOMI SUL COLOSSEO HA “APERTO LA STRADA” AI VANDALI CHE, PER EMULARE, HANNO VANDALIZZATO L'ANFITEATRO FLAVIO – I VIGILANTES SONO POCHISSIMI E NON RIESCONO A CONTROLLARE I 25 MILA TURISTI CHE OGNI GIORNO VISITANO IL COLOSSEO - LO SCRITTORE PAOLO DI PAOLO: "I TURISTI A ROMA? SMARGIASSA IGNORANZA E DISINVOLTA PREPOTENZA, TANTO PIU' CON LE CIABATTE AI PIEDI"

1 - DEGRADO COLOSSEO UN ALTRO SFREGIO FERMATO UN TEDESCO VIGILANZA AI MINIMI

Estratto dell’articolo di Romina Marceca per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

turista svizzera 17enne incide l iniziale del suo nome sul muro del colosseo 4

«That’s incredible», è un’esplosione di meraviglia quella di una turista americana che si affaccia dal secondo livello del Colosseo. Sotto l’arena, tutt’intorno i colonnati. È così incredible l’Anfiteatro Flavio che chi passa da qui vuole lasciare il segno. Letteralmente. In meno di un mese sono stati bloccati due ragazzi e una ragazza che hanno inciso la loro firma sul travertino. Il terzo, l’ultimo, quel monumento voleva sbranarselo. Tanta era la voglia di portarsi appresso un pezzo del monumento più visitato di Roma. E ha scavato con le mani nella pietra per portarsi via un po’ di polvere di storia.

 

Venticinquemila turisti al giorno e anche oggi con la tempesta di caldo portata da Caronte i tre livelli aperti al pubblico sono strapieni. C’è chi cerca riposo sulle colonne adagiate a terra nonostante i cartelli tondi e rossi — a dir vero poco visibili per dimensioni se non fosse per il colore — avvertono “ Vietato arrampicarsi e scrivere sulle strutture”. L’ultima bravata è di sabato: un diciassettenne tedesco, in gita con la scuola, ha scavato una parte del basamento. È stato segnalato e anche per lui, come per i suoi predecessori, è scattata la denuncia per “deturpamento”. […]

 

Alessandro è guida turistica da diversi anni al Colosseo e allarga le braccia al termine di un tour. «Qui prima, al piano terra, era tutto aperto e non c’erano le inferriate. Le scritte risalgono agli anni Ottanta. Ogni guida prima della visita avverte i turisti del comportamento giusto da tenere ma ne riprendiamo a decine ogni settimana. Soprattutto i giovani, che vogliono lasciare il loro autografo sulla pietra».

roma area fori colosseo

 

Il caldo insopportabile, intanto, ha fatto cadere come marionette mollate all’improvviso dal loro burattinaio diversi visitatori. I vigilantes del Parco del Colosseo girano come trottole tra il primo e il secondo livello per coordinare i soccorsi e allontanare i curiosi dall’ultimo uomo finito sulle scale per un malore.

 

turista svizzera 17enne incide l iniziale del suo nome sul muro del colosseo 2

«Siamo otto in tutto oggi — dice uno di loro, trafelato — per l’intero Colosseo. Calcoli due per ogni livello, due in ufficio e due all’entrata. Ci vorrebbero almeno altri venti di noi (invece sono 100 per tutti i 40 ettari del Parco archeologico, ndr). Così non si può andare avanti e più volte abbiamo chiesto un incremento del personale. Oggi non sappiamo se qualcun altro si è dilettato a scrivere sui muri perché siamo in emergenza e in contatto continuo con le ambulanze».

 

[…] Invece sabato mattina è stato proprio uno dei vigilantes a bloccare la ragazza svizzera di 17 anni che ha inciso la “N”, iniziale del suo nome, al primo livello. «Ai genitori ho detto se avrebbero mai fatto lo stesso al loro Paese», racconta il vigilante. La coppia lo ha ignorato e ai carabinieri ha spiegato che «era solo una ragazzata».

 

«Entro 60 giorni — spiegano i carabinieri — i tre vandali dovranno versare 400 euro al Comune di Roma per avere violato il regolamento comunale. Dal punto di vista penale sarà un giudice a decidere sulla reclusione tra 6 mesi e 3 anni ma anche sull’aspetto pecuniario da 1.500 a 10mila euro. […]

 

Dalla direzione del Parco assicurano che ci sono stati diversi tavoli per discutere degli atti vandalici e che si è arrivati alla conclusione: « Più se ne parla e più emulazione c’è. Si tratta di ragazzini che cercano visibilità sui social » . Come dire, ignoriamo i fatti sperando che non accadano più. […]

 

2 - LA DISINVOLTA PREPOTENZA DEI TURISTI IN CIABATTE COME DAVANTI A UN DISTRIBUTORE DI RICORDINI

Paolo Di Paolo per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

ivan dimitrov mentre sfregia il colosseo

Mamma, papà, ciao, il viaggio a Roma è stato bellissimo: ho portato un souvenir che non vi aspettereste mai. Un pezzo di Colosseo. Un pezzo di Colosseo? Sì, ho sradicato un segmento del rudere! Mamma, papà, ciao, volevo lasciare un segno del mio passaggio fra le rovine della città caput mundi e ho pensato bene di firmare sulla pietra.

 

Come in una barzelletta che non fa ridere, il tedesco, la svizzera e il bulgaro-inglese – il personal trainer che qualche settimana fa «non sapeva» che l’Anfiteatro Flavio fosse antico. O così ha detto quando gli hanno fatto notare che incidere il suo nome e quello della fidanzata non è considerato un gesto ortodosso. E che, anzi, viene severamente sanzionato.

 

La tentazione paternalista moralista bacchettona è difficile da aggirare, tanto più se papà e mamma della ragazzina svizzera sopra citata assolvono la figlia con un’alzata di spalle. Non è grave, su, state esagerando! Rischiano di pagare una multa salata che tuttavia, a quanto pare, non basterà a capire il punto. E forse è proprio questo l’aspetto grave: che circoli, nel ventunesimo secolo dopo Cristo, sul pianeta detto Terra gente adulta non in grado di cogliere un’evidenza tanto semplice.

ivan dimitrov con la fidanzata hayley bracey mentre sfregiano il colosseo

 

Che il Colosseo, uno dei siti archeologici più noti al mondo, non è un parco giochi, non è una scenografia, un set da cinema, un souvenir gigante fatto per essere smembrato. O, per l’appunto, un distributore automatico di ricordini.

 

È difficile arrivare a una conclusione sicura: capire se si tratta di inconsapevole e smargiassa, anche un po’ inquietante, ignoranza. O se invece è qualcosa di più sottile e anche più perniciosa: direi così, un certo modo di stare nel presente. Con una disinvolta – e in apparenza innocente – prepotenza. Lo spirito di chi, dal proprio piccolo, sente di poter dominare il mondo come se fosse la camera o la cameretta da letto. Tanto più con le ciabatte ai piedi. […]

 

Ho voglia di un panino: mangio. Ho voglia di ciabattare: infradito dappertutto. Ho voglia di lasciare il mio nome come sul banco di scuola: fatto. Anche se è il Colosseo. Ho voglia di portare con me qualcosa che non sarebbe lì per essere portata via: me la prendo lo stesso. Un’esuberante indisciplina che rende alcuni simpatici turisti meno simpatici predoni, quasi in senso letterale. Si può, volendo, proiettare la similitudine su un orizzonte più ampio: e restituirebbe una dimensione invadente del peggior turismo contemporaneo mordi e fuggi, usa e getta, che ciascuno di noi talvolta ha incarnato. C’è modo di difendersi? Su larga scala non so. […]

turisti accaldati a roma 3turisti accaldati a roma 1turisti accaldati a roma 4turisti accaldati a roma 2turisti a roma 4turisti a roma 6turisti a roma 2turisti a roma 5turisti accaldati a roma

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....