cocaina

SABAUDIA E' CHIC: LA COCA ARRIVA IN PORSCHE - DUE FRATELLI, DI 31 E 39 ANNI, SONO ACCUSATI DI AVER RIFORNITO DI COCAINA I DANAROSI VILLEGGIANTI DI SABAUDIA - A BORDO DELLA LORO PORSCHE PANAMERA I FRATELLI CORNI OFFRIVANO UN SERVIZIO DI DELIVERY DI LUSSO - SAREBBERO ARRIVATI AD ACQUISTARE 5-6 KG AL MESE DI COCA E AVREBBERO COSTRUITO UN PICCOLO IMPERO..

Andrea Ossino Clemente Pistilli per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

cocaina

A Sabaudia la droga arriva in Porsche. Nella città delle dune, buen retiro di tanti vip, la cocaina da anni scorre a fiumi. E a rifornire imprenditori, commercianti, giovani annoiati e pure un ex amministratore comunale sarebbero stati per lungo tempo due fratelli, aiutati da una decina di collaboratori.

 

cocaina

A partire dal 2020 la squadra mobile di Latina ha monitorato il business, i depositi della sostanza stupefacente e pure le consegne a domicilio fatte a bordo di una potente Panamera. Ora il blitz, con cui sono stati messi ai domiciliari Francesco e Leonardo Corni, 31 e 39 anni, mentre per un agente della Polizia, in servizio all'Ispettorato Viminale, a Roma, Marco Veglianti, è scattata la sospensione per un anno dal servizio.

 

cocaina

I fratelli Corni hanno costruito un piccolo impero tra Sabaudia, San Felice Circeo e Terracina. Hanno gestito bar, ristoranti, uno stabilimento balneare, un B&B, una tabaccheria e soprattutto si sono accaparrati decine di appalti pubblici, da quelli per la cura del verde a quelli per la manutenzione delle scuole. Mentre si facevano largo all'ombra del promontorio, imponendosi anche nel settore sportivo, hanno avuto anche qualche grana.

 

sabaudia

Come quando tre anni fa vennero chiuse le scuole di Sabaudia dopo un intervento di disinfezione che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato fatto con un pericoloso pesticida, per cui Leonardo, titolare della società " La Rapida", è stato mandato a giudizio.

 

Nulla però in grado di fermare l'ascesa dei due germani. Dopo aver intercettato un giro di spaccio e raccolto la confessione di uno spaventatissimo infermiere, gli investigatori della Mobile hanno così puntato l'altro business dei Corni, quello particolarmente remunerativo della cocaina. E quando ha vuotato il sacco un amico dei due, anche lui arrestato per droga, Fabio Serrapiglio.

 

sabaudia

L'inchiesta del procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dei sostituti Valerio De Luca e Claudio De Lazzaro, ha preso il volo. Del resto dei Corni aveva parlato, nell'ambito delle inchieste antimafia sui clan rom, pure il pentito Agostino Riccardo.

 

Tra intercettazioni, sequestri, pedinamenti e arresti, tra cui quello dello stesso Francesco, gli investigatori si sono convinti che i due indagati siano arrivati ad acquistare fino a 5-6 chili di coca al mese. Tredici in totale gli indagati, tra cui un rapper già noto per vicende di spaccio. E a destare particolare preoccupazione, secondo gli inquirenti, sono i contatti dei due fratelli con appartenenti alle forze dell'ordine, tanto che è stata chiesta la sospensione dal servizio pure di un finanziere della tenenza di Sabaudia, accusato di fare soffiate in cambio di denaro.

sabaudia 4

 

Il poliziotto sottoposto a misura interdittiva sarebbe invece stato coinvolto direttamente nello spaccio e, mentre risultava assente dal lavoro perché positivo al Covid, sarebbe andato a lavorare con la ditta dei Corni. Affari con la droga che sarebbero stati compiuti, per quanto riguarda Serrapiglio, indagato a piede libero nella nuova indagine, anche a Roma, a Colli Portuensi e all'Eur. A Sabaudia invece le consegne a bordo della supercar sarebbero state fatte persino vicino a una chiesa, la parrocchia Nostra Signora di Fatima, a Molella.

sabaudia 6

 

L'importante era pagare, come specificato da Leonardo a un acquirente: «È una forma di rispetto e di educazione. Se io mi muovo il giorno della vigilia di Natale, ci sta il minimo che me li paghi» . Ma sulla posizione dei Corni il loro difensore, l'avvocato Giuseppina Tenga, contattata, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...