sala bisio veronesi albanese

SALA D’IMBARCO - DA ANTONIO ALBANESE A UMBERTO VERONESI: GLI EX AMBASCIATORI DI EXPO PRONTI A SOSTENERE IL COMMISSARIO SALA NELLA CORSA A SINDACO - CON MISTER EXPO IL PARTITO DEI COMICI (BISIO E GINO E MICHELE) E L’EX CALCIATORE ALBERTINI

Maria Sorbi per “il Giornale”

 

UMBERTO VERONESIUMBERTO VERONESI

Ci sono chef, cantanti, teatranti, sportivi e anche i filosofi nella brigata salita velocemente sul carro del commissario Expo Giuseppe Sala che ora si candida alle primarie del centrosinistra e punta a diventare sindaco di Milano.

 

Amici a cui lui ha dato lavoro e visibilità durante i sei mesi di Expo e che magri sono rapidamente scesi dal carro più roso che arancione di Giuliano Pisapia. Tutta gente che ora giura fedeltà a sala e che era già bene in vista nella platea che lo ha applaudito all'esordio ufficiale al teatro Strehler dove Sala ha citato Antonio Gramsci per convincere il popolo delle primarie di essere proprio uno di sinistra doc.

 

ANTONIO ALBANESEANTONIO ALBANESE

Peccato fosse già entrato a Palazzo Marino come city manager nell'era del centrodestra di Letizia Moratti.Tutti i nuovi arrivati alla corte di Sala hanno avuto un ruolo all'Esposizione. Magari da ex ambasciatori e ora sono una claque di convinti sostenitori.

 

A giurare il suo amore incondizionato a Sala è l'attore Antonio Albanese, già voce dello spot di Expo «Food life». Quando a ottobre è stato alla manifestazione, ospite di un dibattito nel padiglione del Corriere della Sera, ha incontrato l'amico commissario unico lungo il Decumano, si è inginocchiato davanti a lui e lo ha salutato chiamandolo «divinità».

 

matteo  renzi giuseppe salamatteo renzi giuseppe sala

A novembre lo ha anche accompagnato negli studi Rai di Fabio Fazio a Che tempo che fa (a spese del contribuente) quando, per la prima volta, si è sbilanciato su una sua possibile corsa per le comunali.

 

Altra fedelissima è l'amica e cantante Paola Turci, già ambasciatrice We-women per Expo e protagonista del concerto del 22 giugno al padiglione Alessandro Rosso. Esplicito il sostegno anche dell'attore Claudio Bisio che ha doppiato il personaggio simbolo di Expo, la mascotte Foody griffata Disney e che ora ripete spesso e volentieri: «Voterò Sala».

 

Nella «Milano del Noi» tratteggiata da mister Expo, c'è anche il calciatore Demetrio Albertini: poche settimane fa qualcuno lo dava addirittura come possibile candidato sindaco del centrodestra. Ma l'ex centrocampista, che di Expo è stato ambasciatore e ha dato il calcio d'inizio al Mundialito giocato fra 64 squadre dei padiglioni, ha speso parole di apprezzamento per Sala.

 

oscar farinetti martina giuseppe sala oscar farinetti martina giuseppe sala

Gino e Michele che a Expo hanno anche presentato la nuova versione del diario Smemoranda, ai microfoni di Maria Latella su Radio 24 hanno esplicitamente dichiarato che Sala «è il più adatto a guidare Milano». E poi ci sono gli chef e i big della ristorazione: Oscar Farinetti, patron di Eataly, fidelizzato con l'esclusiva sulla ristorazione made in Italy a Expo senza partecipare a nessun bando (oggetto di indagine della procura di Milano immediatamente archiviata) e Davide Oldani che ha realizzato il risotto Expo e in sei mesi ha venduto oltre 70mila piatti.

BISIO INCONTRADABISIO INCONTRADA

 

Ora lo chef stellato firmerà anche un dolce a base di caramello, cacao e sale per il menù del pranzo di domenica con i comitati di Zona 9. Nella batteria elettorale, l'ex commissario si porta dietro anche chi lo ha affiancato nella comunicazione: alcuni suoi portavoce ora prestano «servizio volontario» in segno di gratitudine.

 

E poi c'è l'agenzia di comunicazione di Fiorenzo Tagliabue, la Sec che seguirà il candidato nella sfida elettorale e che a Expo ha già lavorato essendosi aggiudicata con regolare bando la gestione del Media Center (occupandosi di conferenze, relazioni con la stampa internazionale, ospitalità delle celebrities). Durante la manifestazione l'agenzia aveva anche seguito le relazioni con i media per i padiglioni Coca Cola, Spagna, Francia, Regione Marche.

 

matteo   renzi giuseppe salamatteo renzi giuseppe sala

Anche don Gino Rigoldi è stato ambassador Expo e ha fatto avere a Sala un videomessaggio per «benedire» la sua discesa in politica. Pro Sala anche l'oncologo Umberto Veronesi che è tra i firmatari più illustri della Carta di Milano, l'eredità «morale» di Expo: «Sala - ha dichiarato - è un politico senza etichette, un uomo dalla mente aperta».

 

Della squadra fa parte anche il filosofo Salvatore Veca, curatore scientifico della Carta e ideatore del percorso che ha portato alla sua stesura. Parecchi sono i firmatari della stessa Carta che si troveranno adesso a firmare anche appelli e manifesti per dare al commissario il loro appoggio. Politico questa volta.

SALA BISIO VERONESI ALBANESESALA BISIO VERONESI ALBANESEgiuseppe sala oscar farinettigiuseppe sala oscar farinetti

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."