1. SCANDALO, SCANDALO! INCHIESTA, INCHIESTA! A LAMPEDUSA I CAPI COLORATI SI LAVANO A FREDDO, CON LE POMPE COME FOSSERO ALL’AUTOLAVAGGIO. AL FREDDO DI DICEMBRE 2. MA INCHIESTA SU COSA? QUELLO CHE SUCCEDE NELLE GALERE TEMPORANEE PER IMMIGRATI - COSÌ ANDREBBERO CHIAMATE - , DOVE SI È PRIVATI DELLA LIBERTÀ SENZA UN PROVVEDIMENTO DELL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA, LO SI SA PERFETTAMENTE DA OLTRE DIECI ANNI 3. LETTANIPOTE, ALFANAYEV E LUPI, TRE APOSTOLI DEL FAMOSO “INTERGRUPPO PER LA SUSSIDIARIETÀ” TANTO CARA NON SOLO A COMUNIONE & FATTURAZIONE, SANNO PERFETTAMENTE CHE I (FINTI) PRIVATI CHE GESTISCONO QUESTE GALERE LUCRANO DALLO STATO APPALTI MILIONARI. CI SARÀ DA DIVERTIRSI, A FARE “L’INCHIESTA” DI GOVERNO

a cura di colinward@autistici.org (Special Guest: Pippo il Patriota)

1 - A LAMPEDUSA I CAPI COLORATI SI LAVANO A FREDDO
Inchiesta, inchiesta! "I responsabili pagheranno!", promettono Lettanipote e Alfanayev di fronte all'innegabile filmato della tv di Stato (Rai2). A Lampedusa i cosiddetti "migranti", come va di moda chiamarli per fare piacere al Papa, vengono messi in fila, denudati e lavati con le pompe contro una parete come fossero all'autolavaggio. Il tutto al freddo di dicembre.
Inchiesta, inchiesta! Ma inchiesta su cosa? Quello che succede nelle galere temporanee per immigrati - così andrebbero chiamate - , dove si è privati della libertà personale senza un provvedimento dell'autorità giudiziaria, lo si sa perfettamente da oltre dieci anni.

E questo nonostante i giornalisti non possano entrarvi e le ispezioni dei politici siano difficoltose. Queste strutture-lager sono state riempite di disgraziati per colpa delle disgraziatissime leggi Turco-Napolitano (sì, lui, il buon Re Giorgio) e Bossi-Fini.

Lettanipote, Alfanayev e Lupi, tre apostoli del famoso "Intergruppo per la Sussidiarietà" tanto cara non solo a Comunione & Fatturazione, sanno perfettamente che i (finti) privati che gestiscono queste galere lucrano dallo Stato appalti milionari. Ci sarà da divertirsi, a fare "l'inchiesta" di governo.

Come finirà? Finirà come per le puntate precedenti: cambiando nome alle cose. Prima li chiamavano Cpt, oggi Cie e domani Cgm: Centri di guarigione migranti.

2 - LA SUSSIDIARIETA' VI RENDERA' LIBERI (E LE COOP ANCHE)
Il Corriere intervista Cono Gallipò, un nome da gelato per il gestore delle docce gelate (p. 15). Questo signore di 62 anni protesta: "Basta con questa storia del lager perché il filmato che s'è visto in tv falsa tutto". A noi interessa la didascalia: Cono Gallipò è "l'amministratore delegato di ‘Lampedusa Accoglienza', società del consorzio di cooperative sociali Sisifo, che gestisce da cinque anni il centro di Lampedusa" (p. 15). Ancora una volta, nell'ipocrisia dei nomi c'è già molto.

Poi apriamo Repubblica, e si scopre qualcosa di più: "La Cooperativa Lampedusa Accoglienza appartiene al Gruppo Sisifo, che ha una serie di imprese della Lega Coop. Nel 2012, come documenta una recente inchiesta dell'Espresso, ha ricevuto dallo Stato 3 milioni e 116mila euro e incassa da 30 a 50 euro per ogni profugo ospitato per ogni giorno di assistenza" (p. 17). "Ospitato", "assistenza". Belle parole.

3 - E SULLE CARCERI PROPAGANDA AI MANETTA
Alla fine Nonna Pina dà un senso alla propria presenza (umanitaria) al governo: "Via al decreto svuota carceri. Letta: ‘Non sarà un indulto, nessun pericolo per i cittadini'. Sconti di pena e arresti domiciliari. Liberi 1.700 detenuti" (Repubblica, p. 6). Ma fino al giorno prima non erano 3.000?

Gli altri 1.300 li avrà liberati direttamente Nonna Pina per telefono. Poi passa Luigi Ferrarella che, dopo aver fatto notare come con le nuove norme un anno di detenzione finisce per accorciarsi a 7 mesi, ricorda tutti i passi falsi delle "nuove" cavigliere elettroniche appaltate a Telecom. E cita l'insuperabile battuta dell'ex vicecapo della polizia Cirillo: "Se fossimo andati da Bulgari avremmo speso di meno" (Corriere, p. 6).

Non ci fa una bella figura il ministro kazako Alfanayev, almeno sul Messaggero: "Alfano prova a bloccare tutto ma Letta sbotta: ora voglio i fatti. Il vicepremier: ‘Così si aiutano solo drogati e immigrati'. Voci (smentite) di un pressing di Angelino per introdurre norme che avrebbero favorito Berlusconi" (p. 3).

4 - RENZIE TRATTA COL NEMICO E ASPENIO LETTA PENSA AL PANETTONE
Mentre i corazzieri di Re Giorgio stavano ancora a disquisire sul vestito color ghiaccio del Rottam'attore, emissari del segretario piddino iniziavano la trattativa con il Puzzone di Hardcore sulla legge elettorale. Lo svela Maria Teresa Meli sul Corriere: "Mattarellum più premio. Il sindaco fa partire la trattativa con il Cavaliere. Incontro tra i fedelissimi Nardella e Brunetta.

Una mossa utile a entrambi per ‘accerchiare' Alfano. Il segretario non vuole tempi lunghi. Il negoziato serrato serve a capire se l'interlocutore è il vicepremier o Berlusconi. Per il leader pd se non si fanno le riforme e la legge elettorale ‘è legittimo chiedersi perché andare avanti" (p. 3). Sulla Stampa, "Renzi incalza Letta: ‘Via la web tax'. Il segretario Pd: ‘Riforma legge elettorale sia condivisa'. Il premier: ‘Mangeremo il panettone anche nel 2014" (p. 4). E beato te!

5 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
"Più tagli per aumentare le buste paga", è la buona notizia spacciata oggi dal Corriere della Stabilità bancaria (p. 10), ancora indaffarato a garantire la massima agibilità politica al governino di Mezze Intese. Idem sulla Stampa dei Lingotti in fuga: "Arriva il fondo per ridurre le tasse sul lavoro" (p. 2). Lo stesso titolo l'hanno fatto l'anno scorso, proprio di questi tempi. Quelli del Sole 24 Ore invece non abboccano e sparano in prima pagina: "Svuotato il fondo cuneo, stop su casa e Consob. Oggi la legge di stabilità in Aula: aumenta il bollo per le imprese, scontro sulla web tax".

S'infuria anche quel pacioccone di Roberto Napoletano, che in un vibrante editoriale dal titolo "l'impegno tradito di Letta" rinfaccia al Nipote di essersi piegato al populismo e di aver dato il via libera a una legge che "tradisce pesantemente l'interesse generale" (p. 1).

E poi c'è Repubblica che rifila un altro bel calcione al duo Lettanipote-Paccomanni: "Rischio stangata sulla prima casa con il taglio delle detrazioni a molti costerà 100 euro più dell'Imu. Polemiche sulla proposta Pd di un condono sugli immobili in aree demaniali. Solo con un'aliquota dell' 1 per mille e in famiglie con figlio unico, si verserà di meno" (p. 2),

6 - NON AVRAI ALTRA LEGGE CHE IL CODICE IBAN
Intanto duole riconoscere che sui salvataggi bancari "Berlino gela l'Europa. Schauble: accordo difficile. In Italia è record di sofferenze: 147 miliardi" (Corriere, p. 13). Come spiega Repubblica, "i nodi sono due: chi decide se liquidare un istituto di credito e chi paga l'operazione" (p. 26). La Stampa dedica un sofferto boxino al fatto che le banche concedono "sempre meno credito a imprese e famiglie" (p. 3). Forse è un tema centrale, o no?

7 - NANO DECADENCE
C'è tanta amarezza in questa notizia che ci tocca riportare: "Il Ppe invita Berlusconi. No dei magistrati al viaggio a Bruxelles. L'ex premier vorrebbe partecipare al vertice di domani. Ma il ritiro del passaporto non lo permette. I legali contestano: con Schengen è possibile. Per Ghedini l'accordo sull'area di libera circolazione in Europa avrebbe allentato le restrizioni previste dalle norme nazionali" (Corriere, p. 9). Diciamolo, il Banana non ne può più della famiglia Pascale. Di questo passo, finirà per passare i pomeriggi a giocare a scopetta con il papà di Franceschina.
Su Libero, colpo di scena: "Ultima offerta del Cav: Angelino, torna con noi e ti candido premier. Berlusconi: ‘Sono pronto a riaccoglierlo, ma deve portarmi la testa di Letta'. Assist del leader Pd: riforme con chi ci sta" (p. 7).

8 - AIGOR GASPARRI: UNA POLIZZA VITA PER IL BENE DEL PARTITO
Il vicepresidente del Senato, e preclaro esponente di Farsa Italia, Gasparri Maurizio, deve veramente aver ritenuto di essere un capitale umano per il partito al quale appartiene. Solo che qualcosa è andato storto al momento di indicare i beneficiari della polizza che ha sottoscritto. E allora la notizia è questa: "Gasparri indagato: ‘Ha usato per sé i soldi del Pdl'. I pm: 600mila euro di contributi per una polizza. Il senatore: tutto trasparente. Gasparri ha restituito i 600 mila euro al gruppo Pdl a seguito di richieste della direzione del gruppo" (Repubblica, p. 13). La Stampa mette la storia della polizza vita nella pagina dei necrologi (p. 16). Libero capovolge la storia con un vero gioco di prestigio: "Gasparri investe i soldi del Pdl e i magistrati lo puniscono" (p 11),

9 - PUBBLICA SICUREZZA E PRIVATA MONNEZZA
Il capo della polizia Alessandro Pansa, insieme al miracoloso Bertolaso e a 10 aziende, è tra le 39 persone per le quali la procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio. L'accusa è di traffico di rifiuti e si riferisce al periodo in cui Pansa era commissario straordinario per la cosiddetta emergenza rifiuti della Campania. Questa notizia, per il Corriere merita 13 righe in fondo a pagina 22. Che diventano ben 14 su Repubblica (p. 15), impreziosite però da una fotina del Poliziotto Capo con la didascalia: "In prima linea". Più coraggiosa la Stampa: ben 25 righe su due colonnini (p. 16). Foto e articolo degno di questo nome, invece, sul Messaggero (p. 16)

10 - TELECOM-MEDIA
"Vegas manda le carte Telecom in Procura. Ai pm romani contestazioni su convertendo, procedura con le parti correlate e Argentina. Le prime valutazioni sull'ispezione Consob di metà novembre confermano il tema del conflitto d'interessi". Il Sole 24 Ore (p. 1 secondo dorso) scalda gli azionisti in vista dell'assemblea di dopodomani.

Il punto della disfida su Repubblica: "Telecom, record di affluenza in assemblea ma Provasoli si chiama fuori dalla contesa. Telco non risponde alle sollecitazioni Consob e comunicherà solo domani gli altri nomi per integrare il cda in caso di revoca. BlackRock con il 5,9% potrà spostare l'esito della partita ma deve evitare l'azione di concerto" (p. 28). Mentre il Cetriolo Quotidiano rilancia in prima pagina la notizia data dal senatore Mucchetti: "Telecom nel caos. Letta sotto accusa: sta con gli spagnoli. Il presidente della commissione Industria, Mucchetti: ‘Galateri (Generali) vantò l'ok di Palazzo Chigi per vendere a Telefonica'. Venerdì la resa dei conti in assemblea".

Sul Corriere delle banche azioniste, Fabio Tamburini intervista il resistente Fossati (Findim): "Serve capitale. Svolta industriale con la Cdp. Ho impedito che vendessero il gruppo per due denari. Telefonica dimostri di avere a cuore il gruppo". Ma "vendessero" chi? Dall'intervista non si capisce. Deve trattarsi di misteriose entità astratte, oscure a don Flebuccio de Bortoli e ai suoi valorosi cronisti economici.

11 - A COSA SERVONO I GIORNALI
Gigantesca prestazione dei "creativi in redazione" su Illustrato Fiat di oggi. Il primo colpo da maestri è questo titolo: "L'auto in Europa sale a +0,9%. Fiat cresce in Spagna e Francia". La notizia di un calo delle immatricolazioni del 5,8% rispetto a un anno fa è annegata nel pezzullo. A destra, "Ifil-Exor la Cassazione annulla le condanne". Sostituire "Cassazione" con "prescrizione" e avrete la notizia (Stampa, p. 27). Gabetti e Grande Stevens sono comunque contenti.
ULTIME DA UN POST-PAESE Nel giorno in cui, per una volta, il cosiddetto "servizio pubblico" ha fatto il suo dovere su Lampedusa, arriva una notizia che Libero spara in prima pagina: "Non pagare la Rai si può. Sentenza rivoluzionaria. La commissione tributaria dà ragione a un cittadino che non versa il canone da anni: aveva chiesto l'oscuramento delle reti, la tv di Stato gli aveva risposto con cartelle esattoriali. Stracciate dai giudici". Bene, benissimo. A pagina 5 dello stesso Libero, pubblicità di Rai News.it Questa sì che è libertà di stampa.

 

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