cinture di sicurezza seggiolino

I SEGGIOLINI NON PIACCIONO AGLI ITALIANI (LE CINTURE AI MERIDIONALI) - I DATI DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ: SEI BIMBI SU 10 IN AUTO SENZA SEGGIOLINO - LE DIFFERENZE SULL’USO DELLA CINTURA: AL NORD LE METTE L’82%, AL SUD IL 36%: “EVITABILI 327 MORTI L’ANNO” - MOTO, MIGLIORA L’USO DEL CASCO (100% AL NORD, 99,6% AL CENTRO E 94% AL SUD)

Margherita De Bac per corriere.it

cintura di sicurezza

 

I seggiolini non piacciono agli italiani. Meno della metà li usa quando trasporta i bimbi in auto, esattamente il 44,1%. Chi affida i piccoli alle braccia del passeggero, spesso accanto al guidatore. Chi li lascia sul sedile posteriore, agganciati alla cintura per adulti. Senza valutare il rischio cui i bambini sono esposti, anche in caso di tragitti brevi. E c’è da domandarsi cosa succederà a marzo con l’applicazione delle multe per la mancata installazione degli allarmi antiabbandono del bebè se già tante infrazioni vengono commesse su norme di vecchia data.

 

Non depongono bene i dati, raccolti dal sistema di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità, sull’impiego dei dispositivi di sicurezza nell’ambito del progetto Ulisse finanziato dal ministero delle Infrastrutture. Lo studio completo sta per essere pubblicato su riviste di settore ed è unico nel suo genere per l’ampiezza del campione (il 17% delle automobili circolanti in Italia, 28 città monitorate) e per il metodo di rilevazione.

 

SEGGIOLINI E CINTURE, I DATI DELLO STUDIO DELL’ISS

seggiolino

I ricercatori coordinati dall’epidemiologo Marco Giustini sono scesi in mezzo al traffico, piazzandosi nei paraggi di incroci stradali (urbani ed extraurbani) per osservare il comportamento dei conducenti in fase di rallentamento della velocità e riportare su una app quanto hanno visto. I risultati sono stati sorprendenti. Sui seggiolini l’Italia non è diligente, in compenso ha vinto la sfida del casco, il cui obbligo per gli adulti è in vigore dal 1992 dopo aver interessato solo i minorenni. Negli oltre 37 mila casi rilevati dai ricercatori, lo indossavano la quasi totalità dei motociclisti, 100% al nord, 99,6% al centro e 94% al sud che si è preso la sua bella rivincita rispetto al passato. C’è stata una decisa presa di coscienza.

 

cintura di sicurezza

Differenze profonde restano invece nell’impiego delle cinture di sicurezza anteriori. Anche gli automobilisti del nord non sono sufficientemente diligenti, la percentuale di chi le indossa si ferma all’82,6% contro il 67% del centro e il 36,3% del sud. Le cinture di sicurezza posteriori rimangono quasi sconosciute e residuali. Anche in Lombardia e Veneto le sfruttano soltanto due persone su dieci. È una novità il dettaglio sui comportamenti nelle 28 città. Anche qui è profonda la disparità. A Bolzano e Trento i conducenti sono ligi all’obbligo di allacciare le cinture, il centro ha una media del 70%, a Napoli, Bari e Reggio Calabria le trasgressioni sono la normalità.

 

Ogni sito di osservazione è stato monitorato 4 volte in stagioni diverse, sono state scelte diverse tipologie stradali. Giustini ha personalmente seguito quanto succedeva a Roma in zona Tuscolana, tempo di permanenza sul luogo un’ora per tutte le sentinelle. Si calcola che se ci fosse il rispetto delle norme sui dispositivi di sicurezza ogni anno si potrebbero risparmiare 327 morti per incidenti stradali, stabili da alcuni anni su un bilancio di 3.300 vittime. Il numero non accenna a scendere, segno che bisogna ricorrere ad altro. Iniziative su cinture e seggiolini potrebbero fare la differenza. «L’operazione sarebbe oltretutto a costo zero. Basterebbe diffondere meglio le informazioni sui vantaggi di proteggersi. Se tutti diventassimo osservanti come gli svedesi conteremmo tante vittime in meno sulla strada», commenta il ricercatore.

cintura di sicurezza

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...