prostituta 12enne

TANTO CHIASSO PER NULLA - NEL CANTON TICINO VOGLIONO AUMENTARE LE TASSE ALLE PROSTITUTE, MA C’È UN PROBLEMA: COME SI CALCOLANO LE GIORNATE DI LAVORO? - LA PROSTITUZIONE IN SVIZZERA È LEGALE DAL 1942, MA FINO AL 2012 ERA TUTTO DEREGOLAMENTATO. POI UN’INCHIESTA HA SCOPERTO UN MERCATO NERO OLTRECONFINE DA OLTRE 70 MILIONI DI FRANCHI. DA ALLORA OGNI PROSTITUTA DEVE…

 

 

Roberto Canali per www.ilgiorno.it

prostitute

 

Le tasse, si sa, sono sempre un argomento spinoso. Ne sappiamo qualcosa in Italia dove per mesi, a parole, tutti volevano toglierle, lo sanno anche in Svizzera dove le imposte vogliono aumentarle, ma solo alle prostitute. È dall’anno scorso che in Canton Ticino ci si divide per applicare loro un’imposta forfettaria di 25 franchi al giorno, poco meno di 23 euro, da pagare attraverso una trattenuta che saranno chiamati a pagare i gestori di night, bordelli e i bar dove le ragazze incontrano i clienti per salire a consumare nelle stanze perfettamente attrezzate ai piani superiori.

 

prostitute

La legge era già pronta e la gabella doveva entrare in vigore fin dal 1 luglio, ma tutto si è arenato perché qualcuno si è fatto venire degli scrupoli non tanto sul fatto di elevare gli imprenditori del sesso al rango di sostituti d’imposta, quando sul fatto che le ragazze sarebbero state chiamate a pagare in anticipo indipendentemente dai giorni realmente lavorati.

 

prostitute italiane in svizzera le iene 12

Per il Canton Ticino è un problema, qui infatti la prostituzione è perfettamente legale dal 1942 ma riuscire a far pagare le tasse è tutta un’altra storia. Fino al 2012 quanto ad esercitare il mestiere più vecchio del mondo tra Chiasso, Lugano e Bellinzona era almeno 400 ragazze, quasi tutte in locali e “case” che il fine settimana si riempivano di italiani, c’era la sensazione di avere la situazione sotto controllo.

 

escort

A demolire il mito della lucciola «libera lavoratrice del sesso» ci ha pensato la magistratura del Canton Ticino attraverso l’inchiesta Domino che ha permesso di sgominare il mercato nero del sesso oltreconfine che coinvolgeva gruppi criminali provenienti da Nizza, l’ex Jugoslavia, la Germania e la Russia. Indagati a vario titolo per ricatti, violenze e sfruttamento della prostituzione sono finite 230 persone e l’inchiesta ha permesso di sgominare un giro di affari da oltre 70 milioni di franchi (65 milioni di euro) con un’evasione accertata di 5 milioni.

 

PROSTITUTA

Da allora la prostituzione ha cambiato pelle. In particolare ad essere aumentata è l’offerta negli appartamenti privati. Ogni prostituta deve annunciare la propria attività alla polizia cantonale e viene assoggettata a una serie di controlli medici e legati alle modalità e ai luoghi in cui esercita. La tassa serve a coprire i costi di questi controlli e i 25 franchi non sono casuali, ma calcolati su un reddito presuntivo di 50mila franchi l’anno per ogni lucciola.

PROSTITUTE

 

Calcolando che in Canton Ticino se ne contano almeno 320, tra di loro almeno una su quattro è italiana, si capisce che il business è di quelli importanti. Lo dimostra l’investimento da 3 milioni e mezzo di euro deciso da Massimo Marchetti, magnate del Canton Ticino, che ha ottenuto il via libera per costruire a due passi dal confine un maxi-bordello da sei piani.

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."