tassa panino firenze

TARTASSATI IN TUTTI LE SALSE - LA SOLUZIONE AI GUAI DEL TURISMO DI MASSA? SEMPLICE: È L'IMPOSTA SULLA MAIONESE, IL BALZELLO SUL KETCHUP, L'ACCISA SULLO STREET FOOD. L'IDEA NON POTEVA NON ESSERE DI UN TEDESCO, EIKE SCHMIDT, DIRETTORE DEGLI UFFIZI, CHE PROPONE DI TASSARE I PANINARI ZOZZONI PER FINANZIARE LA PULIZIA DEL LOGGIATO DEL MUSEO - MATTIOLI: “IL TURISMO NON È ANCORA TORNATO AI LIVELLI PRE COVID, MA I LOCALI SI SONO MOLTIPLICATI, TANTO CHE GLI AUTOCTONI HANNO RIBATTEZZATO LA ZONA "BORG'UNTO"…”

Alberto Mattioli per “La Stampa”

 

tassa panino firenze 4

La soluzione ai guai del turismo di massa? Semplice: è l'imposta sulla maionese, il balzello sul ketchup, l'accisa sullo street food. Con la tassa sul macinato, Quintino Sella raggiunse il pareggio di bilancio; che quella sulle paninoteche serva "a far più ricca e splendida Firenze", come si canta nel Gianni Schicchi.

 

eike schmidt

O almeno a tenerla un po' più pulita. L'idea è troppo rigorosa per venire da un italiano e infatti l'ha partorita un tedesco, Eike Schmidt, dal 2015 direttore degli Uffizi, non nuovo a proposte paradossali per far discutere di problemi serissimi. In un'intervista alla Nazione Schmidt ha esposto i termini del problema: i turisti si stravaccano a mangiare i loro panini sui gradini degli Uffizi, le salse, l'olio e le "bibite zuccherose" (sic) colano sul loggiato e sul piazzale, che vanno ripuliti in continuazione anche perché a lungo andare la bella pietra serena locale si macchia irreparabilmente.

 

tassa panino firenze 5

Proposta: una tassa sui locali che vendono cibo da asporto per finanziare le pulizie, che sotto il loggiato sono di competenza del museo e nel piazzale del Comune, «infatti quest'ultimo è messo peggio», chiosa Schmidt. E fa l'esempio delle tasse sulle sigarette, nate per sostenere i costi socia-li del tabagismo. Certo il turismo non è ancora tornato ai livelli pre Covid, ma la situazione, anzi la saturazione, nei dintorni degli Uffizi è già seria perché a due passi da lì, in via dei Neri, c'è un vinaio famosissimo per i suoi panini con l'olio tartufato che è diventato una meta obbligata per i turisti, specie quelli anglosassoni.

tassa panino firenze 8

 

Poi i locali si sono moltiplicati, tanto che gli autoctoni hanno ribattezzato la zona "Borg'Unto". Quelli che Schmidt chiama "i flip flop", insomma i turisti in infradito, vanno a fare rifornimento lì e a consumare il loro fiero pasto davanti al suo museo con l'olio, tartufato o meno, che unge le pietre medicee.

 

Naturalmente, l'idea ha fatto subito litigare una città dove dividersi è da sempre lo sport preferito. E così dopo i guelfi e i ghibellini, i bianchi e i neri, i renziani e gli antirenziani, adesso tocca a panini-sti e antipaninisti. I commercianti, ovvio, non gradiscono. Esplode Paolo Gori della Confartigianato: «Un'idea assurda, ancora più in questo delicato momento di ripresa. Dopo un anno di fermo, un nuovo balzello condannerebbe molte imprese alla chiusura».

 

tassa panino firenze 11

Invece Paolo Castelli, già anima del Comitato Santa Croce e residente proprio in via dei Neri, spiega facendo una scorpacciata di "c" che la trovata è ottima, «perché Firenze ormai è diventata un'enorme trattoria a cielo aperto e il turismo selvaggio un vizio, sì, un vizio. Per chi lo sfrutta la città è soltanto una mucca da mungere». Tassa o non tassa, Schmidt solleva un problema vero. Nessuno ha approfittato dello stop da pandemia per ripensare un modello turistico ormai insostenibile.

eike schmidt vaso di fiori jan van huysum 3

 

Come si è visto anche a Venezia, è il paradosso delle città d'arte: di turisti muoiono ma senza turisti non vivono. «In effetti - ragiona Schmidt - bisognerebbe iniziare a pensare a un turismo meno di quantità e più di qualità. E a distribuire i flussi sul territorio. Noi abbiamo lanciato l'iniziativa degli Uffizi diffusi, esponendo le opere dei depositi in altri luoghi della città o della regione. Mi sarei aspettato che an-che altre istituzioni facessero lo stesso, ma così non è stato. Però non è mai troppo tardi». Vero è che non si può impedire a nessuno di vedere Botticelli o Caravaggio, concesso e non dato che colga la differenza. Ma di fare un picnic nel punto di maggior concentrazione d'arte del mondo, magari, sì.

tassa panino firenze 3

 

«Ma poi non sono nemmeno picnic, quelli si fanno nel verde e nel rispetto della natura, non sul piazzale degli Uffizi», sbotta il loro direttore. E allora? «E allora per fortuna non sono ancora tornati i cinesi, e quelli sono tanti», dice lo scrittore Francesco Recami, fiorentino e residente in centro, «uno dei pochi, siamo sempre meno, la gente traloca a Pistoia o a Prato e nell'appartamento fa un bed and breakfast. È vero che Firenze si sta venezizzando. Per carità, ci sono anche dei vantaggi: per esempio, in centro è molto più facile trovare parcheggio.

 

tassa panino firenze 7

Però via, mi sembra che si stia un po' esagerando: tassare la gente perché mangia un panino per strada è troppo. Il vero problema è che la politica è sempre stata prona agli interessi del commercio e del turismo, lasciando morire le altre attività. E forse è già troppo tardi per cambiare strada». Allora si potrebbe almeno fare cassa torchiando le paninoteche. L'immaginazione rifugge? Mica tanto. Un amico fiorentino se la ride: «Me li vedo già i vigili urbani, vestiti come Benigni e Troisi in Non ci resta che piangere, mentre fanno il giro dei locali intimando: un panino? Un fiorino!».

tassa panino firenze 1tassa panino firenze 10tassa panino firenze 6tassa panino firenze 2

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…