texas terrore in sinagoga

TERRORE IN TEXAS, UN UOMO ARMATO HA PRESO IN OSTAGGIO ALCUNI FEDELI IN UNA SINAGOGA. DOPO QUASI 12 ORE DI TRATTATIVE IL SEQUESTRATORE È STATO UCCISO IN UN BLITZ DELLE FORZE SPECIALI. I 4 OSTAGGI SONO STATI LIBERATI: “SONO TUTTI VIVI E AL SICURO”. L’UOMO AVEVA DETTO IN UN PRIMO MOMENTO DI ESSERE IL FRATELLO DI AAFIA SIDDIQUI, NOTA COME "LADY AL QAEDA", ATTUALMENTE IN CARCERE E NE CHIEDEVA LA LIBERAZIONE. LA STESSA FAMIGLIA DELLA DONNA HA POI SMENTITO LA NOTIZIA… - VIDEO

 

Andrea Marinelli per corriere.it

 

texas terrore in sinagoga blitz forze speciali

Terrore in Texas. Un uomo armato ha preso in ostaggio alcuni fedeli in una sinagoga della congregazione Beth Israel a Colleyville, a quindici chilometri dall’aeroporto di Dallas/Forth Worth. Dopo quasi dodici ore di trattative il sequestratore è stato ucciso in un blitz delle forze speciale, come riportano i media locali, anche se non sono stati forniti al momento particolari sulla sua morte.

 

I quattro ostaggi sono stati liberati: «Sono tutti vivi e al sicuri», hanno fatto sapere fonti ufficiali. In un primo momento, secondo numerosi media americani, l’uomo — che sosteneva di avere con sé delle bombe — avrebbe dichiarato di essere il fratello di Aafia Siddiqui, una terrorista in carcere alla Carswell Air Force Base di Forth Worth, distante 40 chilometri: aveva chiesto la liberazione della donna di origine pakistana, nota all’antiterrorismo come «Lady al Qaeda» e condannata a 86 anni di carcere per aver tentato di uccidere dei soldati americani in Afghanistan nel 2008.

texas terrore in sinagoga blitz forze speciali

 

Solo in seguito è stato accertato che il sequestratore non era il fratello biologico della terrorista: Muhammad Siddiqui è un architetto e, ha dichiarato il suo ex avvocato Annette Lamoreaux a diversi media americani, non sarebbe felice di essere rimasto coinvolto in questa situazione. «Vogliamo che l’assalitore sappia che Aaifa Siddiqui e la sua famiglia condannano il suo gesto - ha affermato la famiglia di Aaifa Siddiqui, secondo il The Daily Beast -. Lui non ha nulla a che fare con Aaifa, con la sua famiglia e la campagna globale per chiedere giustizia. Vogliamo che il sequestratore sappia che le sue azioni sono malvagie e mettono a rischio coloro che cercano giustizia per Aaifa». La situazione si è sbloccata dopo lunghe trattative alle 17 (le due di notte ora italiana) quando uno degli ostaggi è stato liberato. Dopo un paio d’ore la notizia della morte del sequestratore e la liberazione degli ostaggi.

texas terrore in sinagoga blitz forze speciali

 

Ancora non si conoscono i particolari del blitz delle forze speciali che ha portato alla soluzione del sequestro. Joe Biden ha poi ringraziato le forze dell’ordine per l’azione che ha consentito di liberare gli ostaggi nella sinagoga di Colleyville. «Sapremo di più nei prossimi giorni delle motivazioni del sequestratore ma voglio essere chiaro con chiunque intende diffondere odio: ci opporremo all’antisemitismo e all’estremismo», ha affermato il presidente americano.

 

Sabato mattina, attorno alle 10 locali, le 17 italiane, mentre era in corso la funzione di shabbat trasmessa in diretta sulla pagina Facebook della Congregation Beth Israel, un uomo — identificato inizialmente come Muhammad Siddiqui — ha preso in ostaggio il rabbino Charlie Cytron-Walker e altre tre persone. È stata la stessa polizia di Colleyville, dove si trova la sinagoga, a diramare la notizia.

 

texas terrore in sinagoga blitz forze speciali

Proprio attraverso la diretta, seguita fino all’interruzione da circa 8 mila persone, si sono udite le parole dell’uomo, che ha citato l’Islam e la «sorella», e le prime fasi del negoziato con la polizia. A trattare con la persona barricata all’interno della sinagoga sarebbero stati direttamente gli agenti dell’Fbi, aveva spiegato a Cnn Dara Nelson, sergente della polizia di Colleyville. «Stiamo portando avanti un’operazione Swat»,aveva anche spiegato su Twitter la polizia locale.

 

L’uomo aveva ripetuto più volte di essere pronto a morire, ma aveva anche menzionato i propri figli e aveva sostenuto di non voler fare del male a nessuno: dopo diverse ore aveva rilasciato uno degli ostaggi, segno — dicono i commentatori sulle televisioni americani — che la trattativa con le forze dell’ordine stava procedendo per il verso giusto: tant’è che poco dopo tutti i sequestrati sono tornati liberi . «Sto seguendo con attenzione la situazione degli ostaggi nella Congregazione Beth Israel a Colleyville», aveva affermato su Twitter il primo ministro israeliano Naftali Bennett. «Preghiamo per l’incolumità degli ostaggi e dei soccorritori». Anche la Casa Bianca, aveva spiegato un funzionario a Nbc, «monitora da vicino» la situazione: il presidente Joe Biden, ha precisato la portavoce Jen Psaki sempre su Twitter, è stato tenuto costantemente informato. E dopo il blitz , il presidente Usa si è complimentato con la polizia.

texas terrore in sinagoga blitz forze speciali

 

La condanna di Aafia Siddiqui, scriveva Foreign Policy in un articolo del 2014, aveva scatenato grandi proteste in Pakistan. «Il verdetto era finito sulle prime pagine di tutti i principali giornali», spiegava un cablogramma del dipartimento di Stato americano diffuso da WikiLeaks. «Molti articoli condannavano gli Stati Uniti e sostenevano che fosse scaturito dai pregiudizi verso i musulmani». Di certo, Isis ha provato più volte a scambiare Siddiqui, che compirà 50 anni il 2 marzo, con ostaggi americani: nel corso degli anni al governo americano è stato offerto il rilascio del giornalista James Foley e della cooperante Kayla Mueller, entrambi uccisi, ma anche del soldato Bowe Bergdahl, rapito nel 2009 dal network Haqqani in Afghanistan e liberato nel 2014.

 

Neuroscienziata laureata al Mit di Boston e con un dottorato ottenuto a Brandeis, Siddiqui era tornata in Pakistan dopo l’11 settembre. Era stato Khalid Sheikh Mohammed, considerato la mente degli attacchi, a farne il nome sotto tortura nel corso di un interrogatorio, rivelando che la donna finanziava al Qaeda e lavorava come corriere per i terroristi. Da allora era finita nella lista dei terroristi più ricercati dell’Fbi, unica donna ad averne mai fatto parte.

 

texas terrore in sinagoga AAFIA SIDDIQUI, NOTA COME «LADY AL QAEDA

Arrestata in Afghanistan dalla polizia locale nel 2008 perché trovata in possesso di materiale chimico sospetto, il cianuro di sodio, e di manuali per realizzare bombe «sporche», era stata detenuta dall’Fbi nella base di Bagram: proprio durante l’interrogatorio, era riuscita a impossessarsi di un fucile, sparando ad agenti dell’Fbi e a membri dell’esercito americano. Ferita da un militare, era stata ricoverata in ospedale e poi estradata negli Stati Uniti, dove era stata condannata — al termine di un processo definito «farsa» dai pakistani — il 3 febbraio 2010. Siddiqui e la sua famiglia, però, hanno sempre negato ogni accusa: la donna, secondo loro, sarebbe una martire, vittima di una manovra americana.

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...