vittorio feltri renato farina vincent lambert

VENI, VIDI, VINCENT – RENATO FARINA A FELTRI SUL CASO LAMBERT: “NON HA DATO NESSUN CONSENSO ALLA MORTE. PERCHÉ I SOSTENITORI DEL DIRITTO A SCEGLIERE LA PROPRIA FINE NON INTERVENGONO A DIRE: NO, QUESTO NON SI FA? FALLO TU” – LA RISPOSTA: “NON SI PUÒ UCCIDERE ALCUNO CHE NON ABBIA ESPRESSO IL DESIDERIO DI TOGLIERSI DAGLI AFFANNI QUOTIDIANI, MA IMPEDIRE A UN INDIVIDUO DI TRAPASSARE COSTITUISCE UNA FORMA INTOLLERABILE DI PREPOTENZA”

Il doppio intervento di Renato Farina e di Vittorio Feltri che dibattono sul tema del fine-vita.

 

vincent lambert

La lettera di Renato Farina a Vittorio Feltri pubblicata da “Libero Quotidiano”

 

Caro Vittorio, amico e direttore (in ordine alfabetico: non riesco in certe questioni decisive a separare le due dimensioni). Ieri hai scritto un bellissimo articolo sulla sofferenza ingiusta imposta agli animali. Condivido in pieno. Sotto casa mia, proprio sotto, c' era la tenda del circo di Orlando Orfei quando, forse 60 anni fa, fu ferito da un leone.

 

Il racconto fattomi dalla mamma mi spaventò, per ragioni opposte a quelle che si aspettava. Stavo con il leone. Perché trascinare dall' Africa il «mio" re della foresta? Poi Orlando, guarito, passò a domare le iene, che lui costringeva a sbriciolare un bastone di legno con i denti.

renato farina

Vidi questo spettacolo, sempre sotto casa mia.

 

Era la rappresentazione presunta dell' uomo buono e coraggioso che imponeva alle bestie crudeli di sottomettersi. Crudele chi? Orrore. Non c' è bellezza né moralità in questo esercizio. Non c' è rispetto. Perché cito questa comunanza di giudizio? Perché la tua compassione razionale - di ateo dichiarato - è la mia. Nessuno ha il monopolio della compassione. Ma essa ci fa distanti su una questione seria. Non l' aborto (ricordo ai lettori che Vittorio Feltri, come direttore dell' Indipendente, 26 anni fa ricevette il premio del Movimento per la vita). Bensì l' eutanasia.

 

vincent lambert

In questi anni abbiamo già discusso del tema su queste colonne. Quante volte? Tante. Evito di sintetizzare la tua posizione, dato che già faccio fatica a esprimere la mia. Sono certo però tu sia per l' assoluto primato della libertà. Per questo ti chiamo in soccorso. Oggi, in Francia, in nome della compassione, stanno applicando una forma orrenda di eutanasia a una persona, Vincent Lambert, 42 anni, tetraplegico da dieci, uscito dal coma e in stato di «coscienza minimale», che non ha dato nessun consenso alla propria morte.

 

Mi chiedo. Perché i radicali e in generale i sostenitori italiani del diritto a scegliere la propria morte non intervengono con durezza a dire: no questo no, non si fa? Fallo tu, sei ascoltato e autorevole. Il mio timore è che una legge che oggi in Italia autorizzi il suicidio assistito conduca al diritto-dovere dello Stato a sopprimere quanti sono ritenuti sofferenti e che si suppone abbiano una qualità della vita indegna.

 

vincent lambert

Non sono in grado di parlare, ma se lo fossero - dicono i giudici - sarebbero pure loro d' accordo, in nome del senso comune: perché vivere e pesare sulle casse della collettività. Insomma, la mia preoccupazione è questa: una volta che la legge (e andrà così: e se non lo farà il Parlamento, interverrà la Corte costituzionale a farlo, come già ha lasciato capire il suo presidente in una intervista a La Stampa) darà la facoltà al malato di farsi aiutare a morire, poi chi ha la tutela legale del sofferente, potrà scegliere per lui la soppressione.

 

E così eccoci all' assassinio di esseri «inutili» che non hanno la forza di impedire di essere ammazzati, con i genitori che chiedono per-favore-non fatelo, e la polizia che li tiene lontani dalla sala di rianimazione, ironia della parola. Il caso in questione è - ripeto - quello di Vincent Lambert.

In queste ore alcuni medici dell' ospedale di Reims, d' accordo con i giudici della Cassazione di Parigi, e con il consenso della moglie del malato, Rachel, lo stanno facendo morire di fame e di sete. Mentre scrivo è in agonia.

vincent lambert

 

Io dico: abbiate più coraggio, e tagliategli la testa, che così soffre meno. E' stata abrogata la pena di morte per i criminali. Giusto. In America, dove assurdamente la si applica, i giudici intervengono per bloccarla perché non è garantito che le iniezioni mortifere siano indolori. In Francia invece... Sì, perché Vincent soffre. E' accertato. Infatti i medici che stanno dedicandosi a questa operazione «compassionevole» hanno fatto sapere al quotidiano cattolico La Croix che a Vincent è assicurato un trattamento per cui «le mucose della bocca non diano al paziente un' insopportabile sensazione di secchezza».

 

renato farina

Impressiona la forza della madre, si chiama Viviane. Non si è arresa. Con un colpo di genio dettato dall' amore ha ottenuto di parlare a Ginevra nella seduta plenaria in ambito Onu, del Consiglio dei diritti dell' uomo. Ella si appella alla carta dei diritti delle persone handicappate, e al loro diritto a non essere soppresse approfittando della loro condizione menomata. Sorpassa a sinistra i cosiddetti difensori dei diritti individuali, in nome della persona e dei legami affettivi che nessuno stato ha diritto di troncare. Non esistono vite inutili.

 

Niente da fare. A me la lezione di questa madre commuove nel profondo. Trasforma il diritto in uno strumento per affermare l' essenza dell'umano. E questa essenza è l' amore. Secondo Gabriel Marcel significa dire all'altro: tu non morirai. Anche a chi è tetraplegico, con la coscienza debolissima, bisognoso di tutto. Se uno Stato contraddice questa verità fondativa della civiltà cristiana nega la ragione del suo esistere. Forza Viviane Lambert, siamo con te! Vorrei che lo dicessi anche tu, direttore (e amico!).

 

La risposta di Vittorio Feltri pubblicata su “Libero Quotidiano”

 

vittorio feltri 1

Caro Renato, sono d' accordo con te su vari punti della delicata questione. Ma devo fare qualche distinguo. Il suicidio assistito, per esempio, non c' entra nulla con l' eutanasia. Ricordo la vicenda drammatica di Lucio Magri, tra i fondatori negli anni Settanta del Manifesto. Posso dire che egli era un mio quasi amico. E mi confidò di essere stato deluso dalla politica. Gli risposi mestamente che i partiti e le ideologie alla fine scontentano sempre chiunque perché quando siamo giovani speriamo, poi invecchiando sbuffiamo.

 

Era un uomo intelligente e fascinoso, e perfino molto educato. Rise alle mie parole. Poi ci incontrammo qualche volta, raramente. Quando morì sua moglie, che amava, inutile specificarlo, fu colpito da una botta di depressione da cui non si riprese.

VALENTINO PARLATO E LUCIO MAGRI

 

Ad una certa età la solitudine, la mancanza di una mano da stringere possono essere devastanti, la vita non ha più senso e diventa un peso. Una giornata non passa mai, mentre gli anni trascorrono veloci, il tuo corpo non cambia molto, tuttavia fatichi a portarlo in giro, dormi di meno, non hai appetito. Insomma, stare al mondo si trasforma in una seccatura e cominci a pensare che sarebbe meglio farla finita. Già. Ma come raggiungere l' aldilà?

 

i genitori di vincent lambert, pierre e viviane

Tra il dire e il fare, si sa, c' è di mezzo il mare. Lucio si recò a Zurigo una prima volta fortemente deciso a chiudere, tuttavia, al momento di bere la sostanza che lo avrebbe stecchito, fu vinto dall' istinto di sopravvivenza. Ci riprovò dopo alcuni mesi, però fallì ancora. Al terzo tentativo trangugiò il liquido che lo portò via da questa terra ingrata. Non so quali demoni infestassero la sua psiche, ma rispettai e ancora rispetto la soluzione che adottò. Ci mancherebbe altro. Ogni uomo è padrone di se stesso e bisogna riconoscergli il diritto di scegliere se e quando morire.

Il padre di Eluana englaro

 

Ho raccontato questa storia per dimostrare che gli svizzeri sono più avanti di noi anni luce. Concepiscono l' eutanasia solo nel caso in cui coloro che ci puntano siano consapevoli del passo che compiono. Prima di consentirti la fuga dalle miserie che ti circondano, ti sottopongono ad un test, e se non lo superi non ti permettono di correre nell' oltretomba. Insomma, il suicidio assistito è una cosa seria, non accessibile a chiunque. Non è vero che renderlo praticabile sia come aprire una breccia alla eutanasia non richiesta dal paziente. È un atto estremo che dà l' opportunità di esercitare la propria volontà. Questo è poco ma sicuro. Non farei confusione.

vincent lambert 7

 

L' Italia bigotta da anni discute di questo problema senza arrivare a darsi una disciplina.

Il caso di Lambert è analogo a quello della Englaro. Né lui né lei hanno preteso di trasferirsi dal letto di dolore al sepolcro, quindi non abbiamo la facoltà di procedere affinché essi si affidino a Caronte. E qui hai ragione tu. Non si può uccidere alcuno che non abbia espresso il desiderio di togliersi dagli affanni quotidiani. Ma impedire a un individuo di trapassare costituisce una forma intollerabile di prepotenza, anche se ispirata a buoni sentimenti cattolici.

 

La religione è importante per i credenti, però non è obbligatorio essere tali, per cui devi accettare che io (o altri) gestisca l' esistenza o il decesso secondo i miei gusti e non secondo i tuoi.

manifestazioni per non staccare la spina a vincent lambertvincent lambert 6vincent lambert 2vincent lambert 4

vittorio feltri

 

vincent lambert 5manifestazioni per vincent lambert 1

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…