VI RICORDATE IL CONCERTONE DI BARCELLONA CON 5MILA CAVIE? – BENE, A UN MESE DI DISTANZA L’ESPERIMENTO PUÒ DIRSI RIUSCITO VISTO CHE NON SI SONO REGISTRATI CASI DI CORONAVIRUS TRA I PARTECIPANTI CHE, DURANTE LA SERATA, AVEVANO DOVUTO INDOSSARE LA MASCHERINA FFP2 E FARE UN TAMPONE ANTIGENICO - NEI 14 GIORNI SUCCESSIVI CI SONO STATI 6 POSITIVI, MA PER 4 È STATO POSSIBILE STABILIRE CHE L'OCCASIONE DEL CONTAGIO NON È STATO IL MEGA EVENTO E... VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Da "www.tgcom24.mediaset.it"

 

barcellona concerto senza distanziamento love lesbian 2 barcellona concerto senza distanziamento love lesbian 2

E' stato uno dei più grandi raduni in Europa dall'inizio della pandemia il concerto-esperimento organizzato a Barcellona il 27 marzo. Ora, a distanza di un mese, gli organizzatori hanno annunciato che tra i 5mila partecipanti non è stato registrato alcun caso di coronavirus. Tutti gli spettatori erano stati sottoposti ad un test antigenico e avevano dovuto indossare la mascherina. Ma avevano potuto ballare senza distanza sotto al palco sulle note della rock band catalana Love of Lesbian.

barcellona concerto senza distanziamento love lesbian 31 barcellona concerto senza distanziamento love lesbian 31

 

Il concerto - Il pubblico del concerto era tenuto a sottomettersi a un test antigenico prima del concerto e indossare una mascherina Ffp2 per tutta la durata dello stesso. Inoltre, è stato utilizzato un sistema di ventilazione che garantiva un corretto ricambio dell'aria nel palazzetto che ha ospitato il concerto, il Palau Sant Jordi. Le persone non erano obbligate a rispettare distanziamento fisico. 

 

barcellona concerto senza distanziamento love lesbian 3 barcellona concerto senza distanziamento love lesbian 3

I risultati del test - Nei 14 giorni successivi, sono stati diagnosticati 6 casi positivi tra le 4.592 persone che hanno assistito al concerto e poi acconsentito all'analisi dei dati diagnostici, tutti lievi o asintomatici. Di questi, per almeno 4 è stato possibile stabilire che l'occasione del contagio non è stato il concerto; inoltre, per tutti è stato riscontrato che non hanno provocato ulteriori contagi. 

 

"I dati permettono di escludere che il concerto al Palau Sant Jordi sia stato un evento di super trasmissione del Covid", hanno spiegato i responsabili. L'analisi dei dati è stata curata da medici della Fondazione Lotta contro l'Aids e le Malattie Infettive e dell'ospedale pubblico universitario Germans Trias i Pujol e approvata dal servizio di sorveglianza epidemiologica della Catalogna. 

concerto in mascherina a barcellona 6 concerto in mascherina a barcellona 6

 

La band coinvolta nell'esperimento, Love of Lesbian, ha ringraziato gli organizzatori e i consulenti scientifici dell'evento. "Ci auguriamo che d'ora in poi, dopo questi ottimi risultati, il mondo della cultura venga ascoltato come merita", ha twittato. 

concerto in mascherina a barcellona 7 concerto in mascherina a barcellona 7 BARCELLONA CONCERTO SENZA DISTANZIAMENTO LOVE LESBIAN BARCELLONA CONCERTO SENZA DISTANZIAMENTO LOVE LESBIAN

 

concerto in mascherina a barcellona 4 concerto in mascherina a barcellona 4 concerto in mascherina a barcellona 8 concerto in mascherina a barcellona 8 concerto in mascherina a barcellona 9 concerto in mascherina a barcellona 9 concerto in mascherina a barcellona 5 concerto in mascherina a barcellona 5 concerto in mascherina a barcellona 10 concerto in mascherina a barcellona 10 concerto in mascherina a barcellona 2 concerto in mascherina a barcellona 2 concerto in mascherina a barcellona 3 concerto in mascherina a barcellona 3 concerto in mascherina a barcellona 11 concerto in mascherina a barcellona 11 concerto in mascherina a barcellona 13 concerto in mascherina a barcellona 13 concerto in mascherina a barcellona 12 concerto in mascherina a barcellona 12 concerto in mascherina a barcellona 1 concerto in mascherina a barcellona 1 concerto in mascherina a barcellona 14 concerto in mascherina a barcellona 14

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…