rivolta sociale

IL VIRUS DELLA RABBIA – GLI ITALIANI HANNO PAURA: QUASI DUE SU TRE (IL 63%) SONO CONVINTI CHE I DISORDINI SOCIALE E LA DIVISIONE OSTACOLERÀ L’USCITA DALLA PANDEMIA. IL 35% SI DICHIARA PIÙ ARRABBIATO RISPETTO A PRIMA – IN POCHI CREDONO ALLA RETORICA DELLA COESIONE E DELL’UNITÀ NAZIONALE, ANZI: IL 58 % PREVEDE CHE SI AFFERMERANNO SENTIMENTI DI CHIUSURA VERSO GLI ALTRI…

Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”

 

RIVOLTA SOCIALE

Nel passaggio dall' emergenza sanitaria a quella economica ci si chiede spesso se lo spirito di coesione che ha caratterizzato il clima sociale negli ultimi due mesi possa essere mantenuto in vita o sia destinato a lasciare il posto ad atteggiamenti di altro segno.

 

rivolte 1

Le opinioni degli italiani su come i cittadini hanno reagito alla pandemia non sono univoche e neppure prive di qualche contraddizione, a partire dal giudizio sul rispetto dei provvedimenti adottati dalle autorità: circa la metà dei rispondenti (49%) ritiene ci siano state troppe violazioni e la maggioranza degli italiani non abbia capito l' importanza di rispettare le direttive, mentre il 39% è di parere opposto ed è convinto che gran parte degli italiani abbia dato prova di grande senso civico e rispetto delle regole. L' attenzione che i media hanno dedicato al mancato rispetto delle regole, ha dilatato la portata delle irregolarità nelle percezioni dell' opinione pubblica.

nando pagnoncelli 4

 

GIUSEPPE CONTE CON LA MASCHERINA

Quando viceversa si pensa alle persone vicine - parenti, amici, conoscenti - prevalgono le valutazioni positive, basti pensare che il 52% è del parere che le persone che si frequentano abbiano rispettato le regole per senso di responsabilità, nella consapevolezza che dai propri comportamenti dipendesse la sicurezza di tutti, specie delle persone più fragili e a rischio.

 

Peraltro, affiorano dubbi su come cambieranno le relazioni tra noi e gli altri quando si tornerà alla normalità, infatti per il 38% i legami tra le persone si rafforzeranno e saranno improntati ad una nuova fiducia, mentre il 36% paventa il rischio che dopo un lungo periodo di distanziamento sociale la fiducia negli altri si affievolisca.

rivolta al carcere santa maria maggiore di venezia 7

 

GIUSEPPE CONTE CON LA MASCHERINA

Sullo spirito di coesione manifestato da cittadini e dalle istituzioni nelle fasi più critiche dell' emergenza, le opinioni si dividono nettamente: per il 44% la pandemia ha risvegliato il civismo degli italiani, mentre il 42% è convinto che si sia enfatizzato eccessivamente questo aspetto. Ma cosa resterà della coesione degli italiani nei prossimi mesi? Prevalgono nettamente lo scetticismo e lo sguardo preoccupato sul futuro: infatti solo il 22% si aspetta che lo spirito di unità sia destinato a mantenersi forte, mentre quasi due su tre (63%) sono convinti che tutto tornerà come prima e i sentimenti di rabbia e di divisione ostacoleranno l' uscita dell' Italia dalla crisi innescata dalla pandemia.

rivolte

 

GIUSEPPE CONTE CON MASCHERINA

E di fronte a una crisi economica prolungata il 58% prevede che si affermeranno sentimenti che porteranno ad una maggior chiusura verso gli altri, in una sorta di ripiegamento difensivo. In entrambi i casi (coesione futura e sentimenti prevalenti nella crisi economica) il pessimismo prevale tra tutti i segmenti sociali, indipendentemente dalle caratteristiche anagrafiche e dall' orientamento politico, ma gli atteggiamenti più negativi si registrano tra le persone più esposte alle conseguenze della crisi, riproponendo la consueta frattura tra i ceti garantiti e quelli non garantiti (giovani, lavoratori autonomi, precari, ecc.).

scontri con la polizia nelle banlieue 3

 

Si sente spesso parlare della rabbia che monta nel Paese in queste settimane di difficoltà e dal sondaggio odierno sembrano emergere alcuni sintomi, dato che il 35% si dichiara più arrabbiato rispetto a prima della pandemia, contro il 12% che viceversa si dichiara meno arrabbiato. Appare evidente che in assenza di un grande progetto per il futuro del Paese si rischia di dissipare quanto di positivo è emerso tra la gran parte degli italiani nelle settimane più buie.

 

RIVOLTA AL CARCERE DI SAN VITTORE - DETENUTI SUL TETTO

Il metodo inclusivo non rappresenta una perdita di tempo ma la garanzia che nella ricerca di un compromesso nobile tra posizioni non sempre convergenti si pongano le basi per una situazione prospera e duratura. Mai come in queste circostanze l' esempio deve venire dall' alto, altrimenti le opinioni che si stanno affermando tra gli italiani rischiano di diventare una triste profezia che si autoavvera.

giuseppe conte a bergamo con mascherina

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...