madame claude

1. VITA, PIACERI E SEGRETI DI MADAME CLAUDE, LA MAITRESSE PIU' FAMOSA DEL MONDO CHE HA SAZIATO GLI APPETITI SESSUALI DEI POTENTI DELLA TERRA, DA JFK A GHEDDAFI - “KENNEDY VOLEVA LA SOSIA DI JACKIE, MA CON PIÙ SEX APPEAL, MARLON BRANDO PREFERIVA LE BELLEZZE DI TAHITI CHE NON ERANO FACILI DA TROVARE. LO SCIA' DI PERSIA REGALAVA DIAMANTI, LE RICHIESTE 'DEPRAVATE' DI ARISTOTELE ONASSIS E GIANNI AGNELLI…” - I SERVIZI SEGRETI DELL'ELISEO ARRUOLARONO BEN PRESTO MADAME CLAUDE PERCHÉ...

DAGONEWS

 

madame claude 5

Come regina indiscussa delle notti di sesso di Parigi,  Fernande Grudet - in arte Madame Claude - ha fornito le migliori prostitute per i clienti più facoltosi: il bordello offriva un universo segreto e proibito di piacere a politici e celebrità di alto rango come John F. Kennedy, Muammar Gheddafi, Nelson Rockefeller e Frank Sinatra.

 

Le sue scuderie di ragazze non erano costituite da semplici prostitute, ma da quelle che Madame chiamava "cigni" di belle famiglie francesi, con cervello e fascino e “brave a letto”, come amava definirle. Adesso quell’universo erotico viene raccontato dal giornalista William Stadiem nel suo libro “Madame Claude: Il suo mondo segreto di piacere, privilegi e potere”.

kennedy

 

Ad attingere al nettare di Madame Claude, fu anche John F. Kennedy nel 1961, durante un viaggio a Parigi. «Voleva la sosia di Jackie: stessa età, stessa altezza, capelli neri, misteriosa e con grazia regale, ma con più sex appeal. JFK era attratto dagli sguardi di Jackie, ma voleva la versione più seducente e sessuale. Voleva l’attrice Anouk Aimee, ma questa si rifiutò di dormire con quel “puerile guerrafondaio”.

 

Ma Madame Claude aveva la ragazza perfetta. Era una modella di Givenchy che, tra l’altro, era lo stilista preferito di Jackie: era una ragazza di 23 anni che studiava alla Sorbona e indossava lo stesso abito che la moglie di John avrebbe messo per il ballo a Versailles quella stessa notte. JFK restò da solo mezz’ora con quel cigno: la sera stessa non smetteva di fare complimenti a Jackie, ma non riusciva a levarsi dalla testa quella ragazza.

jfk e jackie

 

Più tardI madame Claude scopri che il presidente voleva che il suo “cigno” replicasse la moglie in una "dimensione erotica", visto che la coppia non dormiva insieme. JFK si era perfino lamentato del fatto che Jackie fosse più interessata alla moda che al sesso: e proprio per questo la ragazza gli offrì uno spogliarello da fargli girare la testa, dimostrandogli che le due dimensioni non si escludevano a vicenda».

 

jackie e charles de gaulle

E mentre per gli altri clienti il costo di quell’esperienza sarebbe stato di 50 dollari, madame Claude ne pretese duemila dal presidente. «Si trattava di un affare di Stato – si legge nel libro – era il costo per il servizio al presidente degli Usa».

 

il libro

Impressionati dalla discrezione e dalla sua gestione di quell’incontro, i servizi segreti dell'Eliseo arruolarono ben presto madame Claude perché fornisse loro i dettagli di ciò che si riusciva a sapere dei potenti tra le lenzuola. Ma non fu l’unica volta che la donna ebbe a che fare con Kennedy: gli incontri venivano organizzati dal segretario Pierre Salinger dopo aver avuto il numero da Frank Sinatra.

francia madame claude

 

«Usavano parole in codice, come se lui dovesse aiutarla a scegliere un regalo per Jackie da Hermes, ma in realtà organizzavano gli incontri – si legge – “Jackie le deuxième” venne ospitata pure a Washington e quando lei non era disponibile c’era sembra l’alternativa adatta».

 

Ma JFK non era il solo. Lo stilista Oleg Cassini chiese di incontrare la stessa ragazza di Kennedy, ma lei non era la sua dea del sesso ideale. Il quinto marito di Elizabeth Taylor, Richard Burton, divenne il cliente hollywoodiano preferito di Madame Claude. Tra i clienti c’erano anche Yul Brynner, Rex Harrison e Marlon Brando.

madame claude 1

 

«Una volta Harrison richiese due alte scandinave contemporaneamente, mentre Brando preferiva le bellezze di Tahiti, che non erano facili da trovare. Così una volta mandò le due studentesse della Sorbona più intelligenti in camera da lui e finirono per parlare fino all’alba di diritti umani violati.

 

madame claude 2

Nessuno come il regista Roger Vadim, il primo marito di Jane Fonda, desiderava avere più donne: tre erano il minimo e amava dare loro ordini e creare scene da film. Quando si trattava di clienti come Aristotele Onassis e Maria Callas, le loro richieste sessuali erano così depravate da non poter neanche essere raccontate».

 

Frank Sinatra e Sammy Davis, Jr. frequentavano la signora Claude, ma durante la sua permanenza negli Stati Uniti: nel 1977, di fronte all’aumento delle tasse e alle minacce per le azioni di reclutamento di prostitute, la maitresse decise di trasferire la sua attività a Los Angeles. 

madame claude 3

 

«Sammy era un fan dei suoi “cigni” tedeschi. Il comico e il barone Elie de Rothschild erano tra i suoi migliori clienti e Gianni Agnelli le regalò una Fiat. Agnelli vestiva i suoi “cigni” da marinarette durante gli incontri sessuali sul suo yacht. Sinatra era un fan devoto dei suoi servizi fino a quando la nuova moglie, Barbara, un'ex-showgirl bionda e alta, non frenò le sue frequenti visite.

madame claude 4

 

muammar gheddafi

E poi ancora  Mohammad Reza Pahlavi, lo scià dell'Iran, che regalava diamanti e gioielli di Harry Winston alle molte donne che invitava nel suo palazzo a Teheran. Mu'ammar Gheddafi accolse un cigno di madame Claude nella sua stanza al Ritz Hotel di Parigi: lei anticipò alla sua ragazza che sarebbe stata una serata a base di caviale e champagne, invece le offrì una bottiglia d’acqua, datteri e una cassetta con musica araba. Ma alla fine seppe essere riconoscente, regalandole il diamante che le aveva fatto indossare sul ventre per danzare per lui per tutta la notte.

 

nelson rockefeller

Lord Mountbatten, invece, incontrava le sue ragazze solo sul jet privato del barone Elie de Rothschild mentre volteggiava nei cieli sopra Parigi, mentre i due vecchi godevano di un ménage à quatre.

oleg cassini

 

Ogni cliente aveva le proprie abitudini e preferenze sessuali a porte chiuse. Il miliardario J. Paul Getty costringeva le ragazze a usare un telefono a pagamento nella sua maestosa casa inglese a Sutton Place per evitare costi aggiuntivi, mentre Nelson Rockefeller amava dare pizzicotti alle ragazze da lasciare lividi: venne sgridato duramente da madame Claude.

 

rex harrison

A Los Angeles provò a reclutare Joan Collins e la sua amica, Evie Bricusse, attrice di film horror. "Penso si possa fare bene, anzi benissimo. I vostri mariti non devono sapere, e credo che potremmo fare abbastanza soldi per comprare alcuni piccoli extra”. Le due donne rifiutarono, ma non s’indignarono.

marlon brando

 

In Francia l’inizio della fine era arrivato con l’elezione del presidente Valéry Giscard d’Estaing e il rafforzamento della lotta alla prostituzione, a metà degli anni 70. Nonostante le protezioni  e la sua fuga negli Stati Uniti, Madame Claude fu condannata e incarcerata più volte. Dopo i guai giudiziari, e con 11 milioni di franchi da dare al fisco, si ritirò a Nizza in una casa in affitto. È morta sola in quell’appartamento in Costa Azzurra nel 2015 all'età di 92 anni.

la residenza di madame claude madame claudemadame claude ha gestito oltre 500 prostitute nei suo bordellimadame claude nel 1985fernanda grudet madame claude fernanda grudet madame claude fernanda grudet madame claude fernanda grudet madame claude joan collins

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…