luca casarini

ZONA CASARINI – EMERGONO DETTAGLI SEMPRE PIÙ SUCCOSI DALL’INCHIESTA SULLA ONG “MEDITERRANEA”: LE INTERCETTAZIONI DIMOSTRANO CHE L’EX ANTAGONISTA CASARINI E I SUOI COMPAGNI HANNO SALVATO I 27 MIGRANTI DELLA MAERSK SOLTANTO PER SOLDI! I DANESI HANNO PAGATO 125MILA EURO ALLA ONG PER IL TRASBORDO DEI DISPERATI CHE AVEVA A BORDO, CHE POI SONO SBARCATI A POZZALLO CON LA “MARE JONIO” – “LA “FATTURA DI POMP… A COPENAGHEN”, “DOMANI POTREMMO ESSERE CON LO CHAMPAGNE IN MANO”: TUTTE LE INTERCETTAZIONI

BEPPE CACCIA LUCA CASARINI

“DOMANI A QUEST'ORA POTREMMO ESSERE CON LO CHAMPAGNE IN MANO A FESTEGGIARE” – LE INTERCETTAZIONI CHE INCHIODANO L’EX NO GLOBAL LUCA CASARINI: LA ONG “MEDITERRANEA SAVING HUMANS” HA INCASSATO 125MILA EURO PER IL TRASBORDO DI 27 MIGRANTI DALLA PETROLIERA DANESE “MAERSK ETIENNE” ALLA NAVE MARE JONIO

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-domani-quest-39-ora-potremmo-essere-champagne-mano-265137.htm

 

 

CASARINI SMASCHERATO SUI SOLDI PER PORTARE CLANDESTINI IN ITALIA: «DOMANI CHAMPAGNE»

Fabio Amendolara per “La Verità”

 

migranti maersk etienne

«Domani a quest' ora potremmo essere con lo champagne in mano a festeggiare perché arriva la risposta dei danesi [...] abbiamo svoltato e possiamo pagare stipendi e debiti». L'armatore veneziano dell'accoglienza Luca Casarini, già consulente dell'ex ministro per la Solidarietà sociale Livia Turco durante il primo governo Prodi, che da un decennio ormai si è trasferito a Palermo dove ha trasformato un rimorchiatore, la Mare Jonio, in una nave da salvataggio, si sfrega le mani conversando con Alessandro Metz, armatore insieme a lui della Mediterranea Saving Humans ed ex consigliere regionale in Friuli Venezia Giulia con i Verdi.

maersk etienne

 

Al centro dell'inchiesta della Procura di Ragusa c'è un bonifico da 125.000 euro, datato 30 novembre, tra la compagnia danese Maersk e la Idra, società di Metz proprietaria della Mare Jonio. L'accusa ipotizzata dai magistrati è di aver accettato il trasbordo dei 27 migranti della Maersk Etienne solo per soldi.

 

Luca Casarini e Pietro Marrone

E le nuove intercettazioni, pubblicate ieri da Il Giornale, sembrano dimostrarlo. «Vogliono infangarmi», aveva affermato, alzando i toni, Casarini. Ma la teoria difensiva basata sul complotto è durata come da Natale a Santo Stefano. «È una fattura di pomp... a Copenaghen».

 

Al telefono, l'ex disobbediente passato a lanciare le reti per migranti, quel bonifico da 125.000 euro lo definisce così mentre parla con un altro ex dei Verdi, Beppe Caccia, un tempo assessore a Venezia e ora capo missione di Mediterranea. I due concordano che il bonifico dovrà apparire come il pagamento di «una fattura per attività di navigazione della Idra a dei partner privati».

maersk etienne

 

Un'operazione, secondo l'accusa, che avrebbe schermato l'accordo «di natura commerciale» tra le società armatrici. La Mare Jonio, insomma, si sarebbe trasformata in taxi dell'immigrazione. Tant' è che l'accusa è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, oltre che di violazione alle norme del codice della navigazione.

 

La causale del bonifico: «Servizi di assistenza forniti in acque internazionali». Caccia avrebbe inizialmente chiesto alla Maersk il versamento di 270.000 euro, ottenendone infine 125.000.

luca casarini

 

Il fatto che il versamento sia arrivato un mese dopo il trasbordo aveva spinto i difensori degli otto indagati a respingere le ipotesi dell'esistenza di un accordo economico preventivo. Ora, però, sembra emergere quella che il procuratore di Ragusa Fabio D'Anna definisce come una «laboriosa negoziazione protrattasi dagli inizi di settembre al 30 novembre 2020».

 

mare jonio

Caccia, infatti, secondo la ricostruzione della Procura, il 7 ottobre sarebbe andato a Copenaghen (dove l'indagine ha evidenziato anche pressioni su ambienti dell'Ue da parte di una lobby danese, allo scopo di favorire l'immigrazione. In questo contesto sono emerse anche connessioni con alcune diocesi italiane e Banca Etica) per incontrare i dirigenti della Maersk al fine di «lucrare il controvalore pecuniario dell'operazione di trasbordo».

 

Le telefonate di Casarini intercettate, poi, sembrano andare tutte in quella direzione: «Mi sa che abbiamo fatto il botto». Insomma, l'obiettivo sembrano proprio i 125.000 euro: «Con quelli si sistemano tutti», avrebbe detto Casarini. I danesi avrebbero invece trovato la strada per far apparire l'operazione come trasparente.

nave mare jonio della ong mediterranea al largo di lampedusa

 

Anche tramite un escamotage: l'aver rilevato una situazione emergenziale di natura sanitaria a bordo della petroliera, documentata da un report medico del team di soccorritori che si era imbarcato, secondo l'accusa, «illegittimamente sul rimorchiatore».

 

La nave di Casarini e di Caccia, diffidata dall'effettuare in maniera stabile attività di salvataggio in mare, avrebbe raggiunto la nave danese solo «per consegnare 80 litri di benzina». In mare inoltrato, però, sulla Mare Jonio salgono dei sanitari. E comincia il trasbordo. Prima con una donna in presunto stato di gravidanza stimato al secondo trimestre e il marito (in ospedale però si scoprirà che non era incinta).

luca casarini

 

E il giorno dopo, con l'assegnazione del porto, sbarcano tutti a Pozzallo. La Maersk ipoteticamente sarebbe rimasta ancora in mare. E ogni giorno di stop avrebbe avuto un costo di migliaia di euro. Per ricambiare il favore, è quanto sembra emergere dalle intercettazioni, sarebbe arrivata quella che Caccia avrebbe prospettato a Casarini nelle telefonate come «una confortante gratifica natalizia».

 

IL TITOLO DEL MANIFESTO SUL SOCCORSO DEL GOMMONE IN LIBIA DELLA NAVE MARE JONIO DI MEDITERRANEA

«Mentre la cronaca fa emergere le intercettazioni delle Ong che parlano di soldi e champagne per portare i clandestini in Italia, la Francia respinge a Claviere degli immigrati», commenta il leader della Lega, Matteo Salvini, che non ci sta a passare come il sequestratore degli immigrati. Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia), invece, ha definito «inquietanti» gli aggiornamenti sulla Mare Jonio: «Vigileremo affinché si vada fino in fondo a questa vicenda». Che sembra serbare ancora più di una novità.

alessandra sciurba luca casarininave mare jonio della ong mediterraneanave mare jonio della ong mediterranea 1jean claude hollerich a cena con luca casarini

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…