fausto castaldi cimitero sezze

GLI ZOZZONI DI SEZZE – I LOSCHI GIRI DEL CUSTODE DEL CIMITERO DI SEZZE COMPRENDEVANO ANCHE FESTINI A BASE DI SESSO E DROGHE NELLA SUA CASA ADIACENTE AL CAMPOSANTO: PRESTAZIONI SESSUALI CHE VENIVANO FILMATE DI NASCOSTO E DI CUI GODEVANO ANCHE POLITICI, MEDICI E FORZE DELL'ORDINE – ALLE DONNE FATTE PROSTITUIRE VENIVANO FATTE ASSUMERE INCONSAPEVOLMENTE PASTICCHE ECCITANTI MISCELATE IN SUCCHI DI FRUTTA IN MODO DA INDURLE ALLA PERDITA DI CONTROLLO E…

Azzurra Barbuto per "Libero quotidiano"

 

fausto castaldi 2

"Morte tua, ricchezza mia". Questo è il principio che per anni ha ispirato la condotta, assolutamente delittuosa, di Fausto Castaldi, umile custode del cimitero monumentale di Sezze, in provincia di Latina, il quale è riuscito a trasformare il suo impiego, lugubre e noioso, in un affare alquanto redditizio. Anzi no, perché gli affari in verità erano molteplici, se vogliamo dirla tutta: compravendita di loculi e di decine di quintali di legname (in concorso con il figlio, entrambi infatti sono accusati di peculato) proveniente proprio dal camposanto, appropriazione di fiori che venivano poi rivenduti dall'amante di Castaldi, e festini a base di sesso e droghe all'interno della propria abitazione, adiacente al posto di lavoro.

 

fausto castaldi 1

ECCITANTI NEI COCKTAIL Prestazioni sessuali di cui godevano, stando a quanto risulta dagli atti dell'indagine, anche politici, medici ed esponenti delle forze dell'ordine. I rapporti intimi venivano ripresi con le telecamere, montate da Castaldi, il quale è stato arrestato, in ogni camera della sua dimora, ad insaputa dei protagonisti di questi filmini a luci rosse, scoperti dai carabinieri del comando provinciale di Latina nel corso di una perquisizione nella villa con piscina di Castaldi. Ma non finisce mica qui. Il custode, incapace di custodire, distribuiva pure pasticche eccitanti e viagra. Le prime venivano fatte assumere, talvolta miscelate in succhi di frutta, alle donne senza che queste ne fossero coscienti, al fine di determinare in loro uno stato di alterazione e indurle alla perdita di controllo.

cimitero sezze

 

Non soltanto soldi ma anche favori, come la riparazione della caldaia rotta, era ciò che Castaldi pretendeva dagli avventori in cambio di questi servizi sessuali a cui costringeva ignare vittime. Neppure i defunti scampavano alla avidità del tizio in questione: venivano derubati addirittura di corone e cuscini floreali, spogliati dal primo all'ultimo fiore, senza pietà. Un attimo dopo che i parenti piangendo giravano i tacchi e sconsolati se ne tornavano a casa, ecco che il custode si sfregava le mani ed entrava in azione e già telefonava alla sua amata allo scopo di informarla che la merce, fresca e profumata, era disponibile, pronta per essere rivenduta.

cimitero

 

Castaldi non esitava a sottrarre i fiori direttamente dai vasi delle tombe, in base alle richieste che la sua compagna, di mestiere fioraia, riceveva dai propri clienti, del tutto inconsapevoli che rose e crisantemi che essi acquistavano appartenevano ad un altro estinto.

 

BOUQUET DALLE TOMBE E l'uomo che si faceva confezionare un bellissimo bouquet da recare in dono alla moglie o alla fidanzata ignorava che stava regalandole i fiori di un defunto. Il custode e i suoi complici non erano afflitti da alcun tipo di scrupolo. In barba al morto, si arricchivano e agivano con una freddezza che desta sconcerto.

sergio di raimo

 

Nell'ordinanza di custodia cautelare, ad esempio, si legge che il 23 maggio del 2019 Castaldi comunica con soddisfazione al figlio della sua compagna che «s' è buttato uno dal balcone a Santa Maria», preannunciando così al giovane l'opportunità di guadagno riciclando gli addobbi che a breve sarebbero stati consegnati: «Già l'ho detto a tua madre, qua hanno portato un po' di fasci, già 3-4 li ho ammucchiati là. Quindi se tu la fai scendere, riempiamo quel secchione grosso, così già ti guadagni 50-60 euro». Venivano rapinati i ricchi e pure i poveri.

 

fausto castaldi 3

Il 21 febbraio del 2019 la proprietaria del negozio di fiori che ha una relazione con Castaldi spiega a questi che una cliente le ha richiesto dieci rose bianche e invita il custode a sottrarli ai defunti appena tumulati, in particolare «a quello che la mamma non ha una lira, che mi hai detto tu, specifica la signora». Questa sporca e squallida storia ci dimostra che nemmeno dopo il trapasso siamo al riparo da quella spietatezza che spinge l'essere umano a trattare i suoi simili alla stregua di oggetti funzionali solamente al proprio tornaconto. Speriamo di trovare pace almeno all'altro mondo.

FESTINI E ESCORT NEL CIMITERO DI SEZZE

Ultimi Dagoreport

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...