ACHTUNG, I TEDESCHI NON VOGLIONO SALVINI: C’È UN VETO DELLA CDU AI RAPPORTI TRA LEGA E PPE - IL “CAPITONE” TENTA DI ACCREDITARSI A LIVELLO EUROPEO (PER ANDARE AL GOVERNO IN ITALIA) CON LA MEDIAZIONE DI BERLUSCONI MA DALLA GERMANIA ARRIVA IL NO: "SONO ALLEATI DI AFD E LE PEN" - TRA I PIÙ CONTRARI C’È L'EX MINISTRO SCHAUBLE - L’ALLEANZA CON I SOVRANISTI EUROPEI PORTA CONSENSI ALLA LEGA IN ITALIA MA SI STA DIMOSTRANDO UNA ‘ZAVORRA’ A BRUXELLES…

-

Condividi questo articolo


Angela Mauro per https://www.huffingtonpost.it/

 

matteo salvini silvio berlusconi matteo salvini silvio berlusconi

Per ora non va. E’ fallito il primo tentativo di Matteo Salvini di accreditare la Lega nella famiglia dei Popolari europei per costruire le ‘giuste relazioni’ e guadagnare la strada delle elezioni e del governo in Italia. Lo stop arriva dalla Cdu, apprende Huffpost da fonti del Ppe. Tra i più contrari, l’ex ministro tedesco Wolfgang Schauble. Ma in casa centrodestra, in Italia, ci sperano ancora.

 

E’ da quando non è più al governo che Salvini sta riflettendo con i suoi sull’opportunità di agganciare il Ppe per costruire relazioni migliori in Europa e uscire dall’angolo in cui si è ficcato dal giorno in cui ha deciso di votare no alla nomina di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Europea. Tra i più convinti di questa strada, i fedelissimi Lorenzo Fontana, ex eurodeputato e buon conoscitore dei ‘venti’ politici europei, e l’ex sottosegretario a Palazzo Chigi Giancarlo Giorgetti.

 

matteo salvini giancarlo giorgetti matteo salvini giancarlo giorgetti

Però l’idea non è di abbandonare gli alleati sovranisti, dalla Le Pen ai tedeschi di Afd, tanto che proprio con loro il 2 dicembre Salvini dovrebbe tenere un’iniziativa ad Anversa, in Belgio, organizzata dal gruppo europeo ‘Identità e democrazia’.

 

L’idea è invece di far leva sui partiti del Ppe più spostati a destra, quelli più minacciati dall’ascesa dei sovranisti nei singoli Stati membri. Ma è proprio dalla Cdu tedesca che arriva il no. Perché nel partito di Angela Merkel è ancora prevalente la linea contraria a rapporti di qualunque tipo con i sovranisti, a partire da quelli nostrani l’Afd. E dunque anche la Lega di Salvini.

 

Merkel Schaeuble-1 Merkel Schaeuble-1

A Bruxelles il ‘niet’ è stato portato da Schauble in persona questa settimana in vari incontri dell’ex ministro di Merkel al Parlamento europeo.

 

Insomma, l’alleanza con i sovranisti europei porta consensi alla Lega in Italia ma si sta dimostrando una ‘zavorra’ in Europa. Nel centrodestra italiano però non disperano: non è finita qui, nel Ppe stanno vagliando bene, si apprende. Anche grazie alla mediazione di Forza Italia, la Lega cerca di farsi strada nel Ppe. L’idea non è entrare nei Popolari, ma costruire le relazioni giuste. Perché si è capito che la via del governo in Italia passa per le ‘buone relazioni’ con chi conta in Europa e il Ppe resta il partito più grande nel continente, primo partito all’Europarlamento anche dopo le ultime europee.

 

STRACHE SALVINI LE PEN STRACHE SALVINI LE PEN

Il punto è che con alleati sovranisti come Le Pen, Afd o gli austriaci dell’Fpo – tutti colpiti come la Lega dallo scandalo dei rapporti con la Russia di Putin - il Carroccio, pur con sondaggi ben oltre il 30 per cento dei consensi, rischia di non andare da nessuna parte. Anche perché la maggior parte delle forze politiche del gruppo sovranista di ‘Identità e Democrazia’ non è al governo nei rispettivi paesi, a cominciare proprio dai francesi del Rassemblement National e i tedeschi dell’Afd. E fino a quando non vanno al governo, a Bruxelles nessuno le calcola.

 

salvini orban salvini orban

Eppure nell’ultimo periodo i sovranisti hanno messo in atto tentativi di uscire dall’angolo per agganciare la maggioranza al parlamento europeo, approfittando dei malumori tra i socialisti. E’ successo al primo test parlamentare del francese Thierry Breton, candidato alla Commissione europea, non sostenuto dai socialisti in prima battuta, appoggiato invece dai Popolari, liberali e anche dai sovranisti, di fatto. E gli stessi sovranisti di ‘Identità e democrazia’ sono stati ultra-teneri con Breton in audizione ieri. Hanno persino votato per il candidato di Orban, l’ungherese Oliver Varhelyi, bocciato invece dai socialisti. E pensare che a luglio i sovranisti erano compatti contro von der Leyen in aula: no secco da tutto il gruppo. Per ora però è no. Anzi nein, visto che arriva dalla Germania.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…