mattarella draghi

ALTRO CHE CONFLITTO IN UCRAINA: DRAGHI LA GUERRA CE L’HA NELLA MAGGIORANZA – CON IL QUIRINALE CHE SPINGE AFFINCHÉ SI ARRIVI A FINE LEGISLATURA, MARIOPIO DEVE TESSERE LA TELA PER TENERE UNITI I RIOTTOSI DEL GOVERNO: IL COLLANTE RIMANGONO I 20 MILIARDI DEL RECOVERY PLAN E NON POSSONO ESSERE FATTI PASSI FALSI. IL NUOVO OSTACOLO È LA RIFORMA DELLA CONCORRENZA CON LA SPINOSA FACCENDA DELLE CONCESSIONI BALNEARI. A BRUXELLES C'È APERTA UNA PROCEDURA DI INFRAZIONE DECENNALE E SENZA UN MESSAGGIO CHIARO IL GOVERNO RISCHIA…

Alessandro Barbera per "La Stampa"

 

mario draghi sergio mattarella

Nel discorso di Mario Draghi fra i limoni di Villa Zagara c'è un passaggio che punta dritto ai partiti della maggioranza: «Dobbiamo procedere rapidamente con l'agenda delle riforme concordata con l'Europa» per «non perdere accesso ai finanziamenti». L'accordo sulla delega fiscale con Lega e Forza Italia e le successive concessioni ai Cinque Stelle sul bonus da duecento euro di giugno (concesso anche ai percettori di reddito di cittadinanza) non sono bastati a spegnere le tensioni.

 

mario draghi e sergio mattarella all altare della patria

I partiti speravano in un incontro a cui Draghi si sta elegantemente sottraendo. Ma nel giro di pochi giorni dovrà trovare un accordo per far procedere la più importante delle riforme, ovvero quella sulla concorrenza, il cui iter è inchiodato al Senato. Fra le tante, la faccenda più complicata resta l'articolo con cui regolamentare la fase transitoria delle gare per le concessioni balneari. Una sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito che dal primo gennaio 2024 ci dovrà essere piena concorrenza.

 

sergio mattarella e mario draghi

La Lega, pressata a destra da Giorgia Meloni, vorrebbe per l'ennesima volta lo stralcio. Draghi su questo non può permettersi di fallire: a Bruxelles c'è aperta una procedura di infrazione decennale e senza un messaggio chiaro il governo rischia di perdere la prossima rata del Recovery Plan da venti miliardi di euro. I segnali di fumo lanciati dal Quirinale verso Palazzo Chigi invitano il premier - in nome della stabilità politica e della situazione internazionale - a trovare i compromessi necessari coi partiti. Ma in questo caso c'è una linea rossa che non potrà essere valicata.

sergio mattarella e mario draghi

 

Con i tassi in crescita e l'inflazione galoppante i fondi del Recovery sono l'alternativa agli aumenti di spesa in deficit. Allo stesso tempo quei fondi sono la colla che tiene insieme la maggioranza. Starà al premier tessere la tela evitando di strapparla. Nelle intenzioni di Mattarella, il governo dovrebbe durare fino a maggio 2023, ovvero l'ultimo giorno utile previsto dalla Costituzione.

La preoccupazione del Quirinale per la stabilità del governo è legata al timore di un conflitto lungo, ma soprattutto di una altrettanto lunga crisi economica.

 

MATTARELLA DRAGHI

 A Palazzo Chigi ieri sottolineavano la coincidenza del contatto fra il Pentagono e la Difesa russa e la visita del premier a Washington. «Le parti non si parlavano da settimane», dice una fonte dello staff. La buona nuova ha anche un risvolto di politica interna: da giorni il premier è martellato dalla voglia di pacifismo di tutti i partiti. Fin qui Draghi ha potuto contare sul pieno sostegno del Quirinale.

 

mattarella e mario draghi al quirinale

Più volte Sergio Mattarella ha sottolineato la «brutalità» dell'aggressione russa e marcato la differenza verso i distinguo, soprattutto di Giuseppe Conte e Matteo Salvini. Ancora ieri in casa Cinque Stelle c'era chi tentava di trovare un modo per ottenere un voto sull'informativa che - sarà giovedì - Draghi farà alla Camera e al Senato. Ma il presidente della Camera Roberto Fico - anche lui ieri a Sorrento - non ha ceduto. Il terzo decreto ministeriale con cui la Farnesina (Luigi Di Maio) e la Difesa (Lorenzo Guerini) danno il via libera alla forniture di armi per Kiev è stato firmato ieri. Il sostegno giuridico è un decreto legge votato sia alla Camera che al Senato dopo l'attacco russo.

MARIO DRAGHI ARRIVA AL QUIRINALE

 

«Dunque di che stiamo parlando?», commenta una fonte di governo che chiede di non essere citata. Vero è che nel frattempo alcuni fatti hanno spinto le Cancellerie occidentali ad abbassare i toni verso Mosca. Prima le rivelazioni del New York Times sul coinvolgimento americano nella uccisione di alcuni generali russi, poi una sfortunata intervista del numero uno Nato Jens Stoltenberg a proposito dei presupposti per arrivare alla pace, infine la decisione di Svezia e Finlandia di aderire il prima possibile all'Alleanza atlantica. Draghi, con tattica studiata negli anni a Francoforte - quando c'erano da convincere insieme tedeschi e italiani sulla politica monetaria - ha prima contribuito a compattare l'Unione attorno a Nato e Stati Uniti, poi a proporsi nel ruolo di pontiere.

MARIO DRAGHI E SERGIO MATTARELLA

 

Anche per questo mercoledì ha invitato a Roma la premier finlandese Sanna Marin, che ha avuto toni duri contro il rischio di una escalation. La settimana successiva lunedì 23 e martedì 24 - a Palazzo Chigi verranno ricevuti anche il premier bulgaro e della Macedonia del Nord, due Paesi balcanici che più di altri stanno subendo tensioni interne per via della guerra in Ucraina.

draghi e mattarella by oshoMattarella Draghi

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."