chiuso per virus coronavirus negozi

E ANCHE A MAGGIO TUTTI DENTRO CASA – IL GOVERNO INIZIA A DISEGNARE LA “FASE 2”: DA QUI AL 13 APRILE RIMANE TUTTO COM’È, MA NEI GIORNI SUCCESSIVI ALCUNE IMPRESE OTTERRANNO IL VIA LIBERA A RIPRENDERE L’ATTIVITÀ – PASSATI I PONTI FESTIVI, CIOÈ DAL 4 MAGGIO, POTRANNO RIAPRIRE ANCHE ALCUNI NEGOZI. E INFINE DOPO DUE SETTIMANE POTREBBERO ARRIVARE ALTRI ALLENTAMENTI ANCHE SUI DIVIETI DI SPOSTAMENTO DEI CITTADINI…

LO SCONTRO TRA CONTE E IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/scontro-conte-comitato-scientifico-che-affianca-palazzo-chigi-232845.htm

 

FASE 2 : LE DATE

Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

chiusi per virus

La «fase 2» potrà avere tempi e modi diversi nelle varie Regioni, ma la decisione finale spetterà sempre al governo. È questa la linea decisa da Palazzo Chigi per gestire l’emergenza da coronavirus a partire dal 4 maggio. Già domani il premier Giuseppe Conte potrebbe firmare il nuovo decreto per confermare i divieti di spostamento per i cittadini e autorizzare alcune imprese a riprendere l’attività subito dopo le vacanze pasquali. Quanto accadrà nei prossimi giorni servirà comunque a stabilire le nuove tappe con il timore, nemmeno troppo celato, che in queste festività le persone vadano in giro, vanificando gli sforzi sin qui fatti per limitare il contagio. E tenendo presente alcune date che possono rivelarsi strategiche proprio nella pianificazione futura.

fabbrica coronavirus 1

 

13 aprile

La strada è dunque tracciata. Fino al 13 aprile, Pasquetta, tutti a casa e uscite soltanto per andare al lavoro e fare la spesa, ma nei giorni successivi alcune imprese otterranno il via libera a riprendere l’attività se dotate di tutti i dispositivi di sicurezza per i lavoratori. Confindustria chiede un programma di riaperture ordinate e i segretari di Cgil Cisl e Uil scrivono a Conte perché vogliono incontrarlo al più presto, per valutare insieme quali aziende riaprire dopo il 13 aprile.

GIUSEPPE CONTE - INTERVISTA ALLA BILD

 

Nelle riunioni delle ultime ore si è parlato di librerie, cartolerie, pasticcerie, si è deciso di chiarire che ristoranti e tavole calde restano chiusi ma possono consegnare i piatti nelle case. Sbloccando i codici Ateco il governo è pronto a riaprire alcune aziende meccaniche e di supporto al settore agroalimentare, oltre alla movimentazioni di merci giacenti nei magazzini. Una parte importante del lavoro per sciogliere uno dei nodi più intricati la sta svolgendo l’Inail con la classificazione del rischio - basso, medio, alto - attività per attività.

 

26 aprile

chiuso per virus Giuseppe Conte mejo di Patrick Swayze in Dirty Dancing

Mercoledì, parlando con la tedesca Bild, il premier ha prima ricordato il parere del comitato tecnico scientifico che chiede di «non attenuare le misure restrittive, non si deve abbassare il livello di guardia e bisogna continuare ad operare con lo stesso rigore». E poi ha voluto lanciare un messaggio ai leader europei e in particolare alla Spagna che terminerà il lockdown il 26 aprile: «Dopo tutti i sacrifici che ha fatto, l’Italia non può rimanere esposta a un eventuale contagio di ritorno», ha avvertito Conte. Nel governo le sensibilità sono diverse. Se Italia Viva corre, il ministro dem Francesco Boccia, che oggi porterà in Lombardia altri 90 medici volontari e incontrerà a Milano il sindaco Sala e il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, frena: «Linea dura per tutti ad aprile, poi piano piano il Paese potrà rimettersi in moto». Chi più invoca prudenza è il ministro della Salute, Roberto Speranza: «Siamo ancora nel pieno dell’emergenza, occorrono cautela e gradualità per non vanificare i grandi sacrifici fatti finora».

 

4 maggio

fabbrica coronavirus 4

Dal 4 maggio, passati i due “ponti” festivi che potrebbero spingere la gente a riversarsi in strada o peggio a organizzare gite fuori porta, comincerà la vera “fase 2”. Ma solo se l’indice R0 sarà prossimo alle zero, e per questo fino ad allora è fondamentale rispettare la regola di rimanere a casa. Le riaperture di altre aziende saranno pianificate con le Regioni tenendo conto dei diversi indici di contagio e soprattutto delle misure di contenimento che ogni governatore sarà in grado di garantire, ma l’ultima parola spetterà al governo. Anche perché - come già accade adesso - nessuna norma potrà essere in contrasto con quelle emanate da Palazzo Chigi. Conte ha già insediato un gruppo composto da sociologi, psicologi e manager dell’organizzazione del lavoro, che affianchi il Comitato tecnico scientifico. Ci saranno turni e fasce orarie per i lavoratori che non sono in smart working e anche alcuni negozi potranno tirare su le saracinesche, garantendo però l’ingresso scaglionato come avviene adesso per supermercati e farmacie.

 

18 maggio

disoccupazione crisifabbrica coronavirus 2

Nell’ultima parte di maggio potrebbe arrivare qualche allentamento anche rispetto ai divieti di spostamento per i cittadini e una nuova lista di attività commerciali da far ripartire. Le Regioni che hanno avuto il maggior numero di contagi (dove la popolazione risulta dunque più immune) e quelle che hanno un numero basso di malati potrebbero ottenere dal governo il via libera all’eliminazione di alcune limitazioni sulle passeggiate e deroghe all’obbligo di stare nel proprio Comune. In fondo alla lista delle riaperture al pubblico rimangono bar, ristoranti, luoghi per eventi che dovranno comunque riorganizzare i propri spazi con il distanziamento di almeno due metri tra i tavoli, le protezioni personali per camerieri e dipendenti.

file con distanza di sicurezza nei negozi di napolifabbrica coronavirus 3

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…