giuseppe conte soldi evasione manovra

ARRIVA IL “REDDITO DI EMERGENZA” - E’ UN BONUS DA 1.600 EURO SPALMATO SU DUE MENSILITÀ (APRILE E MAGGIO) PER SOSTENERE I LAVORATORI PRIVI DI AMMORTIZZATORI SOCIALI E REDDITO. SOSTEGNO ANCHE A CHI PERCEPISCE COMPENSI IN NERO ED È IN SERIE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE. UNA PLATEA FINO A TRE MILIONI DI PERSONE CHE ARRIVA A 6 MILIONI COMPRENDENDO ANCHE AUTONOMI, PARTITE IVA, AGRICOLTORI, PROTETTI GIÀ DA MARZO…

Michele Di Branco e Umberto Mancini per “il Messaggero”

 

conte gualtieri

Un bonus da 1.600 euro spalmato su due mensilità (aprile e maggio) per sostenere i lavoratori privi di ammortizzatori sociali e reddito. Sostegno anche a chi percepisce compensi in nero ed è, a causa della crisi, in serie difficoltà economiche. Una platea fino a tre milioni di persone - che arriva a 6 milioni comprendendo anche autonomi, partite Iva, agricoltori, protetti già da marzo - e che si prepara a dividersi i 10 miliardi che il governo sta pensando di mettere sul piatto per finanziare il Rem, acronimo del Reddito di emergenza, invocato in queste ore dai 5 Stelle e da molti sindaci del Sud. Ma al Tesoro non tutti sono d'accordo, soprattutto sulle stime dei lavoratori in nero. Troppi per la Ragioneria i tre milioni stimati e troppo elevati i costi per legittimare chi non è in regola.

 

LE RAGIONI

giuseppe conte roberto gualtieri mes

«La situazione è esplosiva ragiona una fonte del ministero dell'Economia e dobbiamo dare una risposta ai bisogni primari degli italiani che non dispongono di alcun paracadute socio-economico». Per i dipendenti c'è la cassa integrazione, per gli autonomi il Fondo di 600 euro (che potrebbe salire fino a quota 800), ma per i precari, chi è finito nelle secche della crisi, nulla. In taluni casi c'è il Naspi, ma si tratta di una misura giudicata insufficiente considerata la gravità della situazione che il Paese sta vivendo.

 

L'ipotesi che si sta facendo strada con forza, tra l'altro, è quella di estendere il Rem anche ai commercianti che hanno chiuso bottega, o che non la riapriranno più a causa del Coronavirus. Si parla di centinaia di migliaia di attività, magari già in bilico, alle quali il virus ha dato il colpo definitivo. «Dobbiamo guardare anche a loro» spiegano dal dicastero di Via XX Settembre.

 

agenzia delle entrate

All'interno del quale si ragiona sul meccanismo attraverso il quale erogare i soldi. E' fuori strada, secondo quanto filtra, la creazione di una sessione apposita all'interno del Reddito di cittadinanza. L'idea sarebbe quella di utilizzare il canale dell'Inps. Ovviamente semplificando le pratiche.

 

Per accedere al Reddito di emergenza dovrebbe bastare una semplice autocertificazione di non avere altri mezzi di sussistenza. I controlli ci sarebbero solo in seguito. L'Inps, insieme all'Agenzia delle Entrate, comunque sarebbe in grado di incrociare nelle sue banche dati se i richiedenti già ricevono altri sussidi o pensioni a carico dello Stato. Difficile, evidentemente, tracciare chi è in nero o si trova comunque ai margini.

 

CONTO CORRENTE

L'ipotesi più probabile è di accreditare i soldi direttamente sui conti dei beneficiari, ma il pagamento potrebbe avvenire anche tramite la carta del reddito di cittadinanza, anche per limitare gli acquisti ai beni alimentari e di prima necessità. Tra i beneficiari certi figurerebbe chiunque avesse un qualche reddito lo scorso anno e adesso lo ha perso, si tratti sia di Naspi, di pensione, di cassa integrazione o di uno stipendio.

 

inps

Ma per non tagliare fuori chi ha lavorato in nero, magari sotto ricatto del suo datore i vincoli potrebbero essere ulteriormente allargate. Potrebbero cadere persino alcuni requisiti patrimoniali, come quello delle seconde case o dei 6 mila euro di deposito sul conto corrente. Nel dettaglio, il Rem sarà indirizzato, oltre che ai commercianti, anche a badanti, babysitter, colf e agli stagionali come bagnini, camerieri, addetti alle pulizie e animatori turistici, che non rientrano per varie ragioni sotto altre tutele.

 

Ovviamente il sussidio cercherà di aiutare anche i fast job: i contrattisti a giorni, settimane e qualche mese. Chi lavora al progetto spiega che il sussidio, che dunque dovrebbe toccare circa 800 euro, sarà messo all'altezza di quello che spetta ai lavoratori autonomi in forza dell'articolo 44 del decreto Cura Italia che permette di erogare un reddito «di ultima istanza» per redditi entro 50 mila euro e per chi ha avuto un calo di fatturato del 33% nella crisi attuale. Il Rem, come ricordato, è atteso con grande ansia dai sindaci meridionali. Tra le ipotesi anche quella di pagare direttamente le bollette o gli affitti a chi è in difficoltà. I 5 Stelle, che hanno lanciato per primi l'idea, premono per far partire i Rem immediatamente, prima di Pasqua, mentre il Pd è molto più cauto.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)