big frongia raggi

UN BADANTE A 5 STELLE - SI SCRIVE VIRGINIA RAGGI, SI LEGGE DANIELE FRONGIA, IL CUSTODE DEL “CERCHIO RAGGICO”, VICESINDACO E BONCOMPAGNI DI AMBRA-VIRGINIA - FU LUI A METTERE A PUNTO IL DOSSIER CONTRO MARCELLO DE VITO, AVVERSARIO DELLA "BAMBOLINA IMBAMBOLATA"

Giovanna Vitale per “la Repubblica

 

MARCELLO DEVITO - DANIELE FRONGIA - VIRGINIA RAGGIMARCELLO DEVITO - DANIELE FRONGIA - VIRGINIA RAGGI

Se c’è un uomo che ha rapidamente scalato tutte le gerarchie grilline, conquistando un posto di assoluto rilievo in quello che con una certa malizia in Campidoglio hanno già ribattezzato il “Raggio magico”, ovvero la ristretta cerchia di fedelissimi con cui l’avvocata pentastellata si consulta e agisce, ebbene quell’uomo è senza dubbio Daniele Frongia. Lo statistico di 43 anni che da mesi la segue come un’ombra. Tanto da scatenare pettegolezzi e illazioni, sempre seguite da una secca smentita.

 

In principio stratega della campagna elettorale a 5 stelle, autore del programma attinto a piene mani dal suo saggio “E io pago”, resoconto di tutti gli sprechi e le nefandezze consumate all’ombra del colle capitolino, pubblicato alla vigilia delle elezioni per Chiarelettere.  

 

In corso d’opera architetto, ha scritto il Fatto, del perfido dossier contro l’ex capogruppo Marcello De Vito, per costringerlo a cedere il passo a Virginia Raggi nelle consultazioni online. Ora diventato il suo braccio destro e sinistro alla guida dell’amministrazione più complessa e disastrata d’Italia.

 

VIRGINIA RAGI CON DANIELE FRONGIA E GLI ALTRI GRILLINI DI ROMAVIRGINIA RAGI CON DANIELE FRONGIA E GLI ALTRI GRILLINI DI ROMA

Il consigliere più ascoltato e temuto: colui che lei voleva come capo di gabinetto a dispetto della legge Severino, fino al brusco stop di Beppe Grillo, il garante supremo, che l’ha convinta a dirottarlo in giunta, dove Frongia sarà vice politico con delega pesante. Numero due. Un’altra volta. Il segno del destino.

 

Un’ascesa repentina a rimorchio dell’astro nascente del Movimento, che gli ha subito attirato le antipatie dei colleghi, scatenando una ridda di voci e veleni. Rapporto cementato fra i banchi dell’opposizione alla giunta Marino, dove i due debuttano nel 2013. Quando era Frongia a competere con De Vito, protégé dell’influente Roberta Lombardi, per diventare lui il candidato sindaco del M5s a Roma: perse la sfida, e quella ferita non si è mai rimarginata.

 

Covando una vendetta consumata fredda tre anni più tardi. Coltivata passo passo in assemblea capitolina, dove il sodalizio con Virginia diventa simbiosi. Grazie soprattutto a una rinuncia dal grande valore politico e simbolico: a febbraio, nel bel mezzo delle Comunarie, Daniele decide di ritirarsi dalle consultazioni online per far confluire su di lei i suoi voti.

virginia raggi in auto con daniele frongiavirginia raggi in auto con daniele frongia

 

Circa 900 preferenze, determinanti per sconfiggere lo storico avversario, che sulla carta partiva favorito. Un sacrificio che la Raggi ha subito tramutato in patto di ferro inossidabile, alleanza indissolubile. Capace di reggere a qualsiasi urto. Rendendolo indispensabile. Come confidente, braccio armato, persino chauffeur: il giorno della proclamazione, c’era Daniele alla guida della macchina elettrica color turchese che accompagnò Virginia nella sua prima scalata al Campidoglio.

 

Single, riservato di carattere ma incline al sorriso, c’è Frongia dietro i primi passi della neosindaca: dal “licenziamento” del comandante dei vigili Raffaele Clemente, all’idea di richiamare in servizio Daniela Morgante, fino alla scelta del controverso Raffaele Marra come vicecapo di gabinetto, a dispetto dei suoi trascorsi alemanniani.

DANIELE FRONGIA E IO PAGODANIELE FRONGIA E IO PAGO

 

Conosciuto quando, da consigliere di minoranza, presiedeva la commissione Spending review, con la quale elaborò un piano per far recuperare al Comune 1,2 miliardi l’anno tra sprechi e mancati introiti che rappresentano l’ossatura del suo libro e il cavallo elettorale della Raggi. Un pamphlet foriero di un altro incontro importante: con l’urbanista nemico giurato dei palazzinari Paolo Berdini, il primo a essere chiamato a ricoprire un ruolo strategico nella giunta a 5 stelle.

 

Laureato in Statistica alla Sapienza con tesi in “Teoria delle reti applicate alla viabilità di Roma”, quasi profetica visto che forse sarà proprio lui a occuparsi dei trasporti, il futuro vicesindaco ha insegnato “Analisi delle reti sociali e Social media” alla prima università di Roma, a Camerino e allo Iulm.

 

DANIELE FRONGIA 2DANIELE FRONGIA 2

Ricercatore Istat, da dove è in aspettativa, collaboratore di Emergency e Libera, rivendica di aver sostenuto in Islanda la cosiddetta “rivoluzione delle pentole e delle padelle”, il movimento nato dopo il fallimento di Lehman Brothers e il crac di Reykjavik. Esperienza poi trasferita nel M5s, di cui è attivista della prima ora, sin dalle deludenti elezioni del 2008, con i grillini sotto al 3%.

 

Otto anni dopo, il grande salto. «We all live in a yellow submarine », ha postato Frongia su Facebook dopo il primo turno, in uno slancio beatlesiano. Quello che lo ha proiettato in Campidoglio. Coda della cometa Raggi. Inseparabili. Nel bene e nel male. A combattere contro le correnti di un Movimento che forse non li ama.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...