BERGOGLIO CE L’HA DURO! - LA SANTA SEDE NON CEDE AGLI USA: NON SARÀ CANCELLATA L’INTESA CON PECHINO SULLA NOMINA DEI VESCOVI CINESI - IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO, MIKE POMPEO, (CHE MERCOLEDÌ SARÀ A ROMA) AVEVA SCRITTO CHE L'AUTORITÀ MORALE DEL VATICANO VERREBBE INCRINATA CONTINUANDO A COLLABORARE CON LA CINA - MA LA SANTA SEDE HA STIPULATO QUELL'ACCORDO PROPRIO PER GARANTIRSI UN BACINO DI NUOVI FEDELI NELLA REPUBBLICA POPOLARE…

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Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

 

Pompeo Bergoglio Pompeo Bergoglio

La Santa Sede deluderà gli Usa sulla richiesta di cancellare l'accordo con la Cina per la nomina dei vescovi, tanto perché è un'iniziativa negoziata da almeno tre pontificati che riguarda una questione religiosa quanto perché è delusa dal tentativo di trascinarla nelle dispute ideologiche in corso alla vigilia delle presidenziali. L'Italia invece deve aspettarsi pressioni per l'abbandono della «Via della seta», oltre al 5G, perché la sicurezza delle infrastrutture è fondamentale nell'alleanza con Washington e la Nato, soprattutto se gli Usa dovessero trasferire sul nostro territorio altre risorse come Africom, il comando militare per l'Africa candidato ad abbandonare la Germania.

 

MIKE POMPEO MIKE POMPEO

Sono elementi che emergono dal briefing tenuto ieri dal dipartimento di Stato per presentare la visita del segretario Pompeo a Roma, mercoledì e giovedì prossimi, e da altre fonti informate, nel giorno in cui intervenendo all'Assemblea Generale dell'Onu il Papa ha chiesto di rilanciare il multilateralismo invece di «nazionalismo, protezionismo, individualismo».

 

Il capo della diplomazia Usa parteciperà a un simposio sulla libertà di religione, preceduto dall'articolo sulla rivista First Things in cui ha scritto che l'autorità morale del Vaticano verrebbe incrinata se non cancellasse l'intesa provvisoria raggiunta due anni fa con Pechino per la nomina dei vescovi. Questo accordo è in scadenza e il negoziato sul suo futuro è in corso, ma il segretario di Stato Parolin ha già chiarito che intende prolungarlo.

 

IL CARDINALE PAROLIN CON PAPA FRANCESCO IL CARDINALE PAROLIN CON PAPA FRANCESCO

«Abbiamo una forte partnership - ha detto un autorevole diplomatico americano - focalizzata sulla protezione della libertà di religione e dei diritti umani. La Santa Sede prende le sue decisioni, ma nei 35 anni di relazioni bilaterali ci siamo scambiati le rispettive visioni. Il segretario ha espresso con chiarezza la sua, e apprezza l'opportunità di incontrare il cardinale Parolin e l'arcivescovo Gallagher per discutere apertamente, come partner diplomatici. Certamente sottolineeremo le preoccupazioni riguardo l'approccio della Cina alla libertà di religione, e le difficoltà dei cattolici».

 

Il problema è che la Santa Sede ha fatto l'accordo proprio per garantire un futuro ai fedeli nella Repubblica popolare, e per quanto riconosca le sue imperfezioni, non è pronta a liquidarlo. Parlando dell'Italia, il funzionario ha detto che Pompeo discuterà con Conte e Di Maio di «come contrastare le influenze maligne».

 

vescovi cinesi vescovi cinesi

Quindi ha aggiunto: «Certamente il nostro impegno a salvaguardare le infrastrutture sarà un tema importante», allargandolo così anche oltre l'aspetto delle comunicazioni. Infatti ha aggiunto: «La questione del 5G e di altre infrastrutture è una discussione ricorrente con l'Italia, e altri partner. Abbiamo chiarito la preoccupazione riguardo i fornitori affidabili, in relazione al 5G. Il segretario è ansioso di sentire gli sviluppi e i punti di vista dei partner italiani». Un'ultima indicazione è venuta sulla Libia: «Desideriamo vedere che il processo diplomatico porti alla soluzione delle sfide. Gli italiani hanno grande interesse e un ruolo. Come ha detto il segretario, offriamo il nostro supporto diplomatico per aiutare. Non c'è una soluzione militare alle sfide in Libia».  

vescovi cinesi vescovi cinesi

 

 

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