1. “BERLUSCONI DOVREBBE DIMETTERSI. POTRÀ CONTINUARE A FARE POLITICA ANCHE FUORI DAL PARLAMENTO, COME INSEGNA GRILLO, PREGIUDICATO PER UN REATO ODIOSO, L’OMICIDIO COLPOSO. PERCHÉ MILIONI DI ITALIANI ODIANO I POLITICI, MA AMANO I PREGIUDICATI” 2. “IN ITALIA LA LIBERTÀ DI STAMPA NON ESISTE. TUTTI I GIORNALI APPARTENGONO Al POTERE ECONOMICO CHE LI USA NON PER VENDERE, MA PER ATTACCARE O DIFENDERSI. NON PER DARE LE NOTIZIA, MA PER NASCONDERLE. LA FIAT STA CHIUDENDO TUTTE LE SUE FABBRICHE IN ITALIA MA NESSUNO LO SCRIVE PERCHÉ CONTROLLANO ‘’STAMPA’’ E ‘’CORRIERE’’” 3. “I PRINCIPALI GIORNALI ITALIANI A FORZA DI SCRIVERE BUGIE HANNO DIMEZZATO LE VENDITE” 4. “LETTA È SOLO UN LEADER DI TRANSIZIONE PER UN GOVERNO MOMENTANEO E CON UN PROGRAMMA DI SCOPO. NON SARÀ UTILE UNA SECONDA VOLTA. PER IL FUTURO IO IMMAGINO GIANNI CUPERLO ALLA SEGRETERIA DEL PARTITO E MATTEO RENZI A PALAZZO CHIGI”

Pino Corrias per Il Fatto

Narni. Uno se ne sta sereno nella civilissima Umbria e una sera incrocia Massimo D'Alema - circonfuso di luce propria, in arrivo dal suo casale di Otricoli con sontuosa azienda vinicola - in una minuscola festa del Pd, a Taizzano, frazione di Narni, provincia di Terni, che se la spassa a fare il Rodomonte - "l'alma sdegnosa, che fu si altera al mondo e si orgogliosa" - tra il profumo delle salamelle, davanti a una ottantina di militanti in piena quiete digestiva. Per di più sentendosi libero di dire e di disdire non del tutto ascoltato. Perciò ascoltiamo, mandiamo a memoria e riferiamo.

SULLA STAMPA."In Italia la libertà di stampa non esiste. Tutti i giornali appartengono a gruppi del potere economico che li usano non per vendere, ma per attaccare o difendersi. Non per dare le notizia, ma per nasconderle". "Berlusconi è l'apoteosi del conflitto di interesse. Ma pensate alla Fiat. Sta chiudendo tutte le sue fabbriche in Italia e nessuno lo scrive perché controllano La Stampa e il Corriere della Sera".

"Leggo poco i giornali. Sono fatti dai giornalisti. E siccome sono stato giornalista li conosco bene, ah, ah! Se stanno sotto il 70 per cento di bugie li considero dei giornali accettabili. Ma di solito stanno sopra, molto sopra, e perciò evito di leggerli". "Tra le tante bugie che scrivono c'è anche quella che riguarda le loro vendite. In dieci anni, i principali giornali italiani a forza di scrivere bugie hanno dimezzato le vendite , ma siccome scrivono bugie, gonfiano i dati della vendite e scrivono ancora una volta il falso raddoppiandosele". "L'Unità sta per chiudere? Purtroppo è vero, mi dispiace, speriamo che succeda qualcosa, anche se ormai mi sembra difficile...".

SUL GOVERNO, sul Pd, su se stesso. "Letta è solo un leader di transizione per un governo momentaneo e con un programma di scopo. Non sarà utile una seconda volta. Per il futuro io immagino Gianni Cuperlo alla segreteria del partito e Matteo Renzi a Palazzo Chigi".

"Cuperlo è un leader politicamente e culturalmente valido. Esce dall'ultima grande scuola di politica in Europa, la mia, la Fondazione ItalianiEuropei che mi onoro di presiedere. Dalla mia Fondazione sono usciti ministri, sottosegretari, parlamentari. È una fabbrica di persone di successo. Anche Ignazio Marino, il sindaco di Roma, viene dalla mia Fondazione".

SU RENZI: "Matteo Renzi è indubbiamente intelligente. Mi ha incuriosito, volevo conoscerlo, scoprire che genere di libri legge uno così. Alla fine non l'ho scoperto, ma lui è un ragazzo brillante. Mi ha attaccato all'inizio con la storia della rottamazione . Me ne sono andato dal partito. E se n'è andato anche Veltroni. Dicevano che con i nostri litigi rovinavamo il partito. Ora che ci siamo fatti da parte, nel Pd continuano a litigare. Solo che a differenza di prima questi sono litigi di mezze calzette".

SU BERLUSCONI E GRILLO. "Berlusconi dovrebbe dimettersi. E prima o poi lo farà. In effetti potrà continuare a fare politica anche fuori dal Parlamento, come insegna Grillo. Grillo non è in Parlamento non perché non vuole, ma perché non può. È pregiudicato per un reato odioso, l'omicidio colposo. Quindi Berlusconi anche come pregiudicato arriva per secondo. Prima Grillo, poi lui. Eppure tutti e due hanno milioni di voti. Perché milioni di italiani odiano i politici, ma amano i pregiudicati, diciamo".

SULLA CRISI: "Alla fine non ci sarà nessuna crisi. Se il centrodestra pensa di legare il proprio destino a quello giudiziario di Berlusconi, bè si dovrà rassegnare a un declino senza ritorno. Credo anche che se si andrà alla conta dei voti in aula, il centrodestra potrebbe dividersi. Se invece vogliono andare alle elezioni, noi siamo pronti. Ma non credo. Berlusconi sa che siamo 15 punti avanti a lui con Renzi leader. E anche se siamo specialisti nel perdere anche quando vinciamo, stavolta non faremo errori".

SULLA SENTENZA: "Berlusconi non ha altre vie d'uscita che quella di accettare la sentenza e quindi la condanna. Andrà ai domiciliari e poi ai servizi sociali. Con buona pace della falchessa, la signora Santanchè. Siamo alla resa dei conti, al redde rationem. E non per il complotto planetario delle toghe, ma per i reati che ha commesso".

SUL CARCERE:"Io non sono mai contento se uno va in carcere. Berlusconi non ci andrà. Ma l'altro giorno ho letto che a Teramo un imprenditore settantenne, accusato di avere abusato di una minorenne, è stato sbattuto in galera. Berlusconi ha l'appello del processo Ruby, 7 anni in primo grado, che riguarda la prostituzione minorile. E poi ha il più grave di tutti i processi, per un politico, quello della compravendita di senatori per far cadere il governo Prodi. Lì c'è la confessione del corrotto e anche la matrice degli assegni. Io ero il vice di Prodi, e quindi sono parte lesa, diciamo".

ANCORA SU DI SÉ. "Io passo la gran parte del tempo all'estero. Mi chiedono cosa dirò alla prossima assemblea del Pd. Nulla! Quel giorno sarò a New York, pensate, alla Fondazione Clinton. Poi sarò a Cracovia e infine a Bruxelles a parlare di ripresa economica. Non mi occupo molto di Italia, se non tra una vendemmia e l'a l-tra. Mi occupo di grandi questioni internazionali, diciamo".

E infine su di sé: "Francamente chi parla della corrente dalemiana dice una scemenza. I dalemiani non esistono. E comunque neppure io ne faccio parte". La battuta è buona, crea una piccola vertigine di senso e persino un applauso liberatorio che incorona la serata. Delle molte cose dette, qualche dimenticanza. Per esempio cosa ci faccia il Pd al governo con Berlusconi, appoggiato da tutti i grandi giornali che appartengono al potere economico. E come mai lui, tra una vendemmia e l'altra, si sia alleato con la Santanchè. Peccato sia già notte. L'ora in cui se ne vanno a nanna le zanzare e arrivano le birre.

 

DALEMA massimo PINO CORRIAS FOTO ANDREA ARRIGA Massimo Dalema dalema berlusconi MASSIMO D ALEMA E SILVIO BERLUSCONIVELTRONI E DALEMA

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…