BLACK BLOC IS BACK - LA VAL DI SUSA DI NUOVO IN FIAMME: I NO TAV BRUCIANO COPERTONI, COSTRUISCONO BARRICATE E BLOCCANO L’AUTOSTRADA: “UNA GRANDE NOTTATA DI LOTTA” - UN POLIZIOTTO COLPITO DA UNA BOMBA CARTA, USTIONATO A UNA GAMBA

Nella notte gli attivisti hanno attaccato il cantiere di Chiomonte, danneggiando impianti elettrici e il tunnel - Tra di loro molti anarchici ed autonomi vestiti di nero e a volto coperto: “Abbiamo dimostrato che i cantieri si possono fermare”...

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Massimo Numa per www.lastampa.it

 

PROTESTE NO TAV PROTESTE NO TAV

Primo bilancio della notte di violenza politica attorno al cantiere Tav di Chiomonte: un poliziotto è rimasto ustionato a una gamba. Colpito da una bomba-carta, lanciata dagli attivisti a volto coperto nella parte periferica del cantiere. Poi il lungo blocco dell’autostrada Torino -Bardonecchia, con l’incendio di copertoni e la costruzione di barricate. Si stanno valutando i danni agli impianti elettrici e alla volta del tunnel. Digos e carabinieri hanno video-filmato gli attivisti al loro ritorno a Giaglione, dove sono stati controllati i numeri di targa di 80 auto di No Tav., anche in frazione Ramat e ad Exilles. 

 

Si è così riaccesa la protesta No Tav in Valsusa. Nella notte gli attivisti del movimento che si oppone alla Torino-Lione sono tornati a manifestare la loro rabbia contro il cantiere di Chiomonte. Domani pomeriggio è in programma una marcia che si preannuncia però pacifica. 

 

Una cinquantina di attivisti aveva bloccato ieri sera , intorno alle 23, le corsie dell’autostrada del Frejus in direzione Bardonecchia all’altezza di Giaglione. A causa del densissimo fumo le forze dell’ordine hanno chiuso l’autostrada nel tratto tra Oulx e Susa in entrambe le direzioni di marcia , fino a quando non sono terminate, intorno alle 3.30, le operazioni di bonifica. 

PROTESTE NO TAV PROTESTE NO TAV

 

TORNANO I BLACK BLOCK 

Gli attacchi al cantiere sono seguiti ad una marcia No Tav partita poco dopo le 21.30 dal Giaglione a cui hanno partecipato circa 250 persone,tra cui molti anarchici ed autonomi vestiti di nero e a volto coperto, buona parte dei quali provenienti da altre province e regioni. Mentre un gruppo di manifestanti è arrivato al ponte sul torrente Clarea urlando slogan, altri si sono sparpagliati lungo i sentieri per raggiungere le reti poste a protezione del cantiere.

 

PROTESTE VAL DI SUSA PROTESTE VAL DI SUSA

Un sostituto commissario di polizia, colpito di striscio da una bomba carta, ha riportato ustioni ad una caviglia. I lavori di scavo all’interno del tunnel geognostico proseguono regolarmente mentre sono in corso indagini al fine di identificare gli autori degli attacchi. Nel pomeriggio, nel corso di alcune bonifiche dell’area era stato trovato lungo i sentieri un ponte artigianale in legno e fili di ferro, rimosso per motivi di sicurezza dalle forze dell’ordine. Per ragioni di sicurezza i lavori di scavo che normalmente proseguono anche di notte sono stati interrotti e gli operai allontanati dal cantiere.

 

I NO TAV: «RICONQUISTATI GLI SPAZI DI LOTTA» 

Per il popolo No Tav una «grande nottata di lotta, abbiamo ripreso i nostri spazi di lotta come avevamo promesso, dimostrando così che i cantieri si possono fermare», come si legge sui siti internet del movimento; per il senatore Pd Stefano Esposito «il solito triste copione» scritto da «teppisti, anarchici e autonomi, italiani ed europei, incapaci di accettare la realtà, voglio esprimere la mia personale solidarietà agli operai che erano al lavoro nel tunnel e che hanno continuato a lavorare nonostante il lancio di bombe carta». La protesta era nell’aria da qualche giorno.

 

CANTIERE TORINO LIONE TAV VAL DI SUSA CANTIERE TORINO LIONE TAV VAL DI SUSA

Da quando un centinaio di attivisti No Tav, alcuni dei quali di area anarchica e antagonista, si sono radunati in valle per l’ormai consueto campeggio itinerante. All’interno del quale, martedì, c’è stato un consiglio comunale aperto, alla presenza di amministrazioni di diversi comuni (con non poco imbarazzo nel Pd) al termine del quale è stata approvata una delibera contro il Tav che respinge ogni proposta di compensazione economica.

 

Una specie di giuramento dei No Tav, che di fatto ha rinnovato l’alleanza fra alcuni Comuni e il movimento. E mentre gli amministratori della Valle di Susa contrari alla ferrovia Torino-Lione fanno i loro passi istituzionali - Susa e Condove hanno anche annunciato il ritiro dei loro rappresentanti dall’Osservatorio sulla Torino-Lione presieduto da Mario Virano - gli attivisti movimentano le piazze. Prossimo appuntamento sabato per una nuova marcia.

 

LUPI: «I CRIMINALI NON AVRANNO SPAZIO» 

NO TAV NO TAV

«Lì siamo davanti ad eventi criminali compiuti da persone, alcuni vengono anche dall’estero, che vogliono utilizzare un’opera per attaccare lo Stato. Non avranno alcun spazio». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, commentando gli incidente.

 

 «Ricordo a questi delinquenti - ha aggiunto il ministro - che ogni settimana vengono scolaresche a visitare il cantiere della Tav e vengono da tutto il mondo a studiare e osservare la tecnologia che noi adottiamo. Sulla Torino-Lione nonostante questi criminali che pensano di sovvertire lo Stato, attaccando una grande opera, siamo arrivati a 1,1 chilometri di galleria scavata». Lupi ha poi ricordato di aver discusso con il collega francese «per andare rapidamente avanti».

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