CAMPIDOGLIO NON TI VOGLIO (PERCHÉ TANTO PERDO) - ALE-DANNO PRONTO A LANCIARE LA MELONI AL COMUNE DI ROMA (I SONDAGGI LO DANNO AI MINIMI STORICI) PER LANCIARSI NELLA MISCHIA DEL DOPO-SILVIO - IL PD SI SCALDA IN PIEMONTE: SE COTA CADE (PER LE FIRME FALSE), PRONTA LA CANDIDATURA-CHIAMPARINO - BERSANI TEME IL CETRIOLO QUIRINALIZIO DEL GOVERNO TECNICO E BAFFINO ADESSO SPERA NELLE ELEZIONI ANTICIPATE (SEMPRE MEGLIO DI UN RIMPASTONE PDL-UDC)…

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Da "il Foglio"

GIANNI ALEMANNO GIORGIA MELONI - copyright PizziGIANNI ALEMANNO GIORGIA MELONI - copyright Pizzi

1 - Anche D'Alema, ora. E' il nuovo incubo, l'ennesimo, del Partito democratico. Chiamasi il Berlusconi dal volto umano. In poche parole la paura è questa: che cosa succede se cade l'attuale governo e non si va alle elezioni e si crea un'intesa tra i superstiti del Pdl e il Terzo polo per dare vita a un nuovo esecutivo che potrebbe spianare la strada a un nuovo leader di un nuovo centrodestra? Per questa ragione ormai al Pd si discute molto dell'argomento. E l'idea che alla fine della festa siano meglio le elezioni anticipate si fa strada anche tra chi (leggasi Massimo D'Alema) prima non le voleva.

NAPOLITANONAPOLITANO

2 - Segnali per il Quirinale. Ma... c'è un ma grosso come una casa sulla strada del Partito democratico. Chiamasi Giorgio Napolitano. Al Pd sono convinti che il presidente della Repubblica stia lavorando per creare il paracadute di un governo di responsabilità nazionale nel caso in cui Silvio Berlusconi, tra le traversie giudiziarie e quelle legate ai mercati, cada. Sono troppi i segnali, impliciti ed espliciti, che sono giunti dal Quirinale per pensare diversamente. Pier Luigi Bersani è fortemente preoccupato per questo pressing e ai suoi continua a dire: di senso della responsabilità ne abbiamo dimostrato fin troppo.

PIERLUIGI BERSANI MASSIMO DALEMAPIERLUIGI BERSANI MASSIMO DALEMA

3 - Senza Lega. Il Partito democratico, però, in questo frangente si sente assai solo. Gli manca anche (e soprattutto) la triangolazione con Roberto Maroni. Nel Pd si erano illusi che la Lega potesse giocare di sponda. Ma anche gli uomini vicini al ministro dell'Interno hanno fatto sapere ai vertici del Partito democratico che loro sperano in una caduta di Berlusconi, ma non certo nelle elezioni che complicherebbero tutto.

4 - Senza Cav. Intanto anche nel centrodestra ci si posiziona per quello che potrà avvenire in caso di caduta del governo Berlusconi. Particolarmente attivo su questo fronte Gianni Alemanno. Il sindaco di Roma, in questa fase, vive di pane e sondaggi. Commissionati al fido Crespi. Ma non si tratta di rilevazioni che riguardano la Capitale. Quella partita viene considerata già persa. Tant'è vero che Alemanno ha già fatto l'accordo con il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri: il prossimo candidato del centrodestra al Campidoglio sarà Giorgia Meloni. Il sindaco aspira alla ribalta nazionale del dopo Berlusconi. Per questo motivo continua a commissionare sondaggi sul consenso che otterrebbe un'eventuale lista Alemanno e per questa ragione sta combattendo anche con Renata Polverini per ottenere il ruolo dell'anti premier.

chiamparino cotachiamparino cota

5 - Occhio al Piemonte. Dal Lazio al Piemonte. Chiamparino è in pista. Nel Pd in molti credono che a ottobre la giunta di Roberto Cota verrà dichiarata defunta per il problema delle liste e delle firme false e che per questo si voterà di nuovo. Non si sa ancora quando ma si sa già che il Partito democratico, per quel ruolo, ha un unico candidato: l'ex sindaco di Torino.

 

 

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